Veltroni il papista

Come tutti voi saprete il vicariato di Roma - cioè, per parlar chiaro, il cardinale Ruini - ha rifiutato a Piergiorgio Welby la consolazione dei funerali cattolici, dopo che un medico ha accolto la sua richiesta, esplicita e motivata, di interrompere le cure accanite e ormai inutili che martoriavano il suo corpo e il suo animo. L'ultimo saluto al leader radicale dunque è arrivato sul sagrato della chiesa di San Giovanni Bosco.
Il 24 dicembre, però, in mezzo alla folla mancava il primo cittadino della capitale, Walter Veltroni, per solito solerte a presenziare dove non mancano fotografi e telecamere. Ma il sindaco di Roma aveva ben altro da fare: non così il giorno prima, quando aveva inaugurato la stele che ribattezza la stazione Termini stazione Giovanni Paolo II. Era lì, Veltroni, con Camillo Ruini e Tarcisio Bertone.
Complimenti al laico Veltroni, che perde l'elettorato laico senza conquistare i quattro gatti seguaci di Casini.
(qui a fianco, la vignetta che Le Monde ha dedicato alla vicenda di Welby, con un Cristo che scende dalla croce per staccarlo dai macchinari e portarlo a sé. Scomunicheranno Le Monde?)
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Ieri soltanto una lettera del sottoscritto su Liberazione e un paio di giorni prima la stessa nota pubblicata da Nuova Agenzia Radicale. Saluti, Paolo Izzo