Pentagono vs Royal Navy

Bontà loro, gli alti vertici militari degli Stati Uniti hanno deciso di rivedere il documento interno che definiva l'omosessualità come un "disordine mentale", nonostante fin dagli anni Settanta gli psichiatri americani l'avessero eliminata dalla lista delle malattie.

Sollevando una nuova polemica contro l'amministrazione Bush - già contestata per molti altri interventi anti-gay - nelle scorse settimane era emerso proprio questo documento segreto, che aggrava la posizione già poco difendibile dei militari Usa nei confronti di gay e lesbiche.
Il famigerato "don't ask, don't tell" ("non domandare, non raccontare"), che impone alle persone omosessuali di tenere nascosto il proprio orientamento, ha già fatto molte "vittime" nel senso che ha costretto diverse centinaia di dipendenti ad abbandonare la carriera militare.
Fu clamoroso il caso degli esperti di arabo, allontanati pochi mesi prima dell'11 settembre 2001.

Un atteggiamento completamente opposto a quello della Marina di Sua Maestà britannica, che ha autorizzato 22 marinai a marciare con la divisa ufficiale all'Europride di Londra, che si è celebrato ieri. Anche l'esercito e l'aeronautica hanno consentito ai dipendenti di marciare, ma senza divisa, per una questione di prestigio. Ma comunque hanno organizzato banchetti per il reclutamento di nuovi militari.

L'Atlantico è sempre più largo.

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