Gratta gratta, ecco l'omofobia Bagnasca
Come volevasi dimostrare.
La Nota pastorale della Cei sui Dico era stata anche troppo moderata (alcuni come lo storico Melloni vi avevano voluto vedere una sensibilità particolare e rispetto per le persone omosessuali). Ma è bastata uscire dalle ovattate stanze di Roma per dare libero sfogo ai pensieri più reconditi del generale capo della Cei. Omosessuali? Uguale a pedofili, come vado a scoprire sul recente blog di Marco, ospitato (buon segno) sul sito di Panorama.
Per Bagnasco se si apre la porta alle unioni gay poi non c'è limite a nulla
La Nota pastorale della Cei sui Dico era stata anche troppo moderata (alcuni come lo storico Melloni vi avevano voluto vedere una sensibilità particolare e rispetto per le persone omosessuali). Ma è bastata uscire dalle ovattate stanze di Roma per dare libero sfogo ai pensieri più reconditi del generale capo della Cei. Omosessuali? Uguale a pedofili, come vado a scoprire sul recente blog di Marco, ospitato (buon segno) sul sito di Panorama.
Per Bagnasco se si apre la porta alle unioni gay poi non c'è limite a nulla
«Perché dire no a varie forme di convivenza stabile giuridicamente, di diritto pubblico, riconosciute e quindi creare figure alternative alla famiglia?», si domanda il prelato riferendosi ai Dico. «Perché dire di no all'incesto, come in Inghilterra dove un fratello e sorella hanno figli, vivono insieme e si vogliono bene?. Perché dire di no al partito dei pedofili in Olanda se ci sono due libertà che si incontrano? Bisogna avere in mente queste aberrazioni secondo il senso comune e che sono già presenti almeno come germogli iniziali»Ora non voglio nemmeno obiettare nel merito (nel caso dei pedofili non ci sono "due libertà" visto che la sessualità di un minore non è mai libera, ma forse questo a un prete cattolico non è così chiaro come risulta a tutti noi). Sottolino la violenza verbale che per una volta ha provocato un coro di critiche sacrosante e una risposta polemica dello stesso Berlusconi
«Siamo dei laici, ma da laici riconosciamo il diritto e il dovere dei vescovi di dire quello che pensano e da laici abbiamo il diritto di ascoltare quello che dicono i vescovi e di pensarla esattamente nel modo opposto».
Comments
Adesso sono macchinatori e basta.
1) nel Tg1 di qualche giorno fa questo era il pluralismo culturale offerto da Riotta. Da una parte il commento di un vescovo alla nota della Cei; dall'altra, come "contrario", il parere equidistante dello storico Melloni a cui credo tu ti riferisca (con tanti saluti ad atei, gay, laici, cittadini che professano altre religioni).
Poi partivano i panini con le inutili dichiarazioni di tutti i leader di partito (perchè lì c'è l'Osservatorio di Pavia a controllare e non si può oscurare nessuno).
Minculpop, anzi cinculpop.
2) Berlusconi ha avuto quella punta di laicismo perchè ha fatto quelle dichiarazioni al congresso dei suoi 4 amichetti del PRI. Quindi l'ha fatto per compiacere la platea, non contano nulla (visto che al momento del voto imporrà quasi sicuramente il voto contrario su qualunque progetto sulle coppie di fatto)
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