Schwartzy ha detto no: California senza confetti

Come aveva annunciato, il governatore Arnold Schwartzenegger ha posto il veto alla legge approvata dalla Camera e dal Senato della California, che estendeva il diritto di sposarsi alle coppie dello stesso sesso.

Per accontentare la comunità lgbt, però, l'ex attore ha annunciato - nello stesso documento - che sosterrà i benefici riconosciuti alle unioni domestiche registrate e si opporrà vigorosamente a ogni tentativo di ridurli. In questo Schwartzenegger si riferisce ai due referendum che i conservatori vorrebbero far votare l'anno prossimo, con cui si proibiscono sia i matrimoni sia altre forme di riconoscimento.

Col suo atto, comunque, il governatore ha scontentato entrambe le parti: i progressisti, che vedono annullata una legge approvata dalle camere, e i reazionari, sconfessati dal loro leader nel tentativo di conculcare diritti.

Il fronte del sì al matrimonio, poi, contesta a Schwartzy di essere stato troppo tiepido: avrebbe dovuto dire, secondo loro, che si opponeva apertamente alla raccolta di firme e che l'avrebbe osteggiata.
I conservatori, invece, sono irritati dalla sua scelta di firmare altre quattro leggi, tre delle quali estendono norme anti-discriminazione alle persone omosessuali e rendono retroattivi, per i dipendenti pubblici, i benefici delle unioni domestiche. Ma la California non segue Olanda, Belgio, Spagna, Canada e Massachusetts.

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