Quattro passi a Parco Nord
Incontri gay in via Clerici, marchettari nel parcheggio dell'ospedale Bassini, puttane africane vicino al cimitero di Brusuglio, trans in vendita vicino a Villa Torretta a Sesto San Giovanni, scambio di coppie al parcheggio del cimitero di Bruzzano.
Benvenuti a Parco Nord!
Ne avevamo già parlato nella vecchia casa, ma ora sono arrivati i risultati di una ricerca sulla più grande (credo) area di cruising milanese e probabilmente una delle più estese in Italia. Chilometri quadrati di alberi, cespugli, fogliame, ideali per incontri furtivi e clandestini, molto apprezzati da tanti gay (o dovrei dire omosessuali) e anche da un bel po' di miei amici (cui questo post, è ovvio, è dedicato). Oltre che da moltissimi eterosessuali, cultori della prostituzione o del sesso all'aria aperta.
A me sembra un gesto di grande civiltà che il Consorzio del parco si sia preoccupato dei conoscere i fruitori "abituali" della zona e mi pare che non ci sia neppure un intento persecutorio né da "caccia alle streghe", come invece è successo a Milano città dove non cresce più cespuglio dopo il passaggio di Gabriele Albertini.
Certo, dà fastidio - e non posso negare che sia sacrosanto - trovare i residui dei piaceri notturni il mattino dopo; che sia il netturbino a raccattarli o le scolaresche in visita a trovarsi tappeti di fazzolettini e profilattici (ben) usati. Basterebbe un po' di civiltà, ragazzi.
Naturalmente anche qui non poteva mancare il solito leghista - stavolta tocca a Cinisello Balsamo - pronto a lamentarsi per lo spreco di denaro pubblico; mentre il buon Giornale (di Berlusconi) non si smentisce una volta di più, quando parla del fenomeno dell'omosessualità e delle altre devianze.
Consoliamoci pensando che il sabato e la domenica nel parco in via Clerici si danno appuntamento 200 omosessuali. Che tempi, signora mia.
Benvenuti a Parco Nord!
Ne avevamo già parlato nella vecchia casa, ma ora sono arrivati i risultati di una ricerca sulla più grande (credo) area di cruising milanese e probabilmente una delle più estese in Italia. Chilometri quadrati di alberi, cespugli, fogliame, ideali per incontri furtivi e clandestini, molto apprezzati da tanti gay (o dovrei dire omosessuali) e anche da un bel po' di miei amici (cui questo post, è ovvio, è dedicato). Oltre che da moltissimi eterosessuali, cultori della prostituzione o del sesso all'aria aperta.
A me sembra un gesto di grande civiltà che il Consorzio del parco si sia preoccupato dei conoscere i fruitori "abituali" della zona e mi pare che non ci sia neppure un intento persecutorio né da "caccia alle streghe", come invece è successo a Milano città dove non cresce più cespuglio dopo il passaggio di Gabriele Albertini.
Certo, dà fastidio - e non posso negare che sia sacrosanto - trovare i residui dei piaceri notturni il mattino dopo; che sia il netturbino a raccattarli o le scolaresche in visita a trovarsi tappeti di fazzolettini e profilattici (ben) usati. Basterebbe un po' di civiltà, ragazzi.
Naturalmente anche qui non poteva mancare il solito leghista - stavolta tocca a Cinisello Balsamo - pronto a lamentarsi per lo spreco di denaro pubblico; mentre il buon Giornale (di Berlusconi) non si smentisce una volta di più, quando parla del fenomeno dell'omosessualità e delle altre devianze.
Consoliamoci pensando che il sabato e la domenica nel parco in via Clerici si danno appuntamento 200 omosessuali. Che tempi, signora mia.
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è sparito un commento. e non so come sia potuto succedere