Appello all'Unione
Caro amico, cara amica, ti preghiamo di aderire alla campagna di pressione sull'Unione affinché reintroduca i Pacs nel suo programma. Segui le istruzioni che trovi in fondo al testo dell'appello:
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APPELLO ALL'UNIONE PER I PACS
Onorevole,
la decisione di escludere i Pacs dal programma dell'Unione è un grave errore.
Il riconoscimento giuridico delle Unioni civili è un fatto compiuto in tutta Europa (ad eccezione delle sole Italia, Grecia e Irlanda), ed è un gesto dovuto che prende atto di un cambiamento socioculturale di ampia dimensione, come fu a suo tempo, per esempio, la concessione del voto alle donne in Europa. Rimandare la discussione di questo cambiamento è miope, perché rischia di creare e radicare soltanto in Italia contrapposizioni artificiali su un tema su cui, in realtà, la coscienza sociale del paese è pronta e concorde, come mostrano tutti i sondaggi d'opinione in proposito.
Si aggiunga che la proposta dei Pacs era una mediazione al ribasso raggiunta, a suo tempo, fra le esigenze di non offendere la sensibilità del mondo cattolico da un lato e dall'altro la richiesta di un riconoscimento paritario delle loro relazioni da parte dei cittadini esclusi dal matrimonio (più di tre milioni in Italia). Venire meno a questa mediazione - su cui i partiti dell'Unione si erano più volte impegnati, sia pure verbalmente - azzera la discussione, rischiando di ottenere l'effetto opposto a quello forse da voi auspicato.
Il Pacs è una mediazione forse insoddisfacente per tutti, ma è comunque una mediazione accettata dalla grandissima parte dei diretti interessati. Rinunciarvi può significare inasprire il dibattito e gli animi, radicalizzando le posizioni e spostando il dibattito, senza più alcuna mediazione, sulla richiesta di allargare il matrimonio anche alle persone dello stesso sesso, similmente a quanto è già accaduto in Spagna.
Come se non bastasse, oltre ad escludere i Pacs dal programma, l'Unione non ha neppure fatto cenno nel suo programma a questioni su cui l'Italia è inadempiente da anni rispetto a quanto chiesto dall'Europa, in materia di leggi di protezioni contro la discriminazione verso le persone omosessuali e transessuali, e di leggi di protezione contro i crimini motivati da odio contro le persone omosessuali e transessuali.
Tali dimenticanze rischiano di creare al futuro governo di centrosinistra conflitti non solo con gli elettori dimenticati dalla coalizione, ma anche con le istituzioni europee e con i cittadini di altri paesi dell'area di Schengen che, trasferitisi in Italia, si vedono privare di diritti civili e tutele di cui godono al di fuori d'Italia.
Le chiediamo quindi di volere riconsiderare la decisione presa dal suo partito, e di tenere conto delle esigenze di milioni di cittadini che sono stati troppo a lungo ignorate dallo Stato italiano.
In fede
(Nome e cognome di chi invia questa mail, e sua città)
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Per favore copia e incolla il testo che leggi qui sopra in tre mail, aggiungi la tua firma e la città, e mandale separatamente agli indirizzi degli onorevoli Fassino, Bertinotti, e Rutelli:
p.fassino@dsonline.it
fausto.bertinotti@rifondazione.it
segr.rutelli@dlmargherita.it
Se desideri aggiungere qualche considerazione tua, fallo, ma per favore non aggiungere MAI insulti, e non aggredire. Questa è una campagna di pressione politica non-violenta.
Dopo aver spedito le tre mail, invia una copia di questa lettera a tutte le persone che pensi che possano essere sensibili al tema.
La campagna si conclude il 25 febbraio 2006, giorno entro cui le le liste elettorali saranno state consegnate (e i programmi sottoscritti). A quella data valuteremo il risultato e decideremo quali altre eventuali iniziative intraprendere. Per favore, non spedire questa mail dopo il 25 febbraio, perché sarebbe inutile.
Per rimanere aggiornato sulle iniziative consulta il sito: www.arcigay.it
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APPELLO ALL'UNIONE PER I PACS
Onorevole,
la decisione di escludere i Pacs dal programma dell'Unione è un grave errore.
Il riconoscimento giuridico delle Unioni civili è un fatto compiuto in tutta Europa (ad eccezione delle sole Italia, Grecia e Irlanda), ed è un gesto dovuto che prende atto di un cambiamento socioculturale di ampia dimensione, come fu a suo tempo, per esempio, la concessione del voto alle donne in Europa. Rimandare la discussione di questo cambiamento è miope, perché rischia di creare e radicare soltanto in Italia contrapposizioni artificiali su un tema su cui, in realtà, la coscienza sociale del paese è pronta e concorde, come mostrano tutti i sondaggi d'opinione in proposito.
Si aggiunga che la proposta dei Pacs era una mediazione al ribasso raggiunta, a suo tempo, fra le esigenze di non offendere la sensibilità del mondo cattolico da un lato e dall'altro la richiesta di un riconoscimento paritario delle loro relazioni da parte dei cittadini esclusi dal matrimonio (più di tre milioni in Italia). Venire meno a questa mediazione - su cui i partiti dell'Unione si erano più volte impegnati, sia pure verbalmente - azzera la discussione, rischiando di ottenere l'effetto opposto a quello forse da voi auspicato.
Il Pacs è una mediazione forse insoddisfacente per tutti, ma è comunque una mediazione accettata dalla grandissima parte dei diretti interessati. Rinunciarvi può significare inasprire il dibattito e gli animi, radicalizzando le posizioni e spostando il dibattito, senza più alcuna mediazione, sulla richiesta di allargare il matrimonio anche alle persone dello stesso sesso, similmente a quanto è già accaduto in Spagna.
Come se non bastasse, oltre ad escludere i Pacs dal programma, l'Unione non ha neppure fatto cenno nel suo programma a questioni su cui l'Italia è inadempiente da anni rispetto a quanto chiesto dall'Europa, in materia di leggi di protezioni contro la discriminazione verso le persone omosessuali e transessuali, e di leggi di protezione contro i crimini motivati da odio contro le persone omosessuali e transessuali.
Tali dimenticanze rischiano di creare al futuro governo di centrosinistra conflitti non solo con gli elettori dimenticati dalla coalizione, ma anche con le istituzioni europee e con i cittadini di altri paesi dell'area di Schengen che, trasferitisi in Italia, si vedono privare di diritti civili e tutele di cui godono al di fuori d'Italia.
Le chiediamo quindi di volere riconsiderare la decisione presa dal suo partito, e di tenere conto delle esigenze di milioni di cittadini che sono stati troppo a lungo ignorate dallo Stato italiano.
In fede
(Nome e cognome di chi invia questa mail, e sua città)
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Per favore copia e incolla il testo che leggi qui sopra in tre mail, aggiungi la tua firma e la città, e mandale separatamente agli indirizzi degli onorevoli Fassino, Bertinotti, e Rutelli:
p.fassino@dsonline.it
fausto.bertinotti@rifondazione.it
segr.rutelli@dlmargherita.it
Se desideri aggiungere qualche considerazione tua, fallo, ma per favore non aggiungere MAI insulti, e non aggredire. Questa è una campagna di pressione politica non-violenta.
Dopo aver spedito le tre mail, invia una copia di questa lettera a tutte le persone che pensi che possano essere sensibili al tema.
La campagna si conclude il 25 febbraio 2006, giorno entro cui le le liste elettorali saranno state consegnate (e i programmi sottoscritti). A quella data valuteremo il risultato e decideremo quali altre eventuali iniziative intraprendere. Per favore, non spedire questa mail dopo il 25 febbraio, perché sarebbe inutile.
Per rimanere aggiornato sulle iniziative consulta il sito: www.arcigay.it
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