Sicurezza e Pacs, Rifondazione non sa fare politica
La sinistra radicale (o meglio la sinistra e basta, visto che non ce n'è un'altra ora in Italia) sta dimostrando una volta di più di non saper fare assolutamente politica, almeno non dal governo.
Di fronte all'assalto dei centristi - il partito democratico - in direzione neoconservatrice e giustizialista (capeggiato dai sindaci-sceriffi), Rifondazione comunista, il Pdci, i Verdi e tutta la galassia "rossa" sono riusciti solo a prodursi in sterili distinguo e a pronunciare vani altolà, mentre tutti sono convinti che non avrà davvero capacità di interdizione o di ostruzionismo.
Più senso avrebbe avuto, invece, approfittare dell'occasione per fare politica, impostare un confronto vero e non subalterno con l'ala moderata della maggioranza, mettendo sul piatto voti e peso elettorale. E magari "scambiare" il sì della sinistra sul "pacchetto-sicurezza" di Amato con il sì dei centristi su questioni di sinistra, come la tutela dei lavoratori o le unioni civili tra persone dello stesso sesso.
Invece no! Di fatto la presenza della sinistra al governo è irrilevante, financo dannosa. Non riesce a imporre la propria agenda - temi sociali, diritti civili - ed è completamente in balìa della destra (della coalizione) su tutto il resto; pur conservando un potere (teorico) di interdizione che crea soltanto fastidio e irritazione nell'elettorato. Non fa nulla, quindi, ma contribuisce a rendere questo governo inutile.
Di fronte all'assalto dei centristi - il partito democratico - in direzione neoconservatrice e giustizialista (capeggiato dai sindaci-sceriffi), Rifondazione comunista, il Pdci, i Verdi e tutta la galassia "rossa" sono riusciti solo a prodursi in sterili distinguo e a pronunciare vani altolà, mentre tutti sono convinti che non avrà davvero capacità di interdizione o di ostruzionismo.
Più senso avrebbe avuto, invece, approfittare dell'occasione per fare politica, impostare un confronto vero e non subalterno con l'ala moderata della maggioranza, mettendo sul piatto voti e peso elettorale. E magari "scambiare" il sì della sinistra sul "pacchetto-sicurezza" di Amato con il sì dei centristi su questioni di sinistra, come la tutela dei lavoratori o le unioni civili tra persone dello stesso sesso.
Invece no! Di fatto la presenza della sinistra al governo è irrilevante, financo dannosa. Non riesce a imporre la propria agenda - temi sociali, diritti civili - ed è completamente in balìa della destra (della coalizione) su tutto il resto; pur conservando un potere (teorico) di interdizione che crea soltanto fastidio e irritazione nell'elettorato. Non fa nulla, quindi, ma contribuisce a rendere questo governo inutile.
Comments
Sarebbe meglio comunque rimboccarsi tutti le maniche e diffondere il verbo, cercare consensi per aumentare il peso elettorale e contrattuale della sinistra.. di parole al vento, di becero qualunquismo non si ha davvero bisogno
davide
Recentemente mi sono accostato ad una sezione di RC per vedere le loro attività e sono andato incontro a cocenti delusioni: tornei di playstation, mercatino di libri usati, cena sociale e magari una manifestazione "siamo tutti lavavetri".
Qualcosa di concreto per intervenire sul tessuto sociale? Nulla, solo parole, fuffa.
Dunque, per carità teniamoci RC (se non ci fosse neanche lei sarebbe un disastro!), ma non rinunciamo a criticarla, proprio in quanto potenziali futuri elettori.
Se diventasse più realista, RC potrebbe anche diventare il secondo partito italiano scalzando i DS e il futuro Pd, con tutti questi voti di sinistra "in libera uscita" da intercettare.
Questi elettori però vanno persuasi, con un mix di realismo e idealismo... e con tanto duro lavoro.
a lorenzo dico che mi dispiace sia finito in un posto così, io frequento da 2 anni una sezione di rc che più seria e attiva non potrebbe essere.. confronti, dibattiti, azioni sul territorio.. lo inviterei però a non lamentarsi e basta, ma a far qualcosa per far cambiare aria.. Ragazzi se non ci mettiamo in gioco in prima persona è finita..
mi dispiace ma non sono per nulla d'accordo. la politica, soprattutto quando si deve governare, è innanzitutto mediazione e compromesso, e a volte il do ut des può essere non solo necessario ma anche il metodo più efficace per ottenere qualcosa.
anche perché personalmente ho sempre ritenuto (e rifondazione e altri me ne hanno dato conferma nei fatti) che l'essere "duri e puri" a tutti i costi, il ricercare sempre le "soluzioni a monte", il puntare sempre sui "massimi sistemi" è in realtà un comodo, comodissimo alibi per sottrarsi alle proprie responsabilità e soprattutto per non fare nulla di nulla e lasciare le cose come stanno. troppo facile e troppo comodo.
Questi ricattini "o si fa così oppure è crisi di governo" - tipica non solo di RC ma anche di Madre Mastella di Calcutta - sono infantili, non fanno altro che spaventare quei destrorsi dei democratici e spostare l'asse del centrosinistra irrimediabilmente a destra. Che fare?
Ah, non so quanti di voi lo conoscano, ma ho trovato un gruppetto interessante, facente capo al PD: si chiamano imille, www.imille.org. Dateci un'occhio.