Il 2010 comincia con un coming out internettiano

Ho appena aggiornato il mio profilo su Facebook e ho aggiunto un particolare che prima avevo evitato di indicare: interested in Men. Si può parlare di coming out via Web?

Finora avevo pensato che fossero fatti miei chi mi interessa e che comunque i miei amici e parenti lo sanno già. Poi però ho pensato che tantissimi utenti etero di Facebook non ci pensano su nemmeno un secondo a scrivere a chi sono interessati (Men se sono donne, Women se sono uomini) e ho deciso di barrare l'apposita casellina.

Nel 2010, forse è il caso che ce ne rendiamo conto, il coming out delle persone in quanto gay o lesbiche è ancora un grosso problema. Altrimenti non si spiegherebbe il nuovo film di Ozpetek in uscita a marzo, su una famiglia pugliese "stravolta" dalla notizia che il figlio maschio (Scamarcio) è gay.

Avremo risolto la questione gay - o gran parte di essa - quando il coming out non sarà davvero un problema, anzi non sarà nemmeno in discussione. Quando la vecchia zia chiederà al nipote: "Ma, allora, ce l'hai la fidanzata?". E quello dirà: "No, ho un fidanzato, Antonio. Viene anche lui al pranzo di Natale". Ecco: quando il coming out non sarà neppure necessario, allora potremo smettere di farlo. Fino a quel momento preferisco dire senza paura che sono interessato agli uomini.

Comments

Stoney said…
Approvo su tutto il fronte.
Anellidifum0 said…
Miiiii, stare a Milano ti ha fatto diventare busone, lo sapevo!

La zia calabrese
Giovanni said…
ci sono luoghi dove non esiste - cioè dove non desta un minimo stupore - il coming out?
Giovanni said…
intanto buon anno caro.
Mattia said…
ti stimo perché hai fatto una cosa che io non riuscirei a fare:tra i miei contatti ci sono miei cugini conoscenti e compagni di corso, e non vorrei che questa cosa esca dal mio controllo. dove hai trovato la forza di farlo? come hai sconfitto la paura?
vorrei tanto passare senza sofferenza alla fase ''non serve che dico alla zia che porto antonio a natale''

mattia

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