Crimini dell'odio, crimini odiosi
La battaglia contro i crimini dell'odio, con leggi che difendano attivamente le vittime e colpiscano con durezza gli aggressori, sono un altro punto dell'agenda del movimento glbt, che il mondo politico non ha pensato minimamente di accogliere. Essì che lì non c'era neppure la questione della famiglia. Semplicemente c'è da difendere cittadine e cittadini che, più di altri, sono esposti a offese, insulti, aggressioni, pestaggi e alla fine omicidi. Non per qualcosa che fanno, ma solo per ciò che sono.
L'ultimo caso è pienamente europeo. In Portogallo, che come l'Italia fa parte dell'Unione e anzi ha espresso l'attuale presidente della Commissione di Bruxelles, il 22 febbraio è stata uccisa Gisberta, una trans brasiliana, immigrata, sieropositiva, senzatetto e con problemi di droga. Sopravviveva prostituendosi a Oporto, finché un giorno 14 ragazzini, fra i dieci (!) e i sedici anni hanno deciso di prenderla di mira e "divertirsi" con lei.
Il giorno 19 febbraio l'hanno "legata, picchiata e aggredita fisicamente con estrema violenza, con calci e colpi inferti con bastoni e pietre". Poi il gruppo l'ha violentata con alcuni bastoni, ferita gravemente e ustionata con le sigarette.
I giorni 20 e 21, i ragazzi sono tornati sulla scena ripetendo le aggressioni. Dall'alba del 21 fino al 22: alla fine l'hanno trascinata dentro una buca profonda 10 metri, nel tentativo di nascondere il crimine. L'autopsia rivelerà in seguito che era ancora viva in quel momento. Fino a che non è stata raggiunta e poi sommersa dall'acqua stagnante nel fondo della buca. L'autopia rivela che la morte è giunta per annegamento.
La maggior parte della banda - denunciano i movimenti trans - proviene "da un istituto di protezione dell'Infanzia vicino alla Chiesa Cattolica anche se finanziato dallo stato".
L'ultimo caso è pienamente europeo. In Portogallo, che come l'Italia fa parte dell'Unione e anzi ha espresso l'attuale presidente della Commissione di Bruxelles, il 22 febbraio è stata uccisa Gisberta, una trans brasiliana, immigrata, sieropositiva, senzatetto e con problemi di droga. Sopravviveva prostituendosi a Oporto, finché un giorno 14 ragazzini, fra i dieci (!) e i sedici anni hanno deciso di prenderla di mira e "divertirsi" con lei.
Il giorno 19 febbraio l'hanno "legata, picchiata e aggredita fisicamente con estrema violenza, con calci e colpi inferti con bastoni e pietre". Poi il gruppo l'ha violentata con alcuni bastoni, ferita gravemente e ustionata con le sigarette.
I giorni 20 e 21, i ragazzi sono tornati sulla scena ripetendo le aggressioni. Dall'alba del 21 fino al 22: alla fine l'hanno trascinata dentro una buca profonda 10 metri, nel tentativo di nascondere il crimine. L'autopsia rivelerà in seguito che era ancora viva in quel momento. Fino a che non è stata raggiunta e poi sommersa dall'acqua stagnante nel fondo della buca. L'autopia rivela che la morte è giunta per annegamento.
La maggior parte della banda - denunciano i movimenti trans - proviene "da un istituto di protezione dell'Infanzia vicino alla Chiesa Cattolica anche se finanziato dallo stato".
Comments
ad ogni modo, una domanda: parli di agenda del movimento, bene, ma quale è questa agenda e quale movimento? perche io sinceramente non l'ho capito...
scusate l'acidità