Prove di golpe all'italiana

La legge prevede - a tutela della correttezza del voto - che le Corti d'appello controllino le schede contestate, prima di dichiarare ufficialmente i risultati delle elezioni. Così magistrati e presidenti di seggio devono ricontrollare le schede contestate durante lo spoglio dai rappresentanti di lista. E solo quelle.

Alla Camera, dove l'Uniuone ha prevalso per circa 25mila voti, si tratta di 43mila schede. In media le contestazioni si equivalgono, perciò di voti per la Cdl là in mezzo ce ne possono essere sì e no 20mila; e non è affatto detto che siano tutti recuperabile. Lo stesso, comunque, vale per le schede contestate dal centrosinistra. Quindi, probabilmente, non uscirà nulla di nuovo da qui: in Veneto, su 20 voti contestati ne sono usciti fuori 4 buoni per la Cdl. A Milano e a Napoli il riconteggio favorisce l'Unione.

E Berlusconi che fa? Denuncia brogli e prepara un decreto-legge per introdurre il riconteggio di tutte le schede nulle, circa un milione: qualcosa che non si era mai sentito e che non è contemplato dalla legge.
E poi: in tutto il mondo è, semmai, l'opposizione a denunciare i brogli del governo, che controlla ministero dell'Interno e prefetti! Mai, mai, è il governo a denunciare i "brogli" dell'opposizione. Siamo nel ridicolo se non fossimo a un passo dalla tragedia.
Berlusconi, che continua a stare a Palazzo Chigi per l'ordinaria amministrazione, adombra un vero e proprio golpe e prepara il terreno per la guerra civile.
Qualcuno lo fermi.

Comments

Unknown said…
Ciampi deve dare l'incarico al più presto a Prodi. Ma non lo farà, con la scusa dell'ingorgo istituzionale, così come non ha rimandato la legge elettorale antidemocratica alle Camere. Che schifo.

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