Gay Pride 2007, per chi non c'era
Grazie alla Cgil per questo bel manifesto che abbiamo visto lungo il percorso del corteo, sabato.
Un corteo, quello del Gay Pride 2007, che ha superato l'affluenza del grande World Pride del 2000 e del bellissimo Torino Pride 2006. In tutte queste occasioni ero insieme a fda, che ringrazio pubblicamente per condividere la mia stessa passione civile per i diritti.
Con noi stavolta c'erano la sorella - con il fidanzato - e la madre che ha affrontato sorridendo la fatica di una marcia sotto il sole. Grazie a loro in qualità di familiari simpatizzanti.
Insieme a noi e con bandiere c'era un carissimo amico genovese, già blogger, con il fidanzato che ha marciato pur non condividendo del tutto l'idea del Gay Pride. E anche l'amica Mayde, splendida rappresentante degli amici etero e delle donne, che mai come questa volta sono state al fianco di noi gay, lesbiche, bisessuali e trans. Lungo il corteo ho incontrato anche lui (insieme al suo compagno) e lui (con l'immancabile fotocamera che ha prodotto queste meraviglie); e da lontano ho visto e salutato lui. Mi dispiace di non aver incontrato il caro Disorder, ma sarà per un'altra volta.
Tra i famosi e meno famosi come non citare la splendida Monica Guerritore, madrina da combattimento con camicetta bianca e gonna blu. Bellissima e impegnata, come non immaginavo.
All'inizio c'erano Enrico Boselli, il piccolo Zapatero italiano, con Rita Bernardini segretaria radicale; Susanna Camusso di usciamo dal silenzio. Lungo il corteo una ieratica Barbara Alberti in bianco e con braccio ingessato (chapeau: c'è chi si è arreso per molto meno) e i radicali Marco Pannella (grazie) e Marco Cappato. Sull'Aventino abbiamo incrociato Michele Santoro, in giro come un manifestante qualsiasi e finalmente con i capelli grigi.
Tra quelli che hanno parlato dal palco, e che avrete già sentito nominare, mi piace ricordare una radiosa Paola Dell'Orto, presidente dell'Agedo, e la delegazione di gay russi del partito radicale transnazionale.
E poi tante e tanti, donne e uomini, trans e vecchiette; i bambini delle Famiglie arcobaleno e il vecchietto che in via Labicana ci salutava dalla finestra insieme alla badante straniera.
Parità, Dignità, Laicità
A chi non c'era chiedo: con quale di queste parole non siete d'accordo?
Un corteo, quello del Gay Pride 2007, che ha superato l'affluenza del grande World Pride del 2000 e del bellissimo Torino Pride 2006. In tutte queste occasioni ero insieme a fda, che ringrazio pubblicamente per condividere la mia stessa passione civile per i diritti.
Con noi stavolta c'erano la sorella - con il fidanzato - e la madre che ha affrontato sorridendo la fatica di una marcia sotto il sole. Grazie a loro in qualità di familiari simpatizzanti.
Insieme a noi e con bandiere c'era un carissimo amico genovese, già blogger, con il fidanzato che ha marciato pur non condividendo del tutto l'idea del Gay Pride. E anche l'amica Mayde, splendida rappresentante degli amici etero e delle donne, che mai come questa volta sono state al fianco di noi gay, lesbiche, bisessuali e trans. Lungo il corteo ho incontrato anche lui (insieme al suo compagno) e lui (con l'immancabile fotocamera che ha prodotto queste meraviglie); e da lontano ho visto e salutato lui. Mi dispiace di non aver incontrato il caro Disorder, ma sarà per un'altra volta.
Tra i famosi e meno famosi come non citare la splendida Monica Guerritore, madrina da combattimento con camicetta bianca e gonna blu. Bellissima e impegnata, come non immaginavo.
All'inizio c'erano Enrico Boselli, il piccolo Zapatero italiano, con Rita Bernardini segretaria radicale; Susanna Camusso di usciamo dal silenzio. Lungo il corteo una ieratica Barbara Alberti in bianco e con braccio ingessato (chapeau: c'è chi si è arreso per molto meno) e i radicali Marco Pannella (grazie) e Marco Cappato. Sull'Aventino abbiamo incrociato Michele Santoro, in giro come un manifestante qualsiasi e finalmente con i capelli grigi.
Tra quelli che hanno parlato dal palco, e che avrete già sentito nominare, mi piace ricordare una radiosa Paola Dell'Orto, presidente dell'Agedo, e la delegazione di gay russi del partito radicale transnazionale.
E poi tante e tanti, donne e uomini, trans e vecchiette; i bambini delle Famiglie arcobaleno e il vecchietto che in via Labicana ci salutava dalla finestra insieme alla badante straniera.
Parità, Dignità, Laicità
A chi non c'era chiedo: con quale di queste parole non siete d'accordo?
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