Parole, parole, parole
Ogni occasione è buona; ogni evento è opportuno per ripetere sempre la medesima dottrina, come un mantra. "Protezione della vita dal concepimento fino alla morte naturale" e poi difesa della "naturale struttura della famiglia, quale unione tra un uomo e una donna basata sul matrimonio".
Non si contano più, ormai, gli interventi del Santo Padre, per ribadire gli insegnamenti politici della Chiesa cattolica romana. Peccato che tanto impegno, tanta perseveranza non siano altro che il segnale di una profonda debolezza. Se sono costretti a ripetere ogni volta che la famiglia è "solo quella fra un uomo e una donna, uniti in matrimonio", forse significa che sempre più persone credono nell'esistenza anche di altre famiglie, diverse da questa.
Se c'è bisogno di cercare con tutte le forze e ottenere, a ogni costo, la protezione e il "braccio secolare" del potere politico, significa che la forza della predicazione e dell'esempio è ormai venuta meno. Solo la legge civile può imporre, ormai, i precetti religiosi.
Gli interventi «delle Chiese o delle comunità ecclesiastiche» nel «pubblico dibattito, richiamando ed esprimendo riserve sui principi» non «costituiscono una forma di intolleranza o di interferenza, perché sono finalizzati ad illuminare le coscienze» di tutti gli uomini.
Sarà: ma se piuttosto che "delle chiese" leggiamo "degli ayatollah", ecco un discorso perfetto da mettere in bocca agli integralisti musulmani. O mi sbaglio?
Non si contano più, ormai, gli interventi del Santo Padre, per ribadire gli insegnamenti politici della Chiesa cattolica romana. Peccato che tanto impegno, tanta perseveranza non siano altro che il segnale di una profonda debolezza. Se sono costretti a ripetere ogni volta che la famiglia è "solo quella fra un uomo e una donna, uniti in matrimonio", forse significa che sempre più persone credono nell'esistenza anche di altre famiglie, diverse da questa.
Se c'è bisogno di cercare con tutte le forze e ottenere, a ogni costo, la protezione e il "braccio secolare" del potere politico, significa che la forza della predicazione e dell'esempio è ormai venuta meno. Solo la legge civile può imporre, ormai, i precetti religiosi.
Gli interventi «delle Chiese o delle comunità ecclesiastiche» nel «pubblico dibattito, richiamando ed esprimendo riserve sui principi» non «costituiscono una forma di intolleranza o di interferenza, perché sono finalizzati ad illuminare le coscienze» di tutti gli uomini.
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