José Luis Rodriguez Boselli

L'ho visto e l'ho sentito direttamente. Abbiamo trovato lo Zapatero italiano: è - e non poteva essere altrimenti - Enrico Boselli, il coraggioso segretario dei Socialisti democratici italiani, che hanno avviato un progetto per un nuovo soggetto politico laico, socialista, radicale e liberale insieme ai Radicali italiani e, voglia iddio, con i socialisti del Nuovo Psi.

Di questo parlavano stasera a Otto e mezzo, sulla Sette, Giuliano Ferrara, Ritanna Armeni e i due protagonisti: Boselli, appunto, e Marco Pannella.

A parte un sacrosanto riferimento sulla revisione (e magari il superamento del concordato con la chiesa cattolica) su un tema, però, Boselli è stato nettissimo: "Se nel prossimo Parlamento sederanno molti socialisti e molti radicali, i Pacs diventeranno legge. Non so quante altre forze dell'Unione possono dire lo stesso. Per noi i Pacs saranno il primo impegno da realizzare, insieme al divorzio breve. Su questi temi si deciderà fra cinque anni se abbiamo fatto dell'Italia un paese migliore".

Pareva davvero di sentire ZP. Ora, chi prima di lui ha detto le stesse cose con la medesima chiarezza? Non è un caso che queste posizioni così decise vengano da un uomo politico socialista, che ha sempre difeso la sua identità e la rivendica con orgoglio. Come Zapatero, come Blair.
Tanto per capirci: diamo un'occhiata alla risposta che Boselli ha dato a Rutelli. Forse ho trovato qualcuno che mi rappresenta (se poi arrivano anche Bobo Craxi e compagnia, ancora meglio).

Comments

Manuela said…
basta, questo blog mi piace troppo XD

tu forse non ti rendi conto (o forse sì, vedo che hai tanti lettori) di quanto è utile avere qualcuno che fa una cernita delle notizie prima di te, e invece di sfogliare mille quotidiani e portali in cerca di news che riguardino la gayezza (ché qualcosa può sempre sfuggire) c'è chi le riassume per te e ti chiarisce le idee :)

ieri ti ho messo tra i miei links consigliati :)
aelred said…
grazie Manuela
mi fa piacere essere utile ai miei 12 lettori...
Anonymous said…
Caro mio conte-dimezzato (Manzoni era conte, wasn't he?), seppur io non ami Boselli ma ne condivida le ultime considerazioni, mi piacerebbe usare il tuo blog per suggerire di ri-pensare criticamente la storia piena di glorie e crepacci della tradizione socialista italiana. In tempi in cui tra gli "intellettuali" Italiani, notoriamente tra i più immoderati, si dibatte se le cinque lettere CRAXI, con quella ics esoterica, fossero incise sul vaso di Pandora oppure se "si stava meglio quando si stava peggio", sarebbe bene ricordare che i socialisti sempre, senza interruzione, hanno sempre sostenuto le ragioni della laicità dello Stato e dei diritti civili senza le utopie ottuse dei Radicali, e senza il doppiopesismo bizantino del PCI. Anche in questa precisa cornice andrebbe interpretato il rinnovo del Concordato nel 1984. Scusa l'abuso di spazio. Tuo, BD.
aelred said…
BD, sei sempre benvenuto.
perdi più condivido financo le virgole del tuo intervento
Manuela said…
ho letto oggi, sul gay forum che amministro, che ieri sera alla trasmissione di Martelli, Boselli avrebbe detto che sostengono i Pacs perché i gay si devono "accontentare", e il matrimonio significherebbe sradicare la cultura italiana...

Ora non so se questa cosa mi sia stata riferita in maniera distorta, ma proprio per capire se è vera, è il caso di informarsi meglio, forse ho giudicato troppo frettolosamente...

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