Iran, mobilitazione per un altro gay condannato

Non c’è fine in Iran per le sentenze di morte contro i gay, perseguitati in modo sempre più aggressivo dal regime di Teheran. Stavolta rischia la vita un giovane curdo iraniano, Makwan Moloudzadeh, accusato anch’egli di lavat e iqabi (immoralità e sodomia) e condannato a morte per stupro contro un ragazzo di 13 anni. Peccato che anche il presunto violentatore aveva 13 anni al momento del rapporto sessuale.

La denuncia dell’ennesima esecuzione arriva dall’associazione francese Sos Homofobie, che ha lanciato una petizione internazionale per fermare il boia. La mobilitazione si è ampliata anche ad associazioni britanniche che chiedono ai governi occidentali di fare pressioni sul presidente Ahmadinejad.

Si possono scrivere lettere a questi indirizzi:
Guida spirituale della Repubblica islamica d’Iran :
His Excellency Ayatollah Sayed ‘Ali Khamenei
info@leader.ir
Your Excellency / Excellence,

Responsabile del potere giudiziario:
Ayatollah Mahmoud Hashemi Shahroudi
Ministry of Justice, Ministry of Justice Building, Panzdah-Khordad Square,
info@dadgostary-tehran.ir (nell’oggetto scrivete: “FAO Ayatollah Shahroudi”)
Your Excellency / Monsieur,

COPIE A

Presidente del Majlis-e Shoura-e Islami (Assemblea consultiva islamica) :
hadadadel@majlis.ir
Your Excellency / Monsieur,

Direttore della prigione centrale di Kermanshah :
markazi@kermanshaprisons.ir
ahead@kermanshaprisons.ir
Formule d’appel :
Dear Sir, / Monsieur

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