Bush difende i gay degli Emirati

L'Amministrazione Bush, forse per recuperare parte della credibilità perduta nella promozione della democrazia, si schiera al fianco dei gay perseguitati nella penisola arabica. Gli Usa, infatti, hanno condannato ufficialmente l'arresto di una ventina di persone, incarcerate negli Emirati Arabi Uniti durante una specie di "matrimonio gay collettivo".

La polizia ha fatto irruzione in un hotel, dove era in corso la festa, e ha fermato tutti i presenti: subito dopo il governo ha minacciato - oltre alla prigione e alle tradizionali frustate - di sottoporre i condannati (il cui reato è l'omosessualità) a trattamenti ormonali per "correggere" i loro comportamenti. La Casa Bianca ha intimato agli Emirati di bloccare immediatamente trattamenti ormonali e psicologici e di conformarsi alle leggi internazionali. Non ho avuto sentore, finora, di un intervento dell'Unione Europea, ma trovo che sarebbe benvenuto.

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