Avanti 2010, dopo un decennio di conquiste e diritti

Negli ultimi due anni abbiamo vissuto alcune delusioni e sconfitte, con il Sì alla Proposition 8 in California, con cui nel 2008 venne cancellata la legge che autorizzava i matrimoni gay; o il risultato analogo di pochi mesi fa nel Maine. Oppure, in Italia, il fallimento di qualsiasi prospettiva per il riconoscimento delle coppie dello stesso sesso.

Eppure se guardiamo indietro con una prospettiva solo un po' più ampia ci rendiamo conto che il decennio appena terminato, quello degli "Anni Zero", ha rappresentato l'epoca di maggior progresso mondiale per i diritti e le tutele delle persone lgbt, sia da sole sia come coppie. Prima del Duemila chi mai pensava che saremmo arrivati così rapidamente al matrimonio gay? E che immaginava che persino in Africa o in America Latina o in Asia si arrivasse a dibattere questi argomenti?

Ricordiamoci che il primo paese a introdurre i matrimoni fra persone dello stesso sesso, nel 2001, fu l'Olanda, seguita poi da Belgio, Spagna, Canada e Sudafrica. Poi è toccato agli Stati Uniti, con il Massachusetts battistrada nel 2004; e di nuovo l'Europa grazie ai paesi scandinavi.

Adesso in Argentina, a Ushuaia, è stato celebrato il primo matrimonio gay (legittimo e valido) di tutta l'America Latina e da oggi il New Hampshire ha cominciato a celebrare le unioni fra persone dello stesso sesso.

Piccoli segnali positivi che devono spingere tutti noi, lesbiche gay trans bisex ed etero (anche gli etero, certo!) a impegnarci ancora di più in un'opera di educazione e crescita culturale della società italiana. La strada è ancora molto lunga e le forze della conservazione e della reazione sono estremamente aggressive, anche se - al fondo - non così vitali come tentano di mostrarsi. Magari il 2010 non ci porterà progressi concreti, almeno sul piano locale, ma l'avvio di un nuovo decennio deve darci anche un po' di speranza. Buon anno a tutti.

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