I Ds hanno hanno già svenduto i Dico (e l'anima)
Povero Piero Fassino.
Non ha una linea politica, non ha un'idea forte, non ha una strategia, fra poco non avrà neppure un partito tutto suo e presto non avrà nemmeno un elettorato. Di certo non l'elettorato laico, socialista e (realmente) riformista che per tanti anni ha sperato di trovare nei Ds (democratici di sinistra) una bastione per la difesa e la promozione dei diritti civili.
Per un attimo ci aveva illusi con l'annuncio di una delegazione Ds al Gay Pride e l'impegno per riconoscere diritti alle coppie di fatto, comprese quelle dello stesso sesso. Adesso invece ha deciso di trattare addirittura con la piazza reazionaria del Family Day (con il sindacalista Pezzotta, quello del Patto per l'Italia con Berlusconi) a proposito dei diritti delle coppie gay. In fondo sarebbe come discutere con Pio IX dei diritti per gli ebrei. Ottima scelta!
Il segretario dei Ds ha proposto a Pezzotta di "sedersi attorno a un tavolo" e discutere le possibili modifiche al codice civile per concedere diritti ai conviventi. Capito? Prima i Ds sostenevano i Pacs, poi hanno accettato un programma elettorale timidissimo, poi hanno ingoiato i Dico e adesso, alla fine, sostengono la linea del cardinale Ruini. Complimenti!
Ovviamente gay e lesbiche non sono assolutamente disposti ad accettare un simile mercimonio sulla nostra pelle: lo dice Arcigay, lo conferma il Mario Mieli. Meno male che a sinistra è rimasto qualcuno - non solo tra le forze radicali ma anche altrove come nel giro del Riformista - che non è ancora disposto a farsi scrivere le leggi dal Vaticano.
Ma perché la sinistra di governo in Italia deve scomparire in modo così inglorioso?
Non ha una linea politica, non ha un'idea forte, non ha una strategia, fra poco non avrà neppure un partito tutto suo e presto non avrà nemmeno un elettorato. Di certo non l'elettorato laico, socialista e (realmente) riformista che per tanti anni ha sperato di trovare nei Ds (democratici di sinistra) una bastione per la difesa e la promozione dei diritti civili.
Per un attimo ci aveva illusi con l'annuncio di una delegazione Ds al Gay Pride e l'impegno per riconoscere diritti alle coppie di fatto, comprese quelle dello stesso sesso. Adesso invece ha deciso di trattare addirittura con la piazza reazionaria del Family Day (con il sindacalista Pezzotta, quello del Patto per l'Italia con Berlusconi) a proposito dei diritti delle coppie gay. In fondo sarebbe come discutere con Pio IX dei diritti per gli ebrei. Ottima scelta!
Il segretario dei Ds ha proposto a Pezzotta di "sedersi attorno a un tavolo" e discutere le possibili modifiche al codice civile per concedere diritti ai conviventi. Capito? Prima i Ds sostenevano i Pacs, poi hanno accettato un programma elettorale timidissimo, poi hanno ingoiato i Dico e adesso, alla fine, sostengono la linea del cardinale Ruini. Complimenti!
Ovviamente gay e lesbiche non sono assolutamente disposti ad accettare un simile mercimonio sulla nostra pelle: lo dice Arcigay, lo conferma il Mario Mieli. Meno male che a sinistra è rimasto qualcuno - non solo tra le forze radicali ma anche altrove come nel giro del Riformista - che non è ancora disposto a farsi scrivere le leggi dal Vaticano.
Ma perché la sinistra di governo in Italia deve scomparire in modo così inglorioso?
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http://www.queerblog.it/post/1564/partecipanti-al-family-day-si-rifiutano-di-mangiare-cibo-preparato-dai-gay