Gay al liceo, minacce di morte in Cile

Un ragazzo cileno, scambiato erroneamente per omosessuale, ha dovuto abbandonare il suo liceo di Viña del Mar, in Cile appunto. L'adolescente è stato minacciato di morte da alcuni suoi compagni, mentre il preside e la sua coordinatrice di classe - pur essendo stati informati - non hanno fatto nulla per difenderlo e permettergli di continuare gli studi. Al contrario: quando la vittima è andata a lamentarsi con la professoressa, il Consiglio di istituto ha deciso di espellerlo per aver aggredito l'insegnante.

La denuncia arriva dal Movilh, la principale associazione lgbt cilena, che ha organizzato una protesta proprio durante le cerimonie di fine anno.

Prese in giro, umiliazioni prsicologiche e percosse sono state l'esperienza quotidiana per questo ragazzo. E per di più quelli che lo avrebbero dovuto difendere, i professori, si sono schierati contro di lui e lo hanno cacciato.

L'omofobia a scuola, purtroppo, è una delle prime esperienze dei giovani gay, che fin da adolescenti - e spesso anche prima - imparano a proprie spese quello che la "società" pensa di loro.

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