Il matrimonio gay fa bene alla salute
L'abbiamo sempre detto che permettere a gay e lesbiche di sposarsi con un compagno dello stesso sesso è l'obiettivo cui noi gay dobbiamo puntare per ottenere vera uguaglianza.
Ora, però, c'è un motivo in più per aspirare a questo traguardo: il matrimonio gay "fa bene alla salute".
Lo sostiene uno studio appena pubblicato dal Journal of Epidemiology and Community Health, secondo cui la presenza di un riconoscimento pubblico delle unioni gay (matrimonio o unioni civili) riduce l'abuso di alcol e droghe nei maschi gay e favorisce la stabilità della coppia. Con un beneficio fisico, ma soprattutto psicologico.
Attenzione a ridere! Uno dei ricercatori che ha realizzato lo studio, Michael King, spiega che "le unioni civili abbattono i pregiudizi, favoriscono il riconoscimento", ma soprattutto "favoriscono la stabilità della coppia e riducono l'esclusione sociale, di cui spesso soffrono gay e lesbiche".
Ho sempre sostenuto che il valore ideale e simbolico del matrimonio per gay e lesbiche, bi e trans è infinitamente superiore alla somma dei diritti che riconosce.
Bene, questo studio ci spiega il perché.
Ora, però, c'è un motivo in più per aspirare a questo traguardo: il matrimonio gay "fa bene alla salute".
Lo sostiene uno studio appena pubblicato dal Journal of Epidemiology and Community Health, secondo cui la presenza di un riconoscimento pubblico delle unioni gay (matrimonio o unioni civili) riduce l'abuso di alcol e droghe nei maschi gay e favorisce la stabilità della coppia. Con un beneficio fisico, ma soprattutto psicologico.
Attenzione a ridere! Uno dei ricercatori che ha realizzato lo studio, Michael King, spiega che "le unioni civili abbattono i pregiudizi, favoriscono il riconoscimento", ma soprattutto "favoriscono la stabilità della coppia e riducono l'esclusione sociale, di cui spesso soffrono gay e lesbiche".
Ho sempre sostenuto che il valore ideale e simbolico del matrimonio per gay e lesbiche, bi e trans è infinitamente superiore alla somma dei diritti che riconosce.
Bene, questo studio ci spiega il perché.
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