Troppo tardi, signora Turco

Suona come una beffa l'atto finale (uno dei tanti) del defunto governo Prodi in materia di sanità. Sulla Gazzetta ufficiale, infatti, è stato pubblicato il decreto del ministro della Salute Livia Turco, che modifica le linee guida delle legge 40/2004 sulla fecondazione assistita.

Con le nuove norme, sparisce il divieto di diagnosi pre-impianto: prima di innestare un embrione nell'utero di una donna, quindi, i medici potranno analizzarlo e verificare se è affetto da gravi malattie. In questo modo si potranno evitare dolorosi aborti e delusioni cocenti a chi da anni attende un figlio e, una volta incinta, scopre che è destinato a continue sofferenze o a morte certa. In più saranno ammesse alla fecondazione assistita anche le persone sieropositive, finora escluse per legge.

Che dire: ottime notizie. Peccato che la Turco non sia riuscita a cambiare la legge prima (o che il governo non abbia resistito un po' di più). Chissà che fine faranno queste linee guida quando al ministero arriveranno personaggi come Maurizio Lupi (ciellino di ferro) o Mariastella Gelmini, che non ha mai brillato per apertura sui temi etici. Anche di questo possiamo ringraziare Veltroni che, nell'ordine, ha affossato il governo Prodi, regalato una maggioranza oceanica a Berlusconi e spianato la strada al primo ex fascista al Campidoglio.

Dovrebbero mantenerlo a spese pubbliche sul Pritaneo.

Comments

Anonymous said…
Peraltro, diagnosi preimpianto limitata a chi è affetto da malattie sessualmente trasmissibili, con esclusione in qualsiasi caso per chi è portatore sano di malattie rare di qualunque tipo.
Ma importa poco, tanto cancelleranno presto anche questo.
Anonymous said…
la cosa che colpisce di più che nel post voto la sinistra (dall'arcobaleno al PD) il problema mica se lo stà ponendo... continuano ad azzuffarsi ma discussione niente...

pazienza... qualcuno viene con me in spagna... lì dicono si viva molto meglio... :-)

Popular posts from this blog

I cristiani omofobi non sono graditi in Gran Bretagna

La pagliuzza e la trave: la fiera dei cattolici ipocriti

Not trip for (gay) cats