Il S. Valentino degli omofobi
Tralascio per carità di patria di commentare la trasmissione di ieri sera su La 7, una puntata di Otto e mezzo in cui Giuliano Ferrara è riuscito a lasciare a lungo la parola, sul tema gay e omofobia, a Luigi Amicone (direttore del settimanale di estrema destra Tempi) e a Rocco Buttiglione, l'unico politico bocciato da commissario europeo designato, non "per le sue idee" come continuano a ripetere banalmente i suoi sostenitori fra cui lo stesso Ferrara, ma per le sue azioni - discriminatorie e omofobiche - da ministro delle Politiche comunitarie. In più Ferrara ha deciso, per il puro gusto intellettuale, di difendere la causa dell'omofobia o meglio di sostenere che criticare i gay, definirli peccatori e attaccare il loro modo di vivere non è omofobia, ma rientra nella libertà di espressione. Peccato che i gay siano una minoranza oppressa e, socialmente, le minoranze - come gli ebrei - meritano una tutela superiore a quella riservata alla maggioranza.
Ieri sera, per San Valentino, aelred insieme a fda va a cena in un ottimo ristorante di pesce dietro casa. Serata piacevolissima, ottima cena e sottofondo musicale, affidatoa giovane chitarrista milanese: tra la clientela varie coppie, compresa un'altra coppia di gay sulla trentina. Verso la fine della serata il musicante - più o meno 26enne - lascia la chitarra e si siede a uno dei pochi tavoli in cui c'erano ancora commensali e chiacchiera della sua vita e di varie esperienze di lavoro. Tra queste, un posto dov'era "circondato da culattoni".
È tardi, siamo in pochi e la sua frase arriva nettissima anche a noi, che pure sediamo dalla parte opposta della sala. Ancora meglio la sentono gli altri due ragazzi, che stavano per andare via: nell'uscire apostrofano il ragazzino, chiedendogli di essere più cortese. E quello: "Perché, che ho detto? Culattoni! Come li dovrei chiamare?". "Omosessuali, magari, andrebbe già meglio" ribatte uno dei due, mentre esce e tronca la discussione. Al tavolo del chitarrista altre persone lo invitano a tacere.
Ma appena i due "culattoni" sono usciti, quello si lamenta. "Non si può più parlare: froci di merda!". Non l'avesse mai detto...
Fda accenna un "qui ce ne sono altri due"; aelred si alza di scatto, butta via la salvietta come un'attrice degli anni Trenta e urla, con sguardo assassino, "Hai finito, etero di merda?"; il tipo rimane interdetto e accenna un'autodifesa, ma aelred ribadisce: "Stai zitto e misura le parole". A quel punto interviene il proprietario del locale, che zittisce l'importuno musicante e viene a chiedere scusa a noi due. Dopo il caffè e il conto usciamo e, quando passiamo davanti al suo tavolo, tutte le persone che erano con lui si scusano con noi.
Per finta, ovviamente (o forse qualcuno sul serio), ma almeno è stato chiaro che non si può offendere il prossimo impunemente. Buon San Valentino, in ritardo, a tutti, etero gay bisex e transgender.
Ieri sera, per San Valentino, aelred insieme a fda va a cena in un ottimo ristorante di pesce dietro casa. Serata piacevolissima, ottima cena e sottofondo musicale, affidatoa giovane chitarrista milanese: tra la clientela varie coppie, compresa un'altra coppia di gay sulla trentina. Verso la fine della serata il musicante - più o meno 26enne - lascia la chitarra e si siede a uno dei pochi tavoli in cui c'erano ancora commensali e chiacchiera della sua vita e di varie esperienze di lavoro. Tra queste, un posto dov'era "circondato da culattoni".
È tardi, siamo in pochi e la sua frase arriva nettissima anche a noi, che pure sediamo dalla parte opposta della sala. Ancora meglio la sentono gli altri due ragazzi, che stavano per andare via: nell'uscire apostrofano il ragazzino, chiedendogli di essere più cortese. E quello: "Perché, che ho detto? Culattoni! Come li dovrei chiamare?". "Omosessuali, magari, andrebbe già meglio" ribatte uno dei due, mentre esce e tronca la discussione. Al tavolo del chitarrista altre persone lo invitano a tacere.
Ma appena i due "culattoni" sono usciti, quello si lamenta. "Non si può più parlare: froci di merda!". Non l'avesse mai detto...
Fda accenna un "qui ce ne sono altri due"; aelred si alza di scatto, butta via la salvietta come un'attrice degli anni Trenta e urla, con sguardo assassino, "Hai finito, etero di merda?"; il tipo rimane interdetto e accenna un'autodifesa, ma aelred ribadisce: "Stai zitto e misura le parole". A quel punto interviene il proprietario del locale, che zittisce l'importuno musicante e viene a chiedere scusa a noi due. Dopo il caffè e il conto usciamo e, quando passiamo davanti al suo tavolo, tutte le persone che erano con lui si scusano con noi.
Per finta, ovviamente (o forse qualcuno sul serio), ma almeno è stato chiaro che non si può offendere il prossimo impunemente. Buon San Valentino, in ritardo, a tutti, etero gay bisex e transgender.
Comments
(del resto, se partiti come quelli che stanno dietro ai loschi figuri di Otto e Mezzo prendono così tanto alle elezioni, dobbbiamo renderci conto di vivere in mezzo a milioni di omofobi...)
UAU che serata movimentata.. prima la manifestazione e poi l'azione (educativa).
Cosi che si fa!
Anche se io forse non avrei avuto il fegato..
Ed invece bisognerebbe prendere più coraggio per combattere l'omofobia incessantemente presente tra noi (e talvolta in noi).
E pensare che vado nelle scuole superiori (l'ultima stamattina), e dovrei essere preparato... eheh
OT: alcuni amici cattolici mi hanno raccontato che durante l'ultima messa domenicale una dozzina di fedeli hanno abbandonato la chiesa in seguito ad un vero e proprio comizio del sacerdote contro le unioni civili e omosessuali. Sin dall'inizio ero molto fiducioso nel pontificato di Ratzinger. Devo ammettere che è riuscito ad andare oltre ogni più rosea previsione.
Un solo commento: mitico!
Troppe volte avrei voluto avercelo io quel coraggio, e mi è mancato.
Di nuovo complimenti, e buon non-S.Valentino (anche da parte del marito).
:-)
(A mrgine: interessante racconto, Titollo.)
In ogni caso, complimenti...
Sarà mica colpa della Chiesa che ne spara una un giorno sì e l'altro pure?
Senzalimiti & il Chimico
Non vi nego che mi hanno aiutato a reagire così prontamente anche un paio di bicchieri di Leone d'Almerita, un bianco siciliano che avevo già gustato nel corso della cena... :)
Oggi sono a cena da Chris. Gli porto del Montepulciano, però. :-P
Sono tornato da Madrid...che ve lo dico a fare che cose del genere lì non sono neanche ipotizzate e che chueca era piena di etero e gay a fare il carneval!
In palestra a quello che mi ha detto frocio davanti a tutti, gli ho risposto che aveva l'uccello come una puntina da disegno, risultato: LUI non viene più nella mia palestra!
Basta di fare i gay paurosi, ragazzi tiriamo fuori le palle anche fuori dalle dark room!
Un abbraccio forte dal Guapo romano