Addio Roma, l'Africa si avvicina
Come molti sospettavano (alcuni temendolo, altri sperandolo) Francesco Rutelli ha perso le elezioni al Comune di Roma, contro lo stesso avversario - Gianni Alemanno - che due anni fa fu sconfitto in modo netto da Walter Veltroni. Una sconfitta amara, ma non inaspettata, visto che i segnali di insofferenza verso il candidato del Pd erano molti e si erano concretizzati, già al primo turno, con la perdita di voti per Rutelli in confronti ai voti dei partiti che lo sostenevano.
Il Partito democratico, a questo punto, dovrebbe ripensare la propria strategia e ascoltare i suoi elettori, che - visto il travaso di voti dalla Sinistra - non sono a quanto pare di centro né moderati. Logica vorrebbe che il Pd ne prendesse atto e provasse a costruire un'alternativa di sinistra per l'Italia; e invece Veltroni già fantastica di alleanze con l'Udc, non si capisce con quali prospettive in realtà.
Forse sarebbe ora che gli sconfitti di queste elezioni - come hanno fatto già Boselli e Bertinotti - si facessero da parte una buona volta. Rutelli non governò male nei primi due mandati, ma poi fu sconfitto sonoramente alle politiche e insistette nella sua carriera. Veltroni, invece, non ha dato mai il meglio di sé alla guida di un partito: ha affossato i Ds portandoli al loro minimo storico nel passaggio al Terzo millennio, adesso ha battezzato il Pd con due sonore sconfitte, perdendo anche la città che per due volte l'aveva eletto.
Parliamoci chiaro: il centrosinistra non conquista i voti di centro, ma perde quelli di sinistra. E non raggiunge alcun obiettivo. Forse Veltroni farebbe bene a realizzare quel viaggio in Africa che aveva annunciato, ma mai compiuto. Buon viaggio.
Il Partito democratico, a questo punto, dovrebbe ripensare la propria strategia e ascoltare i suoi elettori, che - visto il travaso di voti dalla Sinistra - non sono a quanto pare di centro né moderati. Logica vorrebbe che il Pd ne prendesse atto e provasse a costruire un'alternativa di sinistra per l'Italia; e invece Veltroni già fantastica di alleanze con l'Udc, non si capisce con quali prospettive in realtà.
Forse sarebbe ora che gli sconfitti di queste elezioni - come hanno fatto già Boselli e Bertinotti - si facessero da parte una buona volta. Rutelli non governò male nei primi due mandati, ma poi fu sconfitto sonoramente alle politiche e insistette nella sua carriera. Veltroni, invece, non ha dato mai il meglio di sé alla guida di un partito: ha affossato i Ds portandoli al loro minimo storico nel passaggio al Terzo millennio, adesso ha battezzato il Pd con due sonore sconfitte, perdendo anche la città che per due volte l'aveva eletto.
Parliamoci chiaro: il centrosinistra non conquista i voti di centro, ma perde quelli di sinistra. E non raggiunge alcun obiettivo. Forse Veltroni farebbe bene a realizzare quel viaggio in Africa che aveva annunciato, ma mai compiuto. Buon viaggio.
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