Una firma per i 67 docenti laici della Sapienza
La vicenda del Papa alla Sapienza è stata sufficientemente strumentalizzata e piegata alle esigenze della politica, fino alla grottesca manifestazione di oggi in cui le gerarchie cattoliche - già privilegiate e dotate di un enorme potere di interdizione e di proposta nei confronti della politica e del paese - hanno cercato l'abbraccio della folla (100mila, 200mila persone in piazza San Pietro) per rendere visibile la solidarietà al sommo pontefice. Mi sembra di risentire la storia del lupo e l'agnello.
Comunque, la chiesa può fare quello che gli pare e utilizzare gli infortuni per rafforzare la presa in cui sta stritolando il nostro povero paese. Quello che fa più specie - e su cui siamo chiamati a intervenire - è la miopia della classe politica e della gran parte degli intellettuali. Pronti ad accodarsi al coro dei difensori del papa. Contro quei docenti che hanno "osato" non chiudere la bocca a Benedetto XVI o aggredirlo, ma semplicemente esprimere i dubbi sull'opportunità di quella visita.
Possiamo almeno dimostrare la nostra solidarietà a quei 67 coraggiosi docenti, che non si sono tirati indietro di fronte alla prevedibile solitudine in cui sarebbero stati lasciati dai politici, dai media e - dispiace dirlo - anche dalle istituzione, a cominciare dalla presidenza della Repubblica. Una firma alla petizione è il modo che abbiamo per smentire l'esistenza di un pensiero unico.
Comunque, la chiesa può fare quello che gli pare e utilizzare gli infortuni per rafforzare la presa in cui sta stritolando il nostro povero paese. Quello che fa più specie - e su cui siamo chiamati a intervenire - è la miopia della classe politica e della gran parte degli intellettuali. Pronti ad accodarsi al coro dei difensori del papa. Contro quei docenti che hanno "osato" non chiudere la bocca a Benedetto XVI o aggredirlo, ma semplicemente esprimere i dubbi sull'opportunità di quella visita.
Possiamo almeno dimostrare la nostra solidarietà a quei 67 coraggiosi docenti, che non si sono tirati indietro di fronte alla prevedibile solitudine in cui sarebbero stati lasciati dai politici, dai media e - dispiace dirlo - anche dalle istituzione, a cominciare dalla presidenza della Repubblica. Una firma alla petizione è il modo che abbiamo per smentire l'esistenza di un pensiero unico.
Comments
non facciamoci sviare dalla strumentalizzazione politica. si può criticare la strumentalizzazione dei politici (ma non la manifestazione sincera di popolo di ieri) senza esprimere solidarietà a chi non se la merita. bisognerebbe che queste cose non si ripetessero più, altro che petizioni.