La memoria non fa per noi?

Il 27 gennaio è la Giornata della memoria, istituita per non dimenticare le vittime del nazismo e del fascismo durante la Seconda guerra mondiale. In primis gli ebrei, ma accanto a loro disabili, zingari, testimoni di Geova, anarchici e omosessuali.

Fra le iniziative della memoria, Marco Reglia, presidente del circolo Arcobaleno di Trieste, ha organizzato alla Risiera di San Sabba una mostra dal titolo Omocausto. Lo sterminio dimenticato degli omosessuali. Un evento che in questi giorni si sposterà anche a Trento, Milano, Bologna e Reggio Emilia; e che avrà spazio anche nella capitale slovena Ljubljana.

Peccato che - come ha denunciato mestamente Reglia - all'inaugurazione della mostra sabato mancassero completamente le istituzioni e le forze politiche. Nessuno, di destra o di sinistra, ha giudicato l'appuntamento degno di una visita. Essì che il 27 all'inaugurazione slovena a Ljubljana ci sarà il presidente della Repubblica!

Siamo irrimediabilmente un paese senza memoria. Senza passato e quindi senza futuro, senza antenati e senza discendenti, abitato solo da contemporanei e costretto a rimanere in un eterno presente. Specie quando si parla di persone omosessuali e dei soprusi che hanno subito.

Comments

Gatto Nero said…
Il problema non è la mancanza di memoria: il problema è la mancanza di informazione.
La gente NON sa che nei campi di concentramento, oltre agli ebrei, ci stavano anche gli zingari e gli omosessuali. Semplicemente non lo sanno, per questo non possono ricordarlo.
La colpa dei politici è proprio questa, perché loro sì, loro lo sanno: la loro colpa è di nascondere.
E' un silenzio grave, questo.

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