Sandra O'Connor deciderà ancora una volta

Buone notizie (pro tempore) per i gay americani.

Il Senato degli Stati Uniti ha deciso di rinviare a gennaio le audizioni del nuovo candidato presidenziale alla Corte Suprema, Samuel Alito, contro le richieste (quasi ultimative) di George Bush che voleva una conferma entro la fine dell'anno.

In questo modo sarà la moderata (e LAICA) giudice Sandra Day O'Connor a giudicare il caso delle università americane che si oppongono al reclutamento dell'esercito nei campus, per una critica al principio discriminatorio antigay "don't ask, don't tell".

In pratica diverse facoltà di legge hanno impedito all'esercito di fare proselitismo dentro i campus, perché l'esercito discrimina i gay. Una Corte d'appello ha dato ragione alle università, bocciando la legge che blocca i finanziamenti statali ai campus che vietano il pieno accesso all'esercito. Bush si è appellato alla Corte e a dicembre la Corte emetterà una sentenza, con il voto (probabilmente decisivo) della O'Connor.

In tutto questo è spuntato fuori un vecchissimo parere (è del 1971) di un giovane Alito studente di legge a Princeton, che condannava le leggi antisodomia e bollava come vergognosa la discriminazione di gay e lesbiche. Invecchiando sarà peggiorato?

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