Fieri di Amélie

Finalmente Amélie ce l'ha fatta.
A 27 anni, la campionessa francese - numero uno del mondo - ha trionfato sull'erba di Wimbledon, battendo la belga, anche lei francofona, Justine Henin.

Dopo difficoltà, sofferenze, problemi personali, Amélie è riuscita a dimostrare il suo immenso talento e anche la sua forza mentale. Quella che le è mancata troppo spesso in questi anni, sin da quando, nemmeno ventenne, arrivò in finale agli Australian Open, nel 1999.

A quell'epoca, quando ammise pubblicamente di essere lesbica, Amélie fu aggredita verbalmente e insultata da Martina Hingis e insolentita da Lindsay Davenport.

Quel trauma pesa per anni sulla sicurezza di Amélie, ma oggi questa finale perfetta, dominata con sicurezza dopo un primo set perso rapidamente, ha cancellato quelle amarezze.

Si è capito quando Amélie, durante la premiazione, ha detto: "I'm proud of me". "Sono fiera di me". Lo siamo tutti.

Comments

Anonymous said…
grande amelie :)
cosa le avevano detto la hingis e la davenport???
aelred said…
Hingis disse che Amélie, dal momento che aveva una fidanzata, era "un mezzo uomo"
Davenport - soprannominata Giunone per la sua stazza - e capace di tirare forte quanto le Williams disse che giocando con Amélie le era sembrato di "giocare con un ragazzo" e che lei era molto "forte fisicamente e robusta".
Anonymous said…
Speriamo che la Mauresmo non segua il calcio, altrimenti stasera spero di non vederla gioire troppo...
restodelmondo said…
Alla notizia, qui sono partite un'ola per Amélie e un gesto poco fine all'indirizzo della signorina che usurpa il nome della grande Martina. (La Davenport si scusò, la perdoniamo.)

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