Il Pse difende i diritti lgbt, il Pd non è in grado di farlo

Da Madrid arriva il segnale ufficiale che il Pse è il partito dei diritti e dell'uguaglianza, anche per gay lesbiche bisex e trans. E che l'Italia, con un Pd terremotato e senzatetto in Europa, è nella retroguardia su questi temi a livello continentale.

Nel manifesto del partito, firmato a Madrid, i leader europei del Pse non si sono dimenticati dei diritti di gay e lesbiche, ma purtroppo per l'Italia il partito che si presenta come la maggior formazione del centrosinistra non ha firmato quel documento.Nel documento (qui il pdf), come segnala Elfobruno sul suo blog, due punti si riferiscono chiaramente ai diritti di gay e lesbiche, sono il 26 e il 27 che recitano:

26. Noi siamo impegnati ad assicurare che la legislazione Ue rispetti i diritti dei cittadini così come sono proclamati nella Convenzione europea sui diritti umani e nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. Noi rafforzeremo la legislazione anti-discriminazione per assicurare un trattamento uguale sulla base di genere, razza, disabilità, età, orientamento sessuale e religione o credo.
27. Noi proponiamo di assicurare uguali trattamenti per tutti i cittadini Ue, senza discriminazione, quando si spostano attraverso l'Unione, andando verso il riconoscimento in tutti i paesi dell'Ue dei matrimoni, unioni civili e diritti di parentela riconosciuti in uno degli Stati Membri.

In pratica il Pse si impegna a lavorare per ottenere un riconoscimento universale dei matrimoni e delle altre forme di convivenza registrata celebrati in un singolo paese; e a cancellare esplicitamente la discriminazione, anche quella basata sull'orientamento sessuale.

Per quanto riguarda l'Italia, era presente la Rosa Arcobaleno e hanno firmato il documento ovviamente i socialisti del Ps guidato da Nencini e l'ha firmato - anzi ha contribuito a redigerlo - Piero Fassino, in quanto ultimo segretario dei Ds. Niente firma invece da Walter Veltroni, che rappresenta il Pd e non ha mai amato troppo la famiglia socialista: era presente come ospite e non poteva scontentare quella parte del Pd che non si riconosce nel socialismo.

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