Le due facce della Margherita

Se a Torino - come in altre città italiane e nel Parlamento - il partito della Margherita dà pessima mostra di sé, come un concentrato di ipocrisia, conservatorismo e clericalismo, in altre parti d'Italia quello stesso partito esprime anche aperture persino incredibili nel panorama (culturalmente desertico) del centrosinistra italiano.

In quel di Padova la parlamentare della Margherita Franca Bimbi ha organizzato e ha partecipato al convegno "Omogenitorialità e nuove strutture familiari", sostenendo tesi che persino molti dei Ds temono di dire anche a bassa voce.
«Il programma dell'Unione - ha detto - riconosce i diritti delle coppie di fatto, quindi anche gay e lesbiche. E i diritti chiesti dagli omosessuali riguardano anche i loro legami famigliari. Cerchiamo di rispondere a questa domanda di famiglia dei gay, come Margherita non possiamo restare indifferenti. Pensiamo ai bambini, per tutelarli bisogna trovare soluzioni facili e immediate, che evitino barriere ai genitori omosessuali per costruire percorsi famigliari sereni».

A Torino, invece, abbiamo visto la faccia più ipocrita del centrosinistra, con le solite lamentele sul "buon gusto", sulle carnevalate e tutto l'armamentario dei benpensanti. Come dice, con le parole più adeguate, Aurelio Mancuso:
La parte politica che in teoria dovrebbe essere più sensibile alle nostre istanze, non trova mai di meglio, per segnare con caparbietà distanze e distinguo, di attaccarsi al decoro, sentimento di cui dovrebbe far miglior uso in molte altre circostanze.

Il gay pride è di per sé l’affermazione di una orgogliosa ostentazione della libertà personale e collettiva, conquistata dopo millenni di oppressione e clandestinità, quindi, ai nostri benpensanti bisogna rispondere con fermezza: se proprio non ce la fanno a guardare, volgano lo sguardo da un’altra parte!

E per rincarare la dose diremo con schiettezza, che il richiamo al decoro è di per se una insolenza, visto lo spettacolo a cui ci hanno abituato tanti e tante esponenti del centro sinistra. Ci sono quelli e quelle che non perdono occasione per offendere, dileggiare, discriminare le persone omosessuali e, peggio, ci sono tante e tanti che a questi indegni attacchi rispondono con il silenzio.

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