Gay e illuministi, per fortuna!

Leggendo la sintesi del discorso papale a Verona su uno dei quotidiani gratuiti che circolano in metropolitana avevo notato, con sorpresa, la parola "illuminismo" e l'avevo attribuita, con presunzione, alla superficialità dell'articolista, che aveva sintetizzato con Illuminismo i vari -ismi contro cui, sicuramente, si era scagliato Benedetto XVI, a cominciare dal laicismo.

E invece enorme è stata la mia sorpresa quando ho letto l'intero discorso di Papa Ratzinger al Convegno ecclesiale nazionale.

Per il Santo Padre, il popolo cristiano deve contrastare la «nuova ondata di illuminismo e di laicismo, per la quale sarebbe razionalmente valido soltanto ciò che è sperimentabile e calcolabile», e che «sul piano della prassi» erige «la libertá individuale a valore fondamentale al quale tutti gli altri dovrebbero sottostare».

Capito? Oltre a ciò è arrivato puntuale - ma come poteva mancare - il nuovo attacco all'amore fra persone dello stesso sesso, definito in modo offensivo e sprezzante una delle «forme deboli e deviate di amore».

Per una volta, apprezzabile la risposta di Arcigay che ha ricordato l'antichissima tradizione dell'amore omosessuale, più vecchio dello stesso cristianesimo.

Ma è sull'Illuminismo che mi preme intervenire. Sia lodato e ringraziato questo Papa Benedetto XVI, che non si nasconde dietro un buonismo di facciata e rivendica la propria natura reazionaria, vandeana e anti-illuminista. Complimenti!

A questo punto, purtroppo, constato la mancata reazione degli intellettuali cosiddetti laici in difesa della tradizione illuminista, quella sì alla radice della nostra identità occidentale. (Altro che presunte e inesistenti radici giudaico-cristiane).

Comments

Anonymous said…
Vorrei esporre alcune considerazioni che ieri facevo con Aelred.
1) si parla sempre di radici giudaico-cristiane per la civiltà europea, che noi avremmo colpevolmente abbandonato e svilito.
Con tutto il rispetto io credo che le nostre radici siano greche e romane.
Dalla Grecia antica abbiamo ereditato il pensiero filosofico e da Roma il diritto.
Il cristianesimo è stato prima una semplice trascrizione e conservazione di queste tradizioni, poi una delle tante rielaborazioni di queste radici culturali.
In fondo tutti i pensatori cristiani sono o neoplatonici o neoaristotelici, partono e sviluppano concetti e utilizzano schemi presi in prestito dal pensiero pagano venuto ben prima di loro.
La novità vera sono le conseguenze sociali del messaggio religioso, uguaglianza degli uomini, dignità degli ultimi, condanna dei moralismi, ma tutto questo fu presto abbandonato dalla chiesa ufficiale.
L'illuminismo è vero che fu nemico della Chiesa, ma della Chiesa oscurantista che, con il monopolio della cultura e dell'istruzione, teneva soggiogati gli uomini al potere arbitrario politico, da cui invece avrebbe dovuto liberarli.
L'illuminismo fu l'inizio di quel movimento che portò alla rivoluzione francese, nella quale ci furono si molti eccessi, ma che divulgò in Europa i concetti di libertà, fratellanza e uguaglianza, che proprio non mi pare siano concetti negativi, in fondo presenti anche nel messaggio cristiano delle origini, anche se poi abbandonati e pare respinti da questo stesso Papa.
Per Benedetto XVI ci può essere libertà solo in Cristo, in realtà solo all'interno dell'insegnamento cattolico (non cristiano) quindi che libertà è? Una libertà vigilata?
E se rinneghiamo l'illuminismo, che in fondo voleva solo insegnare agli uomini a ragionare con la propria testa (e perciò pericolosissimo per il potere costituito) che facciamo, buttiamo via anche l'umanesimo rinascimentale, quello si, culla della nostra cultura, con la rivalutazione dell'uomo come figura centrale dell'arte, della filosofia, del pensiero?
Altro mito che va sfatato è che il cattolicesimo abbia il monopolio dei valori.
Il pensiero laico (quello vero non quello finto degli atei devoti) ha dentro di se il rispetto dell'uomo e della donna, della sua individualità, della sua libertà declinata ovviamente nel vivere civile e rispettoso degli altri.
Questi sono concetti negativi? Sono da chiamare sprezzantemente laicismo? Chi e' laicista? Forse il laico che non si piega completamente ai voleri del Papa? Allora che laico sarebbe?
Il laico rispetta il Papa ma non gli ubbidisce in tutto e per tutto, e non per questo diventa laicista, semplicemente non diventa clericale.
Un'ultima cosa.
Ultimamente in alcune legislazioni si fa avanti uno strano concetto di libertà religiosa.
La libertà religiosa, valore da difendere strenuamente, è la libertà di professare liberamente la propria fede, quindi di partecipare alle funzioni religiose, di vivere la propria (sottolineo la propria) vita secondo regole religiose, di cercare di divulgare il proprio credo (ovviamente non con la violenza e l'imposizione) senza per questo essere perseguitato.
Bene, ora sembra invece che il razzismo e la discriminazione rientrino nella libertà religiosa.
Nel Regno Unito, a causa delle pressioni di gruppi cattolici tradizionalisti si ritarda l'emanazione di una legge che impedirebbe a chiunque di cacciare da un ristorante o di non affittare una camera d'albergo anche a una persona non eterosessuale.
Bene, i cattolici contestano il fatto che questa legge limiterebbe la loro libertà religiosa, che quindi si esplicherebbe secondo loro non solo nel non essere omosessuali (cosa legittima se non si vuole esserlo) ma anche nel cacciare gli omosessuali dai locali pubblici (sottolineo pubblici, non club privati) da loro gestiti.
Ora, mio spiegate che differenza c'è a questo punto tra un nero che in Sud Africa non poteve sedersi sulla panchina dei bianchi o non poteva prendere posto su un autobus dell'Alabama o del Mississipi, e un gay che non può mangiare in un ristornate o non può dormire in un albergo gestiti da cattolici integralisti?
E quindi che differenza c'è tra i molti membri autorevoli e i fedeli della Chiesa Cattolica che purtroppo spesso sostengono queste tesi e il vecchio governo Sudafricano dell'apartheid o i passati governi segregazionisti degli Stati del Sud degli Stati Uniti?
Io spero che siano i cattolici veri, quelli veramente cristiani, ad opporsi a questa deriva pericolosissima della loro Chiesa, e spero che siano i nostri governanti che si rendano conto e combattano questa concezione distorta della libertà religiosa.
E una speranza che spesso (quasi sempre) qui in Italia si è rivelata vana, ma chissà che di fronte a tanta ingiustizia qualche animo non si risvegli.
FdA
Anonymous said…
Bentornato :) (bentornati anzi, visto che pè quasi un post doppio..)

Avete detto davvero tutto, aggiungerei solo che oggi il crucco ha ribadito che la libertà esiste solo nella verità (quella unica, scelta e imposta da lui): da questo concetot centrale in effetti deriva tutto il resto.

Il laicismo (nel senso in cui la parola è comunemente utilizzata, poi ignoro se a livello filosofico/gnoseologico abbia altri significati) non esiste, è un'invenzione dei teocon e dei laici devoti. O si è laici (rispettosi ma indipendenti), o si è sdraiati sulle posizioni di cui sopra (come tutta la classe dirigente italiana).
Unknown said…
Bentoranti!!!

Lungi da me darmi da solo dell'intellettuale laico (molto meglio sentireselo cantare dai miei coreuti virtuali, capite?) ma io questo passaggio di B16 sull'illuminismo l'ho commentato. Come? Parlando del cazzo di Adriano, il giocatore dell'Inter, ovviamente.
Anonymous said…
Raccomando la lettura del recente saggio di Marco Damilano, Il partito di Dio (http://www.einaudi.it/einaudi/ita/catalogo/scheda.jsp?isbn=978880618383&ed=87)
che colloca la centralità dell'ossessione antigay di B16 in un quadro completo e inquietante. Niente di nuovissimo... fa impressione leggere cose che fra noi sosteniamo da anni.
Bentornato!
restodelmondo said…
Ma bentornati a tutti e due, citoyens!

(Non l'avevo ancora scritto? Diamine, che sbadata...)

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