Omofobia, Paola Concia chiede le dimissioni di Carfagna

Mara Carfagna finora non ha dato buona prova di sé come ministro, almeno per quanto riguarda le discriminazioni subite dal collettive lgbt, che fino a prova contraria sono parte del suo mandato. Per questo motivo la deputata del Pd Paola Concia la accusa di "omertà" e chiede a Berlusconi che le ritiri la delega.
"Oggi, durante il mio intervento alla Camera sul rispetto dei diritti umani - spiega Concia - ho interrogato la ministra Carfagna, che era presente in Aula, su che fine abbiano fatto i fondi stanziati dal Governo Prodi per la costituzione dell'Osservatorio sulle discriminazioni verso le persone omosessuali e transessuali nel nostro Paese. Ho anche sollecitato Carfagna sull'adozione di azioni formative ed informative per favorire l'inclusione sociale delle persone gay, lesbiche e transessuali. Il ministro nella sua replica è stata omertosa, ha ignorato le mie domande e non ha detto una parola sulla condizione di omosessuali e transgender: questo è inconcepibile per un paese civile, come è inconcepibile che, a otto mesi dalla sua nomina, Carfagna non abbia ancora incontrato le associazioni omosessuali e transessuali. A questo punto è chiarissimo che la ministra per le Pari Opportunità non si vuole occupare dei cittadini gay, lesbiche e transessuali e Berlusconi deve revocarle la delega".
In effetti dal sito del dipartimento Pari opportunità è sparito ogni riferimento all'Osservatorio e qualsiasi accenno alla discriminazione subita dalle persone lgbt. Chissà che ne pensa Christian Floris, l'ex giornalista di Radio Deegay, che se ne andò sostenendo che la Carfagna era criticata ingiustamente e che di recente ha ripetuto le stesse cose ad Annozero da Santoro.
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