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Showing posts from February, 2007

Dico: ex malo bonum?

Siamo sinceri: i Dico erano una buona proposta di legge? No I Dico avevano qualche possibilità di essere approvati in Senato (con il no dei mastelliani e di qualche indipendente altoatesino)? No Dunque, alla fine, il disimpegno del governo - che pure è un segnale preoccupante per chi ha a cuore la serietà e la laicità delle istituzioni - non mette a rischio la legge sulle coppie di fatto più di quanto non fosse prima della crisi di Prodi. Certo: a rigor di logica, se Mastella e l'Udeur non votano i Dico Prodi dovrebbe dimettersi di nuovo. O i diritti civili valgono meno di una guerra asiatica? Comunque: guardando biecamente agli interessi e alle battaglie delle persone omosessuali, non tutto è perduto. Anzi, volendo vedere il famoso bicchiere mezzo pieno, forse qualcosa può cambiare in meglio. E anche Arcigay sembra essersene accorta. Ora che il governo ha di fatto rinunciato a impegnarsi per i diritti delle coppie di fatto, si elimina un argomento di opportunismo politico per l&#

Gay sacrificati a Follini sull'altare del governo

Niente Dico, niente diritti civili, niente sinistra nel nuovo (?) governo Prodi. Questo e' il bel risultato della crisi imposta dai poteri forti , Vaticano (attraverso il voto contrario di Andreotti) gli usa (con Cossiga) e la Confindustria (che ha mobilitato Pininfarina). Non credete a chi punta il dito sui post-ex-comunisti e sui no-global. La firma della crisi sta Oltre Tevere. Tra i dodici punti non negoziabili fissati da Romano Prodi per rimanere al governo non ci sono i Dico. Sircana, portavoce di Prodi, spiega che e' solo perche' i Dico sono stati gia' approvati dal Consiglio dei ministri, ma la verita' e' un'altra. I Dico sono stati buttati a mare (al contrario della Tav, dell'Afghanistan e della riforma delle pensioni) per allargare la maggioranza al centro e ottenere il sostegno di senatori democristiani come Follini e Lombardo . E poi, ovviamente, Mastella non avrebbe sottoscritto dodici punti in cui ci fossero anche i diritti delle persone

Basta aspettare

Non posso non postare questo spettacolare commento del carissimo BetteDavis su Tom . Godetevelo tutto: ... scusate, ma chi è rimasto cattolico praticante al punto tale da seguire la gran parte dei dettami ecclesiastici? Io sono credente ma vado a messa solo per i funerali inevitabili tanto per dare aria alle perle; non mi confesso da secoli per evitare code al confessionale; ho smesso di credere in forme di intermediazione tra me e l’Altissimo (dopo i bonds argentini chi ci crede più nelle intermediazioni?). In sostanza, come si fa a non vedere che nella realtà di fatto la Chiesa non esiste più? Viaggio molto e quando visito le chiese, sono semplicemente deserte (ma poi c’è un freddo….). E’ rimasto, foucaultianamente, il ‘discorso’ ecclesiastico, le pratiche, le politiche del sospetto e del mercimonio politica-religione. Sono questi gangli a mio avviso che vanno estirpati perchè si riproducono facilmente in ambito laico e sono a costo zero: non costano neanche quell’ora settimanale di

Pensione anche alle coppie di fatto

È stata approvata dal governo la riforma delle pensioni. La reversibilità, che finora era riservata ai vedovi che erano uniti in matrimonio, da adesso vale anche per le coppie di fatto. Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge che sarà sottoposto al Parlamento. Per ottenere la pensione di reversibilità - nel caso di coppie di fatto - sarà necessario aver convissuto almeno per cinque anni o aver avuto figli in comune. In caso di assenza di uno di questi requisiti, il convivente superstite potrà avere una pensione di reversibilità temporanea, della durata di qualche anni, come avviene per i matrimoni di durata inferiore ai due anni. Ah. Dimenticavo di dirvi che il governo che ha approvato questa riforma è l'esecutivo spagnolo guidato da José Luìs Rodriguez Zapatero. Che strano...

Il S. Valentino degli omofobi

Tralascio per carità di patria di commentare la trasmissione di ieri sera su La 7, una puntata di Otto e mezzo in cui Giuliano Ferrara è riuscito a lasciare a lungo la parola, sul tema gay e omofobia, a Luigi Amicone (direttore del settimanale di estrema destra Tempi) e a Rocco Buttiglione, l'unico politico bocciato da commissario europeo designato, non "per le sue idee" come continuano a ripetere banalmente i suoi sostenitori fra cui lo stesso Ferrara, ma per le sue azioni - discriminatorie e omofobiche - da ministro delle Politiche comunitarie. In più Ferrara ha deciso, per il puro gusto intellettuale, di difendere la causa dell'omofobia o meglio di sostenere che criticare i gay, definirli peccatori e attaccare il loro modo di vivere non è omofobia, ma rientra nella libertà di espressione. Peccato che i gay siano una minoranza oppressa e, socialmente, le minoranze - come gli ebrei - meritano una tutela superiore a quella riservata alla maggioranza. Ieri sera, per S

La fine del Concordato

Gli ultimi interventi della Chiesa cattolica italiana in tema di diritti per le coppie conviventi, in particolare quelle dello stesso sesso, sono arrivati ormai al punto da mettere in pericolo i Patti Lateranensi (ancora in vigore, vi ricordo) e il Concordato che di quei patti è elemento centrale. Attenzione: non tanto le parole, ribadite e amplificate, del Santo Padre dal balcone di piazza San Pietro e da ogni occasione utile, ogni discorso ufficiale. Ciò che spaventa e preoccupa - e da un certo punto di vista dà il segno della disperazione e della voglia di estremismo di questa chiesa - è l'intervento del cardinale Ruini e la preannunciata Nota della Cei. Non è difficile immaginare che la Nota " meditata, ufficiale, impegnativa" imporrà ai cattolici COME votare in Parlamento di fronte al disegno di legge sui Dico. Pena, probabilmente, una sorta di uscita dal popolo dei fedeli. Come definire questo atto se non la violazione, ennesima ma evidente e plateale, del Concor

DICO: che differenza!

Alcuni articoli del disegno di legge Bindi-Pollastrini sono indegni e irricevibili: - quello sull'assistenza sanitaria dà facoltà agli istituti di curare di gestire i diritti per il convivente di un paziente. In questo modo le cliniche di ispirazione confessionale potranno continuare a respingere i partner omosessuali dei malati; - quello sul ricongiungimento lavorativo prevede tre anni di convivenza per ottenere diritti e avere un trasferimento. Già ora, invece, molti contratti collettivi prevedono un'opportunità del genere per i conviventi senza requisiti di durata della coppia; - quello sull'eredità prevede una quota di legittima inferiore a quella del matrimonio (un terzo in caso di figli del partner deceduto, contro la metà in caso di nozze), ma soprattutto prevede che si divida il patrimonio con i fratelli e persino i cugini! I quali possono essere liberamente esclusi con un testamento. Ciononostante, credo che questo disegno di legge dovrebbe essere approvato. Non ta

Il ddl sulle unioni disfatte

Sono Dico (Diritti dei Conviventi) e non Pacs, valgono per le coppie di sesso diverso e per quello dello stesso sesso. Mastella non ha partecipato al Consiglio dei ministri straordinario voluto da Prodi, ma il governo ha approvato all'unanimità il disegno di legge su Diritti e doveri delle persone conviventi, illustrata dalle due ministre e da Prodi in conferenza stampa . Diciamo subito che - a prima vista - è una legge irricevibile e miserrima: 3 anni di convivenza per il diritto di subentrare nell'affitto, 9 (NOVE) per ereditare. Non c'è una dichiarazione congiunta (non sia mai che somigli a un matrimonio), ma una dichiarazione che può essere resa contestualmente o separatamente. Il tutto per scongiurare l'eventualità di una simil-cerimonia. Ridicolo! Alla fine la Cei ha ottenuto quello che voleva (e piangerà comunque lacrime amare in pubblico, mentre di nascosto si frega le mani per aver imposto in Italia la legge più retrograda DEL MONDO). In tutto questo non è de

Non possumus

Su Repubblica di oggi, l'editoriale di Ezio Mauro pone una domanda epocale (per la piccola Italia): "Si può, politicamente, essere cattolici e militare a sinistra?". Ebbene, la risposta è NO. Questo NO è sempre più chiaro e sempre più netto, adesso che i vescovi italiani (attraverso il loro organo di stampa Avvenire) hanno rispolverato l'antico veto di Pio IX, il Papa Re, " NON POSSUMUS ", a proposito di qualunque legge sulle unioni civili che contempli anche le coppie dello stesso sesso. Nell'Ottocento il veto del Papa riguardava qualsiasi trattativa con lo Stato italiano, adesso la formula riguarda la possibile trattativa sulle questioni "moralmente sensibili". Ora, a parte che la chiesa cattolica non dovrebbe essere autorizzata a "trattare" su alcunché di laico, se non alla luce del sole e nelle sedi istituzionali, come un'audizione parlamentare in commissione; il nocciolo della questione è squisitamente politico e finalment

La spada con il pastorale

... Ben puoi veder che la mala condotta è la cagion che 'l mondo ha fatto reo, e non natura che 'n voi sia corrotta. 105 Soleva Roma, che 'l buon mondo feo, due soli aver, che l'una e l'altra strada facean vedere, e del mondo e di Deo. 108 L'un l'altro ha spento; ed è giunta la spada col pasturale, e l'un con l'altro insieme per viva forza mal convien che vada; 111 però che, giunti, l'un l'altro non teme: se non mi credi, pon mente a la spiga, ch'ogn'erba si conosce per lo seme*. (Dante, Purgatorio XVI, vv. 103-114) Non trovo niente di meglio per commentare l'ultimo episodio della sudditanza italiana al clericalismo: una legge sottoposta, prima che al Parlamento, alla Conferenza episcopale italiana. Mentre il Papa scende in campo in prima persona - pare - contro la legge sulle unioni civili. * Puoi ben vedere che il comportamento deviato della chiesa è la causa che ha reso il mondo colpevole, non la natura