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Showing posts from December, 2005

Il 2005, anno del matrimonio

Si chiude oggi il 2005 che sotto molti rispetti è stato un anno storico per i diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali. Anche se in alcune parti del mondo, dall'Iran alla Polonia fino agli Stati Uniti di Bush l'omofobia ha rialzato la testa, nello stesso tempo si sono moltiplicate le nazioni che riconoscono i diritti fondamentali, in particolare delle coppie gay. Oggi voglio vedere il lato positivo, quindi brindo a un 2005 che ci ha portato il matrimonio in Spagna e Canada, le unioni civili in Gran Bretagna (seguite ieri dalle adozioni congiunte, ché finora erano consentite solo ai singoli) e la sentenza storica della Corte Costituzionale per il matrimonio in Sud Africa. Gennaio è stato il mese di Buzzanca e del sorprendente Mio figlio Aprile ha visto il primo voto della Camera spagnola per il matrimonio esteso a tutti Il 17 maggio abbiamo celebrato la prima Giornata contro l'omofobia Giugno è stato un mese memorabile: il 5 gli svizzeri hanno vota

L'ultimo omocidio e la solita omofobia

Alessandro e Luigi avevano una storia, che tenevano segreta a Caltanissetta, una delle realtà più tranquille della Sicilia. Ma Alessandro, 38 anni, voleva qualcosa di più, chiedeva al suo compagno di rendere pubblica la loro relazione, di smettere di nascondersi: in fondo lui, in più "vecchio, aveva un ottimo lavoro (bancario) e l'altro era indipendente con il suo mestiere di venditore ambulante. E per realizzare il suo sogno Alessandro era arrivato a minacciare l'amico, a "perseguitarlo". Questo almeno pensava Luigi, quando alla fine non ha più resistito alle pressioni del suo amante/amato e lo ha ucciso con un colpo di pistola. Poi ha buttato il corpo in un pozzo, dove ha lasciato cadere inavvertitamente anche il proprio giubbotto con dentro il cellulare e le chiavi di casa. Quando gli agenti di polizia hanno aperto la sua porta di casa con quelle chiavi, lui ha capito di non poter più negare. Si sono concluse rapidamente le indagini sull'ultimo (spero) OM

Non passa lo straniero (specie se è gay)

I matrimoni "gay" non sono ammissibili in Italia, neppure quelli celebrati all'estero! È chiarissima la posizione della destra italiana, in particolare di An, condivisa anche dal presidente del Consiglio Berlusconi, secondo cui in Italia "non potrà mai essere legalizzato il matrimonio omosessuale". Dalle parole ai fatti, deve aver pensato il senatore di An Giuseppe Semeraro, relatore di un disegno di legge che impedirà la registrazione in Italia delle nozze celebrate all'estero, anche negli altri stati europei come Paesi Bassi e Spagna. "Attualmente - spiega Semeraro - tutti i matrimoni celebrati all'estero su richiesta possono essere trascritti, a meno che non siano contrari all'ordine pubblico. Quindi per evitare 'turbative' di qualsiasi genere e' stato presentato il ddl che stiamo esaminando nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia. Il ddl prevede il divieto di trascrizione per matrimoni contratti in violazione delle

Buon Natale con le Regine (censurate)

Reinas (con l'accento sulla -ì, nonostante quello che dice il bello e bravo Occhipinti) è il film giusto per festeggiare il Natale. La pellicola racconta la storia di tre coppie gay che si preparano a sposarsi, viste attraverso gli occhi delle mamme (le vere Regine, come è giusto che sia nella vita di ogni gay che si rispetti). Film piacevole, divertente e in certo senso coraggioso , specie se pianificato a Natale in Italia. Ma la famiglia non è solo quella del senatore Pedrizzi... Ovvio, quindi, che una solerte commissione censoria decidesse il divieto alla visione per i minori di 14 anni. Miserie di un paese che non sa nemmeno il significato della parola laicità e diritto; e approfitta della religione per ammantare di presentabilità la propria meschinità, piena di pregiudizi bigotti. Non ci curiam di lor , e Buon Natale a tutti.

Elton John o l'importanza del coming out

Quante volte dobbiamo sentire critiche ai famosi che dichiarano la propria omosessualità? "Ma perché non tengono tutto per sé?", "Quello che succede sotto le lenzuola è un affare privato", ecc. Le "nozze" di Elton John, invece, dimostrano proprio il contrario, come sottolinea giustamente anche l'Arcigay. La visibilità di un personaggio noto aiuta tutta la società a capire la naturalezza e la normalità dell'essere gay, del desiderare una vita in comune fra due uomini e una cerimonia che la sancisca pubblicamente. Per questo stesso motivo varrebbe la pena che venissero fuori anche in Italia calciatori, atleti, campioni olimpici, tennisti omosessuali. Sarebbero un modello per molti adolescenti insicuri e impauriti (come siamo stati un po' tutti noi) e probabilmente anche per i loro genitori.

I gay e il gioco maschio

Gay e calcio, binomio impossibile? «Forse l’aggressività, la determinazione, la grinta richieste da questo sport non si sposano con le caratteristiche degli omosessuali. Nel calcio femminile, invece ho sentito che il fenomeno è più diffuso». Trionfo del luogo comune per Gigi Simoni, allenatore della Lucchese e in passato sulla panchina dell'Internazionale. Sulla stessa linea, ma con qualche autocorrezione anche l'eterno "ragazzo d'oro" Gianni Rivera: «È chiaro che sono io a sbagliarmi, visto che invece i gay nel calcio ci sono e immagino vivano i loro problemi. A me sembra difficile pensare che scelgano un gioco così maschio, dai contrasti così decisi». Peggio di lui Beppe Bergomi: «Il movimento è così vasto che qualcuno ci sarà, ma in vent’anni non mi è mai capitato di conoscerne uno. E forse ha ragione Rivera, nel calcio serve molta rudezza, si cerca il contrasto aspro...». Quindi l'equazione è: gioco maschio, scontri duri, niente finocchi. A smentire ques

L'odore dei soldi

"Sosteniamo i diritti gay". "Basta pubblicità sui media gay". "Annunci sui giornali gay per tutte e 8 le marche Ford". In poche settimane il colosso automobilistico fondato da Henry Ford ci ha riservato una serie di giravolte degne della miglior politica estera italiana, stretto fra il politicamente corretto, le pressioni dei cristiani integralisti e il succulento mercato gay. Prima alcuni concessionari Ford avevano promesso di mediare con la società a nome delle "famiglie americane" che non sopportavano il sostegno a una serie di iniziative gay. Poi, a sorpresa, ai primi di dicembre l'annuncio che nel 2006 il gruppo avrebbe smesso di pubblicizzare Jaguar e Land Rover su giornali, tv e siti Internet gay, lasciando solo gli annunci di Volvo. Subito cantava vittoria la reazionaria Afa, che aveva lanciato un boicottaggio proprio con questo obiettivo. Reazione sdegnata dei gruppi gay e delle lobby americane per i diritti civili e immediato dietr

Calciatori e gay: in Germania si può

Sono gay, sono tre e sono calciatori professionisti: uno addirittura "molto famoso". Secondo il Financial Times hanno deciso di rivelare al pubblico il proprio orientamente sessuale (di fare "coming out"), se troveranno altri otto colleghi disposti a fare lo stesso. In pratica se verrà fuori una "squadra" gay di 11 componenti. Il Corriere della Sera di oggi dà ampio risalto alla vicenda, con un richiamo in fogliettone di prima pagina. Ma soprattutto ricorda un fatto di cui io non avevo memoria, perché all'epoca non ero nato (oddio, ero troppo giovane!). Nel 1982 il ct della Nazionale italiana Enzo Bearzot decise il silenzio stampa prima del Mondiale - poi vinto - in Spagna, perché il Giorno aveva adombrato un "feeling" fra due calciatori Paolo Rossi e Antonio Cabrini ! Ma lo sapevate? Io no; e non so nemmeno come sia finita la storia. In Italia comunque calciatori gay non ne abbiamo e, a quanto so, neppure rappresentanti di altri sport ad

L'Europa dei diritti perde la Lettonia

Giovedì la Lettonia è diventata il primo (e unico, speriamo) paese dell'Unione Europea a discriminare le persone omosessuali nella propria Costituzione. Il Parlamento di Riga ha approvato una modifica costituzionale che definisce il matrimonio come l'unione "esclusivamente fra un uomo e una donna", per scongiurare qualsiasi riconoscimento delle coppie formate da due uomini o da due donne. Tutto ciò nonostante una legge ordinaria vieti sin dal 1993 i matrimonio fra persone dello stesso sesso. A questo punto mi chiedo che ci faccia la Lettonia nell'Unione Europea e se abbia deciso di entrare solo per ottenere aiuti economici e sussidi all'agricoltura. Parliamo tanto di Turchia, ma io avrei voluto esprimere un parere anche sull'ingresso di questo paesi dell'Est, dove la cultura della libertà e il rispetto dei diritti umani sono molto più arretrati che in Occidente. Non vorrei che invece di imparare da noi, siano questi paesi reazionari a contagiare le de

Con figli, ma ancora nascosti. Ecco i gay italiani

Sono padri e madri, specie oltre i 40 anni, spesso vivono in coppia - più le donne che gli uomini - ma sono ancora nascosti. Sono i gay italiani, che solo nel 16 per cento dei casi (il 15 per le donne) sono pienamente visibili, hanno già compiuto cioè il loro coming out con amici, familiari e colloghi di lavoro. La ricerca Modi-di , presentata oggi a Firenze, mostra un mondo omosessuale sotto alcuni rispetti sorprendente, ma in gran parte ancora arcaico, vittima di pregiudizi e di chiusure. Salta fuori inaspettata l'omo-parentalità, aborrita e temuta dalla maggior parte dei nostri connazionali: oltre i 40 anni il 17,7% dei gay e il 20,5% delle lesbiche hanno almeno un figlio e, complessivamente, sono genitori un omosessuale ogni venti (il 5% dei maschi e il 4,9% delle femmine): in larghissima maggioranza sono genitori biologici, alla faccia della legge 40. Le notizie più sconfortanti, per me, sono quelle sulla visibilità: metà dei gay e delle lesbiche non ha mai rivelato il proprio

Se i Ds inseguono la Margherita in moderatismo

In Italia i diritti dei gay non interessano a nessuno men che meno al maggior partito della (cosiddetta) sinistra. Non è un caso che a Torino il consiglio comunale abbia bocciato il registro delle unioni civili con il No dei centristi e - soprendentemente, ma non troppo - anche di molti consiglieri Ds. Dopo il misero accordo si San Martino sulle "unioni civili" (una specie di ufo dai contorni indefiniti) molti avevano gioite, forse senza riflettere troppo. Adesso anche dentro gli stessi Ds chi si batte per i diritti della comunità glbt comincia a nutrire forti dubbi sulle reali intenzioni della dirigenza del partito. Come il responsabile di Gayleft, Andrea Benedino , che denuncia lo scarso impegno dei Ds ed esprime "preoccupazione e sconcerto". A me pare che i Ds non abbiano davvero deciso che cosa sono e soprattutto che cosa saranno. Tutti i partiti socialisti e socialdemocratici europei, anche quando come i laburisti hanno scelto la strada liberista in economia,

I cowboy gay conquistano anche l'America

Siamo stati fra i primi a parlare di Brokeback Mountain, a mio avviso uno dei film più belli degli ultimi anni. Dopo il Leone d'oro a Venezia, il westerndi Ang Lee su due cowboy gay (il supersexy Heath Ledger e l'altro figo Jake Gyllenhaal) ha già vinto in America i premi della critica per il miglior film e la miglior regia e ha ottonuto sette nomination ai Golden Globe. Un ottimo viatico per la notte degli Oscar, in attesa del 20 gennaio quando anche in Italia vedremo il film di Ang Lee. Mano ai fazzoletti!

Anche il Cile pronto alle unioni civili gay

Michelle Bachelet ha 54 anni, è stata ministro della Sanità e poi della Difesa in Cile e al primo turno delle elezioni presidenziali cilene ha conquistato il 45,85 per cento dei voti, contro poco più del 25% del suo primo rivale, il magnate dei media e miliardario Sebastián Piñera. Un risultato straordinario per lei, socialista, divorziata , madre di tre figli avuti da due uomini diversi e dichiaratasi da poco agnostica. Michelle in più viene da una famiglia che ha combattuto la dittatura di Pinochet: il padre era un generale fedele al presidente Allende e ucciso dalle torture del regime, lei stessa e la madre furono in séguito arrestate dalla Dina (la terribile polizia segreta di Pinochet) e rimasero in carcere per un mese. Al secondo turno, in programma a gennaio, le destre uniranno le forze per provare a riconquistare il Palazzo della Moneda, da cui sono bandite dalla caduta di Pinochet: però alla Bachelet basterà il 5,37 per cento di Tomás Hirsch, candidato della sinistra radical

La Turchia fra l'Europa e le analisi anali

Mehmet Tarhan ha 27 anni, è turco di etnia curda e si dichiara anarchico, obiettore di coscienza e gay. Per il suo rifiuto del servizio militare ad agosto Mehmet è stato condannato a quattro anni di prigione e incarcerato. La Turchia ha firmato la convenzione europea per i diritti umani, compreso il diritto all'obiezione di coscienza, ma nessuna legge riconosce questa facoltà ai cittadini turchi. Dietro le sbarre Mehmet è stato sottoposto al taglio obbligatorio dei capelli e della barba e per questo motivo ha cominciato uno sciopero della fame durato 34 giorni, finché gli è stata concessa una cella d'isolamento dove sfuggire alle violenze dei secondini e degli altri detenuti. Ma non basta: in quanto omosessuale, Mehmet risulta "inabile" al servizio militare secondo la legge turca, ma deve dimostrare di essere gay. Come?, direte voi. Con una "visita anale", risponde la legge turca, o in alternativa con un video che mostri la penetrazione. Perché solo i gay &

Appena in tempo

Matthew Roche aveva 46 anni ed era malato di cancro da diverso tempo. Quando la Camera dei Comuni e poi quella dei Lord hanno approvato la legge sulle Unioni civili (Civil Partnership Act) Matthew ha sperato di poter "sposare" finalmente il suo compagno Christopher Cramp, con cui viveva da sette anni. Lunedì 5 la legge è entrata in vigore finalmente, ma per celebrare le prime unioni si dovevano aspettare almeno i 15 giorni canonici per le pubblicazioni. Per paura di non fare in tempo, a causa della malattia, Matthew e Christopher hanno chiesto un permesso speciale al municipio di Brighton per sposarsi subito. Le autorità hanno concesso la deroga e lunedì stesso, alle 11, le "nozze" sono state celebrate nella casa di cura St Barnabas, davanti a una ventina di amici e parenti. Martedì Matthew è morto , ma almeno è riuscito a coronare il suo sogno, di celebrare un'unione ufficiale con il compagno di una vita. Proprio quello che Rutelli , d'accordo con Ruini e i

Una vittoria o la nostra sconfitta?

Avremo anche noi un riconoscimento come succede nei paesi civili (dalla Nuova Zelanda al Sudafrica)? Oppure ci ritroveremo con una proposta irricevibile, che non riconosce un bel niente e si limita a concedere pochi scarni diritti, senza un valore pubblico? Questo è il commento del mio fidanzato al post precedente: Onorevole, ritiene condivisibile la soluzione trovata sulle unioni civili? «Ritengo perfettamente condivisibile regolamentare diritti oggi non tutelati per le unioni di fatto, dall’assistenza sanitaria, all’alloggio, all’eredità disponibile. Perché risolve i problemi veri della gente senza confliggere con l’articolo 29 della Costituzione, dando vita a matrimonini di serie B. E con la regolamentazione approvata a San Martino, non ci sarebbe alcuna cerimonia a sancire le unioni civili». Dunque, il punto di differenziazione dai Pacs, di cui si era parlato fino ad ora, sarebbe nell’assenza di una cerimonia, diversa dal matrimonio? «No, si tratta di una questione sostanziale. Non

L'Unione è civile

Le unioni civili saranno nel programma dell'Unione di centrosinistra , che non userà la parola Pacs (e sarà anche meglio). Dall'incontro programmatico in Umbria (dove mancavano socialisti e Udeur) Prodi ha annunciato l'accordo: "Non si chiameranno pacs, ma una soluzione legislativa alle unioni civili, alle cosiddette coppie di fatto, ci sarà nel programma dell'Unione". Un accordo "sulle unioni civili per stabilire diritti privati e pubblici". Il riferimento ai diritti "pubblici" mi fa ben sperare e allontana lo spettro di una soluzione "riduttiva" che ci ricaccerebbe per anni nel limbo dei senza-diritti. ma voglio essere ottimista e festeggiare a questo annuncio del centrosinistra. Se, sull'onda dei grandi governi europei di sinistra - da Schroeder a Zapatero - anche in Italia riusciremo a garantire i diritti civili, l'Unione avrà il mio voto (filtrato, è ovvio, dai socialisti che sono una garanzia supplementare). Ma due

La Gran Bretagna volta pagina

Liberista in economia e interventista in politica estera, Tony Blair ha dimostrato di essere libertario (e di sinistra) almeno sul tema dei diritti civili. Così a pochi decenni dall'èra Tatcher, in cui gli omosessuali erano perseguitati e discriminati sul posto di lavoro (a scuola per esempio), la comunità gay britannica può festeggiare la (quasi) parità dei diritti. Entra in vigore da oggi la legge sulle Civil Partnership , in pratica il matrimonio civile, riservate alle coppie dello stesso sesso . In fondo è una forma di uguaglianza: gli etero hanno il matrimonio, i gay hanno le partnership (con diritti praticamente equivalenti, tranne l'adozione) e nessuno gode di un doppio status. Com'è, invece, in Francia dove gli etero possono scegliere se sposarsi o pacsarsi e ai gay è concessa solo la seconda opportunità. Alla fine comunque tutti parlano di "matrimonio" fra virgoletti (lo fa anche la Bbc) e - devo dire - sono rimasto sorpreso dal risalto che la stampa ital

The law serves as a great teacher

Provo a tradurvi una parte dalla sentenza della Corte Costituzionale sudafricana, che ha sancito l'incostituzionalità della legge sul matrimonio, in cui i gay non hanno i diritti riconosciuti agli etero. Ci la vuole leggere tutta può scaricarla da qui (ma attenzione, è un file da 466 kb). ... [137] The claim by the applicants in Fourie of the right to get married should, in my view, be seen as part of a comprehensive wish to be able to live openly and freely as lesbian women emancipated from all the legal taboos that historically have kept them from enjoying life in the mainstream of society. The right to celebrate their union accordingly signifies far more than a right to enter into a legal arrangement with many attendant and significant consequences, important though they may be. It represents a major symbolical milestone in their long walk to equality and dignity. The greater and more secure the institutional imprimatur for their union, the more solidly will it and other suc

Sì! Matrimonio anche in Sudafrica

Non si poteva scegliere giorno migliore del Primo dicembre - giornata mondiale per la lotta all'Aids - per una sentenza del genere. La Corte Costituzionale del Sudafrica ha ordinato al Parlamento di modificare la legge sul matrimonio, per includere le coppie omosessuali. Se non lo farà entro un anno, la norma sarà riscritta dalla stessa Corte. In base alla Costituzione del Sudafrica, che vieta qualunque discriminazione anche basata sull'orientamento sessuale, il divieto di sposarsi per le persone omosessuali è illegittimo, ha stabilito la Corte. Respinta così la pretesa del governo, secondo cui solo il Parlamento può modificare le leggi. Avevamo l'Olanda, il Belgio, la Spagna e il Canada (oltre al Massachusetts). Adesso abbiamo anche il Sudafrica, che è la prima repubblica a introdurre il matrimonio gay. Forse anche noi dovremmo puntare sulla Corte Costituzionale. O andarcene a Cape Town.