Il virus gay nel football americano

Non solo cowboy. Anche sull'onda del film di Ang Lee, il tema dell'omosessualità comincia a fare capolino persino nel mondo dello sport - quello di squadra, non quello individuale dove gay e lesbiche sono sempre stati, più o meno, visibili: dal barone Von Cramm a Martina Navratilova, da Greg Louganis ad Amélie Mauresmo.

Un grande del football americano, Esera Toualo, ha rivelato finalmente di essere gay; ha fatto coming out, non outing, come si ostinano a scrivere i quotidiani come La Stampa. L'ha potuto fare - ora che vive con un uomo, Mitchell Wherely, e ha lasciato le gare e gli spogliatoi.
Molto, ma non troppo, più semplice adesso scrivere un libro e ammettere pubblicamente di aver mentito per gran parte della propria vita, di avere scelto uno sport così maschio proprio per sviare i "sospetti". Ancora oggi, però, è difficile se non impossibile per il componente di una squadra maschile rivelare che ama gli uomini.

Così, nel calcio, il terzino Ashley Cole minaccia di querelare Google perché mette il suo nome vicino alla parola "gay". Fra 50 anni, forse, un film racconterà una storia d'amore tra due calciatori. E vincerà l'Oscar.

Comments

Barbauss said…
... ma non come miglior film :)
Anonymous said…
Una storia di sport e amore gay? Buona idea... me la segno ;-)

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