Augurio per il 2008: meno Binetti per tutti!
Cari 15 lettori di questo blog, grazie a tutti voi che ogni tanto continuate a passare di qui a trovarmi, anche se quest'anno sono stato un po' discontinuo. Ma dovete capirmi: il nuovo lavoro, i miei altri blog "lavorativi" (soprattutto queerblog) e gli impegni della vita off line mi hanno tenuto molto occupato. Prometto di essere più ligio nel 2008 e di cercare più buone notizie di quante ne abbia scritte in questo 2007 ormai agli sgoccioli.
L'augurio per il 2008 è di occuparci sempre meno delle Paole Binetti e di tutti i personaggi della sua risma; e di conquistare nuovi diritti e più civiltà.
Nell'ultimo scorcio dell'anno che chiude la Binetti ha ribadito che lei, in qualità di neuropsichiatra, ritiene l'omosessualità una malattia e anzi rivendica la stessa opinione all'intera categoria degli psichiatri: noi specialisti continuiamo a collocarla tra i disturbi del comportamento sessuale. Per fare questo prima brandisce come un'arma il vecchio Dsm (il manuale diagnostico americano della psichiatria), poi sostiene che il nuovo Dsm (Dsm IV) ha eliminato l'omosessualità dalla lista delle malattie "per le pressioni della lobby gay". Però o il Dsm è uno strumento valido e autorevole (e dunque sono valide anche le sue revisioni) o non è credibile e allora non lo era neppure quando "condannava" l'omosessualità.
Ma chiudiamo l'anno in bellezza, con una buona notizia.
L'Uruguay è il primo paese dell'America Latina ad avere una legge nazionale sulle unioni civili. Il presidente Tabaré Vazquez ha firmato la nuova legge sulla union concubinaria, che garantisce alle coppie dello stesso sesso e di sesso diverso - dopo 5 anni di convivenza - diritti e doveri reciproci simili a quelli derivanti dal matrimonio, eccetto l'adozione.
Finora le coppie gay avevano un riconoscimento solo in alcune aree dell'America Latina, come Buenos Aires, Città del Messico e lo stato brasiliano del Rio Grande do Sul. Dal primo gennaio 2008 entra in vigore la nuova legge.
L'augurio per il 2008 è di occuparci sempre meno delle Paole Binetti e di tutti i personaggi della sua risma; e di conquistare nuovi diritti e più civiltà.
Nell'ultimo scorcio dell'anno che chiude la Binetti ha ribadito che lei, in qualità di neuropsichiatra, ritiene l'omosessualità una malattia e anzi rivendica la stessa opinione all'intera categoria degli psichiatri: noi specialisti continuiamo a collocarla tra i disturbi del comportamento sessuale. Per fare questo prima brandisce come un'arma il vecchio Dsm (il manuale diagnostico americano della psichiatria), poi sostiene che il nuovo Dsm (Dsm IV) ha eliminato l'omosessualità dalla lista delle malattie "per le pressioni della lobby gay". Però o il Dsm è uno strumento valido e autorevole (e dunque sono valide anche le sue revisioni) o non è credibile e allora non lo era neppure quando "condannava" l'omosessualità.
Ma chiudiamo l'anno in bellezza, con una buona notizia.
L'Uruguay è il primo paese dell'America Latina ad avere una legge nazionale sulle unioni civili. Il presidente Tabaré Vazquez ha firmato la nuova legge sulla union concubinaria, che garantisce alle coppie dello stesso sesso e di sesso diverso - dopo 5 anni di convivenza - diritti e doveri reciproci simili a quelli derivanti dal matrimonio, eccetto l'adozione.
Finora le coppie gay avevano un riconoscimento solo in alcune aree dell'America Latina, come Buenos Aires, Città del Messico e lo stato brasiliano del Rio Grande do Sul. Dal primo gennaio 2008 entra in vigore la nuova legge.
Comments
Da psichiatra posso dire che la Binetti dice ca**ate, che la revisione in cui viene eliminata l'omosessualità come malattia non è il DSM IV ma il DSM III, considerando che tra il III e il IV c'è stata un'importante revisione (DSM III-R) e che attualmente non siamo più da anni al DSM IV ma al IV-TR (che è una revisione del IV)
In nessuna di queste revisioni del DSM si è mai pensato di reintrodurre l'omosessualità come malattia.