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Showing posts from October, 2008

Dopo l'esercito in città, la polizia negli atenei

Sorpresi? Delusi? Entusiasti? Non c'è nulla di strano né di incoerente nell'annuncio del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che manderà le forze dell'ordine a sgomberare le occupazioni di scuole e università. «È una violenza, convocherò oggi pomeriggio Maroni per dargli indicazioni su come devono intervenire le forze dell'ordine. Lo Stato deve fare il suo ruolo garantendo il diritto degli studenti che vogliono studiare di entrare nelle classi e nelle aule». Tutto si incastra al punto giusto, tutte le tessere formano il mosaico prevedibile. Anzi, è probabile che la maggioranza degli italiani esprimerà soddisfazione e condividerà l'iniziativa del "premier"; così come hanno approvato la lotta ai fannulloni della pubblica amministrazione, come hanno applaudito all'esercito mandato nelle città, come hanno accolto la proposta di creare classi speciali per bambini e ragazzi immigrati. Se però Berlusconi andrà avanti per la sua strada e compirà le pr

Scuola pubblica, la profezia di Calamandrei

Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito. Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c'è un'altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdol

Usa: matrimoni gay adesso anche in Connecticut

Il Connecticut è diventato il terzo stato degli Usa - dopo Massachusetts e California - in cui si possono celebrare matrimoni anche fra persone dello stesso sesso; mentre lo stato di New York riconosce le nozze celebrate altrove. Il via libera al matrimonio anche per le coppie gay si deve a una sentenza della Corte Suprema, che ha votato 4-3 per modificare l’attuale legge. In Connecticut, infatti, le coppie dello stesso sesso dal 2005 hanno la possibilità delle unioni civili, ma la Corte ha stabilito che questa differenza fra etero e gay è illecita e ha deciso che anche gay e lesbiche devono potersi sposare. Nella sentenza scritta dal giudice Richard N. Palmer, si legge che secondo la corte “la segregazione delle coppie eterosessuali e omosessuali in istituti separati (matrimonio e unioni civili, ndt) costituisce una minaccia considerevole, soprattutto alla luce della perniciosa discriminazione subita da uomini gay e da lesbiche e visto che l’istituto del matrimonio porta con sé uno

Gay e Aids, la dottoressa Atzori fa disinformazione

HIV, gay e DICO (video rimosso da YouTube) Caricato da razionalismo La dottoressa Chiara Atzori non demorde e, bersagliata dalle critiche, si schermisce accusando questo blog (quale onore) di travisare le sue parole. In realtà ieri ho pubblicato solo un estratto della trasmissione "incriminata" perchè Youtube aveva cancellato il video dove si poteva ascoltare (chi sa su pressione di chi?); adesso, per fortuna, il video è stato pubblicato su Daily Motion e chiunque può ascoltare e farsi un'idea. Ma sentite come si difende la dottoressa: Gentile ascoltatore, dopo la sua mail di "sdegno" che mi è stata comunicata dalla redazione di Radio Maria, ho fatto un giro in rete e credo di aver capito cosa è successo: probabilmente lei non ha ascoltato la trasmissione ma ha letto quanto scritto ieri 6/10 da un attivista, su un sito web chiamato Village (villag.globspot.com), dove sostiene(chissà perchè solo ora, visto che ho trasmesso a metà del mese scorso) che io avrei &q

Aids: Chiara Atzori su Radio Maria criminalizza i gay

Secondo Radio Maria gli omosessuali sono diffusori dell’Aids; lo trasmettono anche agli etero attraverso il comportamento bisessuale; e sono ancora più a rischio nei paesi dove gay e lesbiche hanno visto riconosciuti i loro diritti. Ancora una volta, la dottoressa Chiara Atzori, che lavora come infettivologa (meritoriamente e con dedizione, a quanto mi hanno confermato alcuni suoi pazienti) all’ospedale Sacco di Milano, esula dal campo della sua specialità e, fregiandosi del titolo di dottoressa, attribuisce valore scientifico ai propri pregiudizi anti-omosessuali . Durante la trasmissione “Il medico in diretta” su Radio Maria, la dottoressa, rispondendo a un ascoltatore, ha detto che nei paesi dove l’omosessualità è stata “normalizzata” (cioè sono stati riconosciuti diritti anche alle persone omosessuali) “i risultati sanitari sono stati devastanti”: l’Aids si è diffuso maggiormente e addirittura, attraverso il veicolo della bisessualità, si è esteso dal gruppo chiuso degli omosessuli

Razzismo, il marciume riesce fuori dalle fogne

Il degrado ormai è in corso, anzi è in stato avanzato, e difficilmente riusciremo a ricostruire in tempi brevi una convivenza civile. A condizione, comunque, che ci sia la voglia di rimediare. Razzismo, omofobia, fascismo, attacchi alle minoranze. È questa l'Italia del 2008, in cui si susseguono giorno dopo giorno gli atti di violenza, di intimidazione, di rifiuto nei confronti di chi è diverso: non solo da parte di teppisti, malintenzionati e malviventi, ma persino (è l'accusa) da parte delle forze dell'ordine. L' episodio più scandaloso - se sarà confermato - è quello della donna di 51 anni ("somala", hanno titolato quasi tutti i giornali, come la sua nazionalità avesse un significato; e comunque è italiana, per matrimonio), che ha denunciato di essere stata umiliata, denudata e ingiuriata dalla polizia di frontiera all'aeroporto di Ciampino. Nel frattempo un uomo cinese è stato picchiato selvaggiamente da un branco di ragazzini a Roma; sempre nella cap