L'idolo teocon/teodem ora punta all'aborto
Poveri illusi. Nel centrosinistra, tra i vertici degli antichi Ds e soprattutto dalle parti del Partito democratico speravano di cavarsela con poco. Pensavano che bastasse sacrificare i gay - tanto quelli si potevano buttare a mare - sull'altare dell'alleanza con i cattolici, per ottenere la non belligeranza delle gerarchie vaticane.
Si illudevano - stolti! - che pagando il pegno sui diritti civili (niente unioni ufficiali per gay e lesbiche, niente leggi anti-violenza) la chiesa cattolica e le forze della reazione si placassero e si accontentassero, senza chiedere di più.
E invece no. L'idolo teocon/teodem, la chiesa cattolica ratzingeriana non si accontentano di nulla, sono famelici; e quanto più ottengono, tanto più pretendono. Così dopo la cancellazione dei diritti civili a gay e lesbiche ora puntano al bersaglio grosso, la vera macchia nella storia del potere clericale. Quella legge sull'aborto contro cui le gerarchie lottarono fino allo stremo delle forze e su cui furono clamorosamente sconfitte.
Adesso, pensa Ruini, è il momento opportuno per prendersi la rivincita e rimettere le cose a posto (secondo il suo punto di vista). Ora i cardinali - con il loro panzer ateo Giuliano Ferrara - si buttano avanti. E vogliono scardinare anche l'interruzione volontaria di gravidanza. In questo caso - davvero una questione etica - il partito democratico rischia sul serio di implodere: non è un caso che La Repubblica releghi la notizia in un angolino, per gettare acqua sul fuoco.
Ma ormai la minaccia è vicina. E chi non l'ha tenuta a bada in tempo - illudendosi di poterla dominare e saziare con un piccolo sacrificio - ne porta la piena responsabilità.
Si illudevano - stolti! - che pagando il pegno sui diritti civili (niente unioni ufficiali per gay e lesbiche, niente leggi anti-violenza) la chiesa cattolica e le forze della reazione si placassero e si accontentassero, senza chiedere di più.
E invece no. L'idolo teocon/teodem, la chiesa cattolica ratzingeriana non si accontentano di nulla, sono famelici; e quanto più ottengono, tanto più pretendono. Così dopo la cancellazione dei diritti civili a gay e lesbiche ora puntano al bersaglio grosso, la vera macchia nella storia del potere clericale. Quella legge sull'aborto contro cui le gerarchie lottarono fino allo stremo delle forze e su cui furono clamorosamente sconfitte.
Adesso, pensa Ruini, è il momento opportuno per prendersi la rivincita e rimettere le cose a posto (secondo il suo punto di vista). Ora i cardinali - con il loro panzer ateo Giuliano Ferrara - si buttano avanti. E vogliono scardinare anche l'interruzione volontaria di gravidanza. In questo caso - davvero una questione etica - il partito democratico rischia sul serio di implodere: non è un caso che La Repubblica releghi la notizia in un angolino, per gettare acqua sul fuoco.
Ma ormai la minaccia è vicina. E chi non l'ha tenuta a bada in tempo - illudendosi di poterla dominare e saziare con un piccolo sacrificio - ne porta la piena responsabilità.
Comments
(la questione posta da Ferrara è ancora diversa e non c'entra nulla, se non per la coincidenza temporale, con l'iniziativa dei cattolici).
ma tu sei anonima (o anonimo).
lo so anch'io che la 194 non serve a fare più aborti, grazie.
e infatti da quando è stata introdotta gli aborti si sono più che dimezzati. mi sembra che funzioni in modo egregio
quello che non funziona - per colpa dei cattolici - è la prevenzione e l'uso della pillola e soprattutto del profilattico che oltre alle gravidanze indesiderate evita anche le malattie.
e finiamola con questi pesi economici e sociali. ma pensate davvero che per un pugno di soldi una donna - che ha già dolorosamente deciso di abortire - si possa comprare?
sei penosa