Pacs, il no di Berlusconi
Berlusconi dice No ai Pacs. Senza sé e senza ma.
Ovviamente una posizione così schietta e chiara può sorprendere solo quelli (fra i gay di destra e i sinceri liberali) che non hanno seguito in questi ultimi anni la politica e le scelte del governo delle destre italiane. Un governo che, primo nella storia dell'Italia unita, ha esplicitamente discriminato gay e lesbiche, proprio nel decreto che recepisce la direttiva europea anti-discriminazione (che sottile crudeltà).
Comunque in nessuna parte del mondo occidentale, neppure dove la destra è più laica e illuminata (Francia o Gran Bretagna), un governo conservatore ha introdotti diritti e riconoscimenti per le coppie gay. Dovunque è stata la sinistra a farlo e in fondo è giusto così, nell'eterno gioco del progresso-conservazione. Quindi anche in Italia, se votate Berlusca, scordatevi che possa rivoluzionare la società. Secondo lui per le coppie dello stesso sesso - e per quelle conviventi di sesso diverso - basta il codice civile.
Il problema italiano è che da noi non esiste la sinistra (ma questo è stato, è e sarà oggetto di altrio post).
Ma che ha detto Berlusconi ai microfoni di Radio Anch'io?
«Per quanto riguarda i pacs non credo che si debba andare ad una legge, che rischierebbe di indebolire l'istituto della famiglia. Questo, però, non toglie che quando ci sono coppie anche omosessuali di fatto queste persone possono regolare fra loro degli accordi anche tutelati» dal codice civile.
Peccato - ma forse questo lui non lo sa - che il codice civile in molti punti privilegia le famiglie di origine e i legami di sangue che mai e poi mai possono essere superati da un semplice accordo privato fra due persone che, legalmente, sono perfetti estranei.
Eppoi, basta con questa storia dei diritti e della gestione di un rapporto sotto il profilo economico e pratico.
Il valore delle unioni civili, non mi stancherò mai di ripeterlo, è principalmente simbolico. È un minimo risarcimento, come ha compreso e detto esplicitamente Zapatero, per le discriminazioni che ingiustamente subiamo da secoli.
Altro che diritti: vogliamo l'uguaglianza!
Ovviamente una posizione così schietta e chiara può sorprendere solo quelli (fra i gay di destra e i sinceri liberali) che non hanno seguito in questi ultimi anni la politica e le scelte del governo delle destre italiane. Un governo che, primo nella storia dell'Italia unita, ha esplicitamente discriminato gay e lesbiche, proprio nel decreto che recepisce la direttiva europea anti-discriminazione (che sottile crudeltà).
Comunque in nessuna parte del mondo occidentale, neppure dove la destra è più laica e illuminata (Francia o Gran Bretagna), un governo conservatore ha introdotti diritti e riconoscimenti per le coppie gay. Dovunque è stata la sinistra a farlo e in fondo è giusto così, nell'eterno gioco del progresso-conservazione. Quindi anche in Italia, se votate Berlusca, scordatevi che possa rivoluzionare la società. Secondo lui per le coppie dello stesso sesso - e per quelle conviventi di sesso diverso - basta il codice civile.
Il problema italiano è che da noi non esiste la sinistra (ma questo è stato, è e sarà oggetto di altrio post).
Ma che ha detto Berlusconi ai microfoni di Radio Anch'io?
«Per quanto riguarda i pacs non credo che si debba andare ad una legge, che rischierebbe di indebolire l'istituto della famiglia. Questo, però, non toglie che quando ci sono coppie anche omosessuali di fatto queste persone possono regolare fra loro degli accordi anche tutelati» dal codice civile.
Peccato - ma forse questo lui non lo sa - che il codice civile in molti punti privilegia le famiglie di origine e i legami di sangue che mai e poi mai possono essere superati da un semplice accordo privato fra due persone che, legalmente, sono perfetti estranei.
Eppoi, basta con questa storia dei diritti e della gestione di un rapporto sotto il profilo economico e pratico.
Il valore delle unioni civili, non mi stancherò mai di ripeterlo, è principalmente simbolico. È un minimo risarcimento, come ha compreso e detto esplicitamente Zapatero, per le discriminazioni che ingiustamente subiamo da secoli.
Altro che diritti: vogliamo l'uguaglianza!
Comments
Certo, mi rendo conto che paragonare i moderati canadesi o inglesi agli eversivi piduisti mafiosi berlusconici è operazione scorretta...
(Aggiungerei come esempio dalla parte di Anelli che la nuova portavoce dei Tories è lesbica dichiarata. Ma tu devi promettermi di non farti il fegato troppo grosso.)
RestoDelMondo, certo che una portavoce tories lesbica è proprio una bella cosa.
ma - volevo dire - nonostante i tories canadesi e i britannici siano così belli, così buoni, così aperti comunque non hanno MAI introdotto una legge su unioni civili, Pacs o matrimonio.
Certo, probabilmente (come Chirac) non abrogheranno le leggi che si trovano davanti, ma finora non hanno mai agito per farle approvare
E ora, che lo conservino...