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Showing posts from October, 2005

Matrimonio gay, la parola al Costituzionale

Sarà il Tribunale Costituzionale spagnolo a dire l'ultima parola sulla riforma del codice civile che ha aperto il matrimonio alle coppie dello stesso sesso. I giudici supremi hanno accettato di discutere il ricorso presentato dal Partito popolare (Pp), giudicandolo ammissibile . Era un passaggio abbastanza scontato, dal momento che il Costituzionale doveva giudicare sulla correttezza formale del ricorso. Tutt'altra musica, quando si entrerà nel merito. Il governo ha 15 giorni di tempo per presentare la propria memoria, poi arriverà la sentenza. In teoria entro un mese, in pratica, a quanto leggo sui giornali spagnoli, dovremo aspettare forse qualche anno. Nel frattempo la legge è pienamente in vigore, centinaia di coppie si sposeranno e l'istituto entrerà pienamente nel costume della Spagna. Questa realtà di fatto sosterrà le ragioni costituzionali che, molto probabilmente, porteranno alla conferma della riforma: la Costituzione spagnola, infatti, non proclama da nessuna p

Unioni benedette

Lo avevamo preannunciato , adesso è ufficiale. La Chiesa di Svezia , la principale confessione del paese cui aderisce l'80% della popolazione, celebrerà riti di benedizione per le unioni composte da persone dello stesso sesso. Una coppia gay o una coppia lesbica potranno essere benedette da un pastore della chiesa, purché abbiano sottoscritto un'unione domestica registrata. Con 160 sì e 81 no, l'Assemblea della chisa, l'organismo esecutivo, ha deciso di introdurre il nuovo rito. Attenzione: non è una scelta improvvisata, ma da anni la Chiesa di Svezia sta studiando la questione delle coppie omosessuali e, dopo numerosi pareri consultivi, è arrivato il voto definitivo. Le organizzazioni omosessuali in Svezia, pur apprezzando il passo avanti, hanno protestato (!), perché rimane la differenza con le coppie di sesso diverso, che hanno accesso al matrimonio vero e proprio. E noi siamo qui, a difenderci dalle accuse di essere nocivi e distruggere le famiglie...

José Luis Rodriguez Boselli

L'ho visto e l'ho sentito direttamente. Abbiamo trovato lo Zapatero italiano: è - e non poteva essere altrimenti - Enrico Boselli, il coraggioso segretario dei Socialisti democratici italiani, che hanno avviato un progetto per un nuovo soggetto politico laico, socialista, radicale e liberale insieme ai Radicali italiani e, voglia iddio, con i socialisti del Nuovo Psi. Di questo parlavano stasera a Otto e mezzo , sulla Sette, Giuliano Ferrara, Ritanna Armeni e i due protagonisti: Boselli, appunto, e Marco Pannella. A parte un sacrosanto riferimento sulla revisione (e magari il superamento del concordato con la chiesa cattolica) su un tema, però, Boselli è stato nettissimo: "Se nel prossimo Parlamento sederanno molti socialisti e molti radicali, i Pacs diventeranno legge. Non so quante altre forze dell'Unione possono dire lo stesso. Per noi i Pacs saranno il primo impegno da realizzare, insieme al divorzio breve. Su questi temi si deciderà fra cinque anni se abbiamo fat

Celentano è lento, l'Abbé Pierre è rock

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Da perfetto italiano, sfolgorante nella sua aurea mediocritas , Adriano Celentano è un campione nel dare un colpo al cerchio e uno alla botte e così si preoccupa di rassicurare l'animo piccolo-borghese dei connazionali: "I gay sono rock. Il matrimonio gay è lento; e Zapatero è lentissimo". Come a dire: vanno bene i gay, ma finché non vengono a rompere le scatole con i loro diritti e altre cazzate. Lento, quindi, Celentano, che non riesce a volare alto e resta zavorrato dai pregiudizi provincizli. Quanto è rock, invece, il 93enne Abbé Pierre , l'anziano padre cappuccino francese, amato e rispettato in tutta la Francia. Che ha scosso il paese e il mondo cattolico con la sua autobiografia . Ha rinunciato a una famiglia nobile per diventare frate francescano, ha salvato gli ebrei dai nazisti, ha combattuto nella Resistenza francese; e per tutta la sua vita ha lottato al fianco dei poveri e degli ultimi. Adesso, arrivato a 93 anni, ha scompigliato le sicurezze dei cattoli

Se n'è andato uno dei volti migliori d'America

Rose Parks aveva 92 anni, era vedova e viveva ormai a Detroit, nel sicuro Michigan. Era scappata dal crudele Alabama, troppo rischioso per lei, donna di colore nell'America del Novecento. Eppure Rose aveva sfidato e vinto il razzismo del profondo Sud americano, almeno quello scritto nelle leggi dello stato. Ancora una volta - è il caso di ricordarlo - grazie ai giudici e in nome della Costituzione. Nel 1955, cinquant'anni fa esatti (non cinquecento), questa donna, che già aveva 42 anni, salì su un autobus a Montgomery e, contro la legge, si rifiutò di cedere il posto a sedere a un uomo bianco che lo reclamava. Sì, perché - se non lo sapevate - all'epoca negli Stati Uniti i neri potevano salire sull'autobus, ma non avevano il diritto di "rubare posti" ai bianchi. All'autista che gli chiedeva di alzarsi Rose disse semplicemente : «Non penso di doverlo fare. Ho pagato il biglietto come chiunque altro». Può sembrare - e spero che sembri - inconcepibile, inacc

La Polonia ha scelto l'omofobia

Non dite che non ve l'avevo detto . In tempi non sospetti purtroppo avevamo letto e sentito dei famigerati gemelli Kaczynski, ma fino all'ultimo ho sperato di esorcizzare un loro trionfo in Polonia. Invece, non solo il maggiore (per 45 minuti) ha portato il suo partito "Legge e ordine" alla vittoria elettorale - da condividere con i liberali di Piattaforma civica - ma adesso il secondo, e più noto Lech ex sindaco di Varsavia, è diventato presidente della Repubblica . Per fare un paragone, come se da noi al posto di Ciampi, ma con i poteri di Chirac, ci finisse Calderoli. Per due anni di fila Kaczynski, da sindaco, ha vietato il Gay Pride nella capitale e più volte si è espresso contro gli omosessuali, in termini che da noi non userebbe neppure Tremaglia. Quest'uomo, un misto di populismo e bigottismo (cioè Berlusconi più Buttiglione, ma molto meno glamourus) ha convinto i polacchi, stufi dopo anni di corruzione della sinistra. Adesso tocca vedere che succederà a

Non ho l'età per amarti (ma solo se sei gay)

Nel 2000 Matthew Limon aveva 17 anni e 51 settimane quando, nell'istituto per adolescenti difficili dove viveva, ebbe un rapporto sessuale con un altro ragazzo di 14 anni. Il giudice gli inflisse 17 anni di prigione, ma se il suo compagno di sesso fosse stato una ragazzina di 14 anni, Matthew avrebbe subìto, al massimo, una condanna a 15 mesi di prigione. Grazie alla cosiddetta legge "Romeo e Giulietta", che giudica meno gravemente gli adolescenti se hanno rapporti sessuali con un coetaneo di almeno 14 anni. Ma solo se il rapporto è etero. La Corte Suprema del Kansas con una decisione unanime ha cancellato la discriminazione nei confronti dei gay e ha stabilito che la legge "Romeo e Giulietta" deve valere indipendentemente dal sesso dei due ragazzi. L'età del consenso è uno dei banchi di prova per verificare se una legislazione è discriminatoria o non fa differenze fra etero e omosessuali. Se una ragazzina di 14 anni può decidere di fare sesso con un 17enne

Casa nuova

Benvenuti nel nuovo corso del mio blogghettino. Per adesso ho scelto la via più facile, cioè continuare a essere ospitato da un servizio di blog "automatico". Ma almeno ho un indirizzo tutto mio. Appena avrò un po' più di tempo (e finirò di mettere a posto l'altra casa, quella di mattoni, che pure è sottosopra), penserò a mettere su qualcosa di mio. Intanto vado avanti come al solito: parliamo di comunità glbt, quindi froci, finocchi, puppi, culattoni, lesbiche, bisex, trav, trans. In qualunque modo ci vogliamo chiamare. (ché noi possiamo usare qualunque termine per noi stessi, gli altri devono stare un po' più attenti. ma di questo parleremo un'altra volta). :) Come sempre notizie belle e (ahimé) brutte. Progressi (soprattutto fuori dall'Italia) e regressi, in genere qui da noi. A presto

C'è un giudice anche in Turchia

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Prodi ha i voti per imporre il Pacs

L'abbiamo votato, adesso aspettiamo di vedere i risultati. A maggioranza - seppure tallonato da Bertinotti - Romano Prodi ha ottenuto il sostegno della comunità gay, lesbica, bisessuale e transessuale alle primarie dell'Unione. Secondo Gaynews , il professore ha raccolto fra il trenta e il quaranta per cento dei voti, di persone omosessuali che gli hanno voluto dare fiducia nonostante i tentennamenti e le marce indietro. Adesso Prodi non ha più alibi: ha ottenuto un mandato ampio e schiacciante, che gli permette - finalmente - di superare i piccoli veti degli alleati come Rutelli e Mastella e imporre la sua sintesi sul programma con cui il centrisinistra si presenterà alle elezioni. Tempo fa Massimo D'Alema l'ha già spiegato chiaramente: sul tema dei diritti gay il Pacs "è già un compromesso", tra i desideri della comunità gay (la piena uguaglianza e quindi il diritto al matrimonio) e le "sensibilità" dei cattolici, attenti alle sirene ruiniane. Su q

Pacs: diamo ad Aznar ciò che è di Aznar

La disinformazione è un morbo pericolosissimo, peggio dell'influenza aviaria! Da quando Prodi si è esposto sui Pacs, subendo le reprimende delle gerarchie vaticane e lo "smarcamento" neo-clericale di Rutelli e Mastella, è cominciata a circolare una favoletta su José Maria Aznar e i Pacs in Spagna. Qualcuno - forse lo stesso Prodi - per giustificare l'uscita del professore ha tirato fuori che "in Spagna è stato proprio Aznar a introdurre i Pacs", proprio quelli che Prodi vorrebbe in Italia. Una menzogna che a furia di essere ripetuta è diventata credibile, al punto che anche Curzio Maltese venerdì sul Venerdì di Repubblica l'ha accreditata, insieme a molti altri colleghi giornalisti che non si sono mai presi la briga di controllare. Da un lato è vero (quanto è vero!) che la proposta di Prodi non ha nulla a che vedere con Zapatero. Il Partito popolare spagnolo, poi, nel suo programma per il 2004 (post Aznar) aveva inserito non il Pacs, ma addirittura le UN

La chiesa benedice le unioni gay. In Svezia

Ancora una volta la Svezia ci fa vergognare della nostra arretratezza e mette a nudo quanti anni-luce siamo lontani dalla civiltà.La chiesa nazionale svedese sta per approvare un nuovo rito con cui benedirà le coppie formate da due uomini o da due donne. Il movimento gay, però, non è soddisfatto perché desiderava un'apertura immediata e completa alla celebrazione di veri matrimoni. In ogni caso, entro la fine del mese l'assemblea della Chiesa scandinava voterà definitivamente sulla questione: la consacrazione delle coppie gay, comunque, è già stata approvata ad ampia maggioranza dal Comitato liturgico. Saranno benedette le coppie che hanno sottoscritto un'unione civile, l'istituto che in Svezia è aperto alle coppie dello stesso sesso, con un'iscrizione nel registro pubblico (chiaro, Rutelli?), e concede quasi tutti i diritti del matrimonio. Un comitato governativo comunque sta studiando l'estensione tout court del matrimonio alle unioni fra due uomini o due don

Se il Corriere cancella le trans

Non voglio parlare di Lapo Elkann. Non sono Vespa, quindi ne parlerò - se ne avrò voglia - quando questo cancàn sarà finito e il giovanotto starà (spero) bene.Intanto, però, è urgentissimo parlare del Corriere della Sera e dell'articolo di oggi , a firma di Marco Imarisio, sulla trans Patrizia, che ha chiamato il 118 quando ha capito che Elkann, ospite a casa sua, stava male.A parte che tutti (o quasi) i giornali, le radio e le tv hanno parlato di lei come "il trans", quando - a rigor di logica - dobbiamo dire "la trans", dal momento che è una donna. Ma lasciamo stare.L'inviato del Corriere fa molto di più; e di peggio. Oltre a rivelare nome e cognome originali di questa persona, scrive che Donato B... è un uomo di 53 anni che veste da donna e parla di sé al femminile, come se lo fosse.Questo chi l'ha detto? Imarisio? E chi è lui per decidere se una persona è un uomo o una donna? Sarebbe più logico chiederelo a lei e farselo spiegare. Se questa signora &

Toscani vince sulla censura, Parigi libera i baci gay

- "Sai, ci danno del gay". - "E allora?". I due protagonisti della campagna Ra-Re, ideata da Oliviero Toscani, rispondono così alla censura che ha vietato i maxi-cartelloni con due uomini che si strizzano il pacco. In realtà la campagna era già stata ritirata, proprio in vista di questa fase due. La prova provata che era tutto già previsto, compreso il bigottismo del Moige e dell'autorità di controllo della pubblicità. In Francia intanto Metrebus, la società che gestisce le affissioni nella metropolitana di Parigi, ha cambiato idea e ha accettato all'ultimo momento la campagna di Rainbow Attitude Expo. I parigini così potranno vedere tranquillamente due uomini che si baciano e due donne che si baciano. Niente censura, come era stato annunciato in precedenza . Grazie al dialogo, all'intervento di alcuni politici come Bertrand Delanoe e Jack Lang, ma soprattutto alla Halde, l'Alta autorità per la lotta alle discriminazioni e per l'uguaglianza. Q

"Innaturali e infetti". Siamo proprio froci di merda

Avevamo ragione a preoccuparci della Polonia e dei due gemelli che si preparano a governarla da destra, su posizioni populiste e reazionarie. Il prossimo premier polacco, indicato dal partito di maggioranza relativa Legge e ordine, Kazimierz Markinkiewicz ha sostenuto che l'omosessualità è "innaturale", perciò «se una persona tenta di infettarne altre con la propria omosessualità, penso che lo stato debba intervenire». Eccovi serviti, brutti froci innaturali, che volete pure infettare i poveri cittadini ignari! E noi che i polacchi ce li siamo presi nell'Unione Europea! Ma perché non se ne tornano nel patto di Varsavia o decidono finalmente di entrare nel XX secolo? Tra cattolici integralisti e populisti demagoghi, poveri noi. L'Unione Europea ha provato una timida difesa delle persone omosessuali, ma non basta di certo. Se la politica polacca sarà caratterizzata da un'omofobia di questa violenza, forse non sarebbe male tirare fuori le sanzioni applicate all

Dal Vangelo secondo Luca

Luca 18 , 9-14 9 Disse ancora questa parabola per alcuni che presumevano di esser giusti e disprezzavano gli altri : 10 «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l'altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12 Digiuno due volte la settimana e pago le decime di quanto possiedo. 13 Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: O Dio, abbi pietà di me peccatore. 14 Io vi dico: questi tornò a casa sua giustificato, a differenza dell'altro, perché chi si esalta sarà umiliato e chi si umilia sarà esaltato».

La giudice senza volto

È un enigma la nuova giudice costituzionale scelta da Bush per sostituire Sandra Day O'Connor alla Corte Suprema. Se il giudice Roberts al posto del vecchio capo Rehnquist non cambia granché (un reazionario al posto di un iper-reazionario), la signora Harriet Miers può davvero cambiare gli equilibri della Corte Suprema, visto che la O'Connor, pur essendo di fede repubblicana, è sempre stata uno "swinging justice", cioè ha votato come le imponeva la coscienza e non la disciplina di partito, e soprattutto ha difeso la laicità degli Stati Uniti in più di un'occasione, pur senza dover essere etichettata come "progressista". A prima vista la Miers (classe 1945) è tutt'altro genere: texana, nubile, religiosa. Ma soprattutto non ha mai fatto il giudice: è stata sempre avvocato o meglio è stata l'avvocato dei Bush. Un po' come se Berlusconi indicasse Ghedini o Pecorella (o il buon Previti) per un seggio alla Corte Costituzionale. Eppure la signora

Quattro condizioni per i candidati alle primarie

Sembra incredibile, ma quasi tutte le associazioni gay, lesbiche, bisessuali, transessuali e queer italiane si sono messe d'accordo per un documento comune da sottoporre ai candidati per le primarie dell'Unione . Al di là della soddisfazione per l'impegno unitario - che per lesbiche e finocchi italiani è già un miracolo - è importante leggere le richieste della comunità glbt. Condizioni imprescindibili per ottenere il nostro appoggio alle prossime elezioni. 1. Una legge per il riconoscimento delle unioni fra persone dello stesso sesso: un riconoscimento giuridico e non limitato al diritto privato. 2. Azioni positive contro le discriminazioni, per contrastare il pregiudizio sociale e promuovere una cultura dell’accoglienza 3. Interventi per garantire il diritto alla salute delle persone glbt. 4. Impegno internazionale dell'Italia nella promozione e difesa dei diritti civili: dal no alla pena di morte alla cancellazione del reato di omosessualità e transessualità, anco

L'ultima dei vescovi: niente comunione ai politici che votano leggi pro-gay

Il premier canadese, il cattolico Paul Martin ? Niente comunione. Il presidente del governo spagnolo Zapatero? Niente comunione. I parlamentari che hanno votato le leggi sulle unioni fra persone dello stesso sesso? Niente comunione, per nessuno di loro. Questa idea si è fatta strada nella Curia vaticana, fino ad arrivare sul tavolo del Papa e dei vescovi riuniti in Vaticano per il sinodo mondiale dei vescovi. Insieme ad altre questioni, come la comunione per i divorziati, i padri sinodali discuteranno quest'altra proposta: rifiutare la comunione a tutti i politici che appoggiano leggi a favore dei diritti gay e altre norme osteggiate dalla gerarchia cattolica. Per chi non è addentro alla religione cattolica, ricordo che l'eucaristia per un cattolico è l'unione profonda, la "comunione" del fedele con il corpo e il sangue di Cristo, trasformato miracolosamente nel corso della messa a partire dal pane e dal vino. I politici cattolici che non seguono i precetti del V

Obiezione di coscienza o atto di prepotenza?

Vi riassumo quello che è successo nelle ultime settimane in Spagna attorno alla questione del matrimonio gay. Una giudice spagnola di Colmenar Viejo, vicino a Madrid, ha bloccato la trasmissione dei documenti per due matrimoni fra persone dello stesso sesso, che hanno già ricevuto il via libera dallo stato civile. La signora Isabel López García-Nieto è un giudice amministrativo è il suo compito è squisitamente "notarile": trasmettere l'atto di matrimonio, perché la cerimonia possa poi essere celebrata in Comune. La giudice però si è appellata al diritto all'obiezione di coscienza e ha chiesto al tribunale superiore di sollevarla dall'incarico e nominare un altro giudice, perché la religione cattolica, cui lei appartiene, le impedisce di accettare l'unione fra due persone dello stesso sesso. A stretto giro di posta il tribunale le ha risposto che non ha alcun diritto di sottrarsi al suo compito e che deve "attenersi alle norme vigenti e, in caso contrari