"Meglio fascista che frocio"
Giù la mascherà, finalmente.
Anche la più ammiccante, la più "frociarola" tra gli allegri compari della Casa delle Libertà, Alessandra Mussolini, ha gettato la maschera. E ieri sera, in un dibattito a Porta a porta da Bruno Vespa, si è scagliata contro Vladimir Luxuria imprecando "Meglio fascista che frocio".
Per miglior vanto nazionale, l'agenzia giornalistica Reuters ha provveduto a tradurre in inglese e diffondere l'insulto anche fuori d'Italia, giusto per ricordare quali sono le abitudini politiche del Belpaese.
Come ha ricordato Luxuria stessa, in finale di trasmissione, dopo i "culattoni" di Tremaglia ecco il "frocio" della Mussolini, che fino all'anno scorso si travestiva da pasionaria dei diritti dei più deboli. Ieri sera invece ha sventolato per tutta la trasmissione la bandiera dei "bambini", dei "figli" messi a rischio dal centrosinistra che vuole il "matrimonio gay". Inutili gli sforzi di Luxuria e di Antonio Di Pietro per spiegare che l'Unione propone le unioni di fatto, in cui non è prevista l'adozione.
Ma prima dell'exploit finale, la Mussolini per tutta la serata si è esibita in battute pecorecce, offese e insulti a Luxuria, ai transgender e in generale alle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans. Di fianco a lei, anche il ministro della Giustizia Roberto Castelli pareva un gentleman inglese.
Luxuria, che pure non è tra i miei preferiti, ha ribattuto colpo su colpo e finalmente in tv sono stati smentiti luoghi comuni e falsità sulle unioni civili, come la favola secondo cui vorremo solo diritti e niente doveri.
Menzione d'onore, comunque, a Di Pietro. Molti pensano che sia un destrorso finito per sbaglio nel centrosinistra, ma io voglio ancora vedere Fassino e D'Alema - ma anche Veltroni - difendere con la sua stessa passione il diritto di gay e lesbiche di veder riconosciuto il loro legame! Si vedeva che il buon Antonio ci crede veramente a quello che dice. E con quale vigore ha ribadito che "dare diritti non toglie nulla, ma aumenta l'apertura della società".
Con questo viatico, andiamo verso il 9 aprile.
Anche la più ammiccante, la più "frociarola" tra gli allegri compari della Casa delle Libertà, Alessandra Mussolini, ha gettato la maschera. E ieri sera, in un dibattito a Porta a porta da Bruno Vespa, si è scagliata contro Vladimir Luxuria imprecando "Meglio fascista che frocio".
Per miglior vanto nazionale, l'agenzia giornalistica Reuters ha provveduto a tradurre in inglese e diffondere l'insulto anche fuori d'Italia, giusto per ricordare quali sono le abitudini politiche del Belpaese.
Come ha ricordato Luxuria stessa, in finale di trasmissione, dopo i "culattoni" di Tremaglia ecco il "frocio" della Mussolini, che fino all'anno scorso si travestiva da pasionaria dei diritti dei più deboli. Ieri sera invece ha sventolato per tutta la trasmissione la bandiera dei "bambini", dei "figli" messi a rischio dal centrosinistra che vuole il "matrimonio gay". Inutili gli sforzi di Luxuria e di Antonio Di Pietro per spiegare che l'Unione propone le unioni di fatto, in cui non è prevista l'adozione.
Ma prima dell'exploit finale, la Mussolini per tutta la serata si è esibita in battute pecorecce, offese e insulti a Luxuria, ai transgender e in generale alle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans. Di fianco a lei, anche il ministro della Giustizia Roberto Castelli pareva un gentleman inglese.
Luxuria, che pure non è tra i miei preferiti, ha ribattuto colpo su colpo e finalmente in tv sono stati smentiti luoghi comuni e falsità sulle unioni civili, come la favola secondo cui vorremo solo diritti e niente doveri.
Menzione d'onore, comunque, a Di Pietro. Molti pensano che sia un destrorso finito per sbaglio nel centrosinistra, ma io voglio ancora vedere Fassino e D'Alema - ma anche Veltroni - difendere con la sua stessa passione il diritto di gay e lesbiche di veder riconosciuto il loro legame! Si vedeva che il buon Antonio ci crede veramente a quello che dice. E con quale vigore ha ribadito che "dare diritti non toglie nulla, ma aumenta l'apertura della società".
Con questo viatico, andiamo verso il 9 aprile.
Comments
PS. da me ho parlato invece della copertura mediatica scandalosa dell'episodio (ovvero NIENTE, internet a parte: e poco anche sui giornali online)
E poi, mettiti una mano sulla coscienza e passaci ogni tanto su 'sto blog, eddai... guarda che lo sento sinceramente accorato e mortificato. Poi lo prende come un atto mancato e somatizza...
disorder, secondo me in definitiva sono stati efficaci sia Vladimir sia il buon Tonino Di Pietro e hanno mostrato la sinistra che vorrei: aperta, tollerante, moderna, rispettosa e a caccia di felicità per tutti.
l'esatto opposto di questa destra incattivita, chiusa, rabbiosa e incapace ormai di vendere sogni.
in un prossimo post regalerò all'Unione un argomento per ribattere sui mitici "FIGLI"
il primo a dare della fascista alla Mussolini - o meglio, alle sue argomentazioni - è stato Di Pietro.
La "signora" invece si è voluta vendicare su Luxuria, colpendola per l'omosessualità. che stile!
Quanto alla pornostar, Luxuria non lo è mai stata - non ne ha neppure il fisico - mentre la Mussolini, a quanto ricordo, posava nuda e recitava in filmetti scollacciati.
ma neppure questo conta. Vale l'offesa che non ha colpito Luxuria ma i milioni di gay e lesbiche italiani.
MEGLIO FROCIO CHE MUSSOLINI
Io no borsette. Io clava. :-)