La piazza dei diritti e il Palazzo dei privilegi
La manifestazione è stata un successo: decine di migliaia di persone (20mila, 50mila, non importa) hanno affollato piazza Farnese a Roma per urlare Diritti Ora!
Sul palco sono saliti anche i ministri (favolosa la Pollastrini: "All'inizio avevo qualche dubbio - ha detto - mapoi ho pensato che sono la ministra dei diritti e delle Pari opportunità. E non posso che stare qui dove ci sono pensore che rivendicano diritti e sperano nella regolarità") e lì intorno in tantissimi si sono affollati per dare uno scossone alla politica e suonare sul serio la sveglia al Palazzo.
Eppure il presidente del Consiglio Prodi ha perso un'occasione per tacere o per esprimere un concetto di sinistra (quantomeno di democrazia), offrendo rispetto ai cittadini che si esprimono in modo pacifico e allegro: «Non ho mai nascosto la mia perplessità riguardo alla partecipazione dei ministri a queste manifestazioni, che possono poi ricoprire significati diversi da quello da cui partono».
Ma quando capiranno che il mondo è cambiato, che lesbiche e gay non si vergognano più, non si nascondono più e pretendono quei diritti che da troppo tempo sono negati. Mastella vada a destra, stia al centro, vada con Casini, ma ci liberi dalla sua presenza, dal suo partito dell'1% e la finisca di ammorbare una coalizione che ha già abbastanza problemi per conto suo, senza imbarcare forze vetero-clericali come l'Udeur. Meglio perdere da soli che vincere con lui: con il suo indulto ci ha fatto perdere milioni di voti!
Sulla laicità vada a prendere lezioni dal vecchio ex presidente Oscar Luigi Scalfaro (oggi era ospite di Fazio sul terzo canale), un modello di impegno politico libero da condizionamenti e ispirato alla Costituzione. Altro che Binetti.
Sul palco sono saliti anche i ministri (favolosa la Pollastrini: "All'inizio avevo qualche dubbio - ha detto - mapoi ho pensato che sono la ministra dei diritti e delle Pari opportunità. E non posso che stare qui dove ci sono pensore che rivendicano diritti e sperano nella regolarità") e lì intorno in tantissimi si sono affollati per dare uno scossone alla politica e suonare sul serio la sveglia al Palazzo.
Eppure il presidente del Consiglio Prodi ha perso un'occasione per tacere o per esprimere un concetto di sinistra (quantomeno di democrazia), offrendo rispetto ai cittadini che si esprimono in modo pacifico e allegro: «Non ho mai nascosto la mia perplessità riguardo alla partecipazione dei ministri a queste manifestazioni, che possono poi ricoprire significati diversi da quello da cui partono».
Ma quando capiranno che il mondo è cambiato, che lesbiche e gay non si vergognano più, non si nascondono più e pretendono quei diritti che da troppo tempo sono negati. Mastella vada a destra, stia al centro, vada con Casini, ma ci liberi dalla sua presenza, dal suo partito dell'1% e la finisca di ammorbare una coalizione che ha già abbastanza problemi per conto suo, senza imbarcare forze vetero-clericali come l'Udeur. Meglio perdere da soli che vincere con lui: con il suo indulto ci ha fatto perdere milioni di voti!
Sulla laicità vada a prendere lezioni dal vecchio ex presidente Oscar Luigi Scalfaro (oggi era ospite di Fazio sul terzo canale), un modello di impegno politico libero da condizionamenti e ispirato alla Costituzione. Altro che Binetti.
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Un saluto.