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Showing posts from April, 2010

Consulta: unioni gay da tutelare, ma decide il Parlamento

Che dire della sentenza emessa dalla Corte Costituzionale sui ricorsi presentati dalle coppie gay cui è stato impedito di sposarsi? Le motivazioni - già pubblicate e in parte anche commentate da altri blogger e militanti lgbt di vecchia data - ci danno informazioni in più; anche se un giudizio motivato e ponderato potrà arrivare solo da un'analisi attenta, condotta da giuristi come i benemeriti soci della Rete Lenford. Che cosa dice dunque la Corte? Innanzitutto vorrei precisare un fatto: molti hanno osannato la Corte portoghese per aver approvato il matrimonio gay; lì, però, i giudici si trovavano di fronte a una legge già votata dal Parlamento e sottoposta a verifica dal Presidente. Aggiungo che qualche anno fa, di fronte a un quesito analogo a quelli italiani, la Corte portoghese aveva respinto le richieste di introdurre - per via giudiziaria - le tutele del matrimonio alle coppie omosessuali. Ricordiamoci che in Europa la tradizione del diritto è meno "creativa" per

Portogallo: sì del Tribunale Costituzionale al matrimonio gay

In attesa che anche in Italia la Corte Costituzionale si esprima sul diritto delle persone omosessuali di contrarre matrimonio, dal Portogallo arriva un'ottima notizia per i diritti gay e in generale i diritti civili. Il Tribunale Costituzionale , cui il presidente della Repubblica Anibal Cavaco Silva si era rivolto preventivamente, ha confermato la perfetta costituzionalità del progetto di legge sul matrimonio gay, approvato dal Parlamento, ma ancora non promulgato: 11 giudici hanno votato a favore e solo 2 contro. Ora il presidente ha 20 giorni di tempo per controfirmare la legge - che entrerebbe in vigore in tempo per la visita del Papa Benedetto XVI - o rimandarla indietro. In questo caso basterebbe una maggioranza semplice per superare il veto presidenziale e costringere Cavaco Silva alla promulgazione. Ma che cosa ha stabilito il Costituzionale? È utile - e anche molto consolante - leggere la motivazione di questa sentenza che di fatto aggiunge il Portogallo all'elenco