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Showing posts from November, 2008

Magdi Allam, cristiano rinato nemico di laicismo e relativismo

Finalmente! Finalmente non dovremo più sorbirci le omelie di Magdi Cristiano Allam (è questo il suo nuovo nome ed è giusto scriverlo così) dalle colonne del Corriere della Sera. Dopo il lancio ad opera di Repubblica (riusciranno mai a farsi perdonare?) e la consacrazione (a colpi di migliaia di euro al mese) al Corriere, adesso Allam lascia il giornalismo e fonda un partito politico , Protagonisti per l'Europa cristiana. A naso, l'impressione è che farà la stessa fine delle liste No aborto di Giuliano Ferrara, che ottennero qualche centinaia di voti alle Politiche del 2008; anche questa sembra un'operazione sponsorizzata sottobanco da qualche cardinale, ma che poi sarà lasciata alla propria sorte senza sostegni reali. Certo, sorprende che un partito neonato, senza storia e senza passato, ottenga tanto spazio su uno dei maggiori quotidiani italiani... È bellissimo, comunque, leggere l'intervista in cui Allam dà prova di tutto il suo zelo cristiano, tipico del neo-convert

Australia, sì del Senato ai diritti per le coppie gay

L’Australia, che negli ultimi anni è stata uno dei paesi che più fieramente hanno contrastato l’uguaglianza dei diritti per le coppie dello stesso sesso, si avvia a riconoscere tutele e benefici per le coppie gay e lesbiche che convivono more uxorio . Il Senato, infatti, ha approvato una serie di emendamenti che correggono oltre 100 leggi federali su famiglia, tasse e sanità per includere anche le famiglie omosessuali. La proposta, di origine governativa, è stata presentata dal ministro Penny Wong - nella foto - primo esponente dell’esecutivo di origine asiatica e omosessuale dichiarato nella storia dell’Australia. Adesso le riforme passano alla Camera dei rappresentanti, che dovrebbe dare facilmente il proprio sì. Con questo passo avanti, reso possibile dal nuovo governo laburista che ha posto fine a più di un decennio di esecutivi di destra guidati da John Howard, l’Australia riconosce una serie di diritti alle famiglie omosessuali, in tema di pensioni, sanità, diritto alla casa, f

'Aridatece Giuseppe Saragat, che ci difendeva dal Vaticano

È esistito un tempo in cui il presidente della Repubblica non salutava ogni giorno il Santo Padre in televisione né si proclamava sempre d'accordo con le parole del Pontefice romano, pur essendo ateo. Di fronte a un papa Paolo VI (mica Giovanni Paolo II o Benedetto XVI) che tuonava pubblicamente contro il divorzio e brandiva persino la Costituzione italiana per difendere la morale cattolica, Giuseppe Saragat - quinto inquilino del Quirinale repubblicano - intimava al presidente del Consiglio Aldo Moro di intervenire, perché le parole del Papa "riferendosi a atti del parlamento nazionale, rappresentano una non consentita ingerenza nella vita dello Stato". Ve l'immaginate Napolitano (ma anche Ciampi) con una simile determinazione?

Gay padri davvero in India grazie alla madre surrogata

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Conosciamo già alcune coppie italiane di uomini gay che sono riusciti ad avere un figlio - a volte anche due - grazie alla madre surrogata, quella tecnica che viene sprezzantemente apostrofata con il termine di "utero in affitto". In pratica uno dei due padri offre gli spermatozoi, una donatrice mette l'ovulo da fecondare e un'altra donna, la madre surrogata appunto, si incarica di portare avanti la gravidanza. Un orrore, s econdo alcuni; un commovente atto d'amore e di generosità altruistica secondo altri. In ogni caso, le coppie italiane a quanto si sa preferiscono gli Stati Uniti (California, in particolare) o il Canada, dove comunque i costi sono molto elevati, anche per il viaggio. Il Canada in realtà è un po' più economico, ma siamo sempre nell'ordine di parecchie decine di migliaia di euro. Un'alternativa meno lussuosa è rappresentata dall'India, dove la fecondazione assistita è aperta anche alle coppie dello stesso sesso e persino due uomin

Il calendario dei Blogger(s) per aiutare Anlaids

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Alla fine una foto è stata scelta (non è questa qui accanto, ma un'altra sempre by Spock) e anche Aelred è finito nel calendario dei Blogger(s). Come farete voi affezionati lettori a rinunciare a un simile feticcio? Per godervi questo mese di Agosto - e gli altri undici con altrettanti blogger italiani - vi basta andare sul sito di Gipris e comprare il Bloggers Calendario 2009: i 5 euro dell'acquisto saranno devoluti ad Anlaids, che utilizza i fondi per l'assistenza e la ricerca. Ovviamente, anche la mia indegna partecipazione è stata motivata unicamente dal desiderio di sostenere una buona causa. Buon 2009, in anticipo. Compra il Bloggers' Calendar QUI

California: matrimoni gay, via direttore di teatro pro Prop 8

Scott Eckern fino a qualche giorno fa era il direttore artistico del California Musical Theater di Sacramento, capitale dello stato sul Pacifico. Adesso però si è dovuto dimettere dopo le dure critiche subite negli ultimi giorni e le minacce di boicottaggio contro il teatro. Eckern, infatti, che è mormone ha donato ben mille dollari alla campagna per il Sì alla Proposition 8, la proposta che ha cancellato i matrimoni gay dalla California. Quando il suo sostegno all'iniziativa è diventato pubblico, grazie all'associazione Californian against Hate , lo scandalo è stato enorme soprattutto fra gli artisti che si sono sentiti "traditi" da un'associazione culturale che hanno sostenuto e al cui successo hanno contribuito con le proprie opere e il proprio lavoro. Per questo motivo l'autore del musical Hairspray Marc Shaiman ha annunciato che avrebbe cancellato dal cartellone la propria opera, anche se si sentiva a disagio nell'attaccare qualcuno, così come il mov

Matrimonio gay: né politica né religione, una questione d'amore

Keith Olbermann è un giornalista della MsNbc e ieri ha dedicato il suo intervento in diretta a Coutdown alla questione del matrimonio gay e del voto californiano sulla Proposition 8, che è stata approvata e ha scritto nella Costituzione il divieto di matrimonio per le persone dello stesso sesso. Quel voto è stato "orribile... orribile", ha detto Olbermann, che si è appellato direttamente alle persone che hanno votato per il sì, chiedendo loro una spiegazione che non può arrivare. Ecco il testo completo :

Gay, quello che Obama non ha fatto (e forse non farà)

Perché in California il voto popolare ha bocciato, seppur di poco, il matrimonio fra persone dello stesso sesso? E perché lo stesso stato che ha dato a Barack Obama oltre il 60% dei voti, poi ha appoggiato una proposta chiaramente discriminatoria? Un'ampia minoranza di votanti bianchi, una buona maggioranza di ispanici e una schiacciante maggioranza di neri (7 su 10) hanno votato sì , cioè a favore del divieto di matrimonio gay. Da un lato pressati da una campagna che puntava sulle paure - sulla scuola, sulla libertà religiosa - dall'altro disorientati da un candidato presidente, Barack Obama, che si barcamenava tra le sue convinzioni religiose e le sue posizioni politiche: il matrimonio "è solo fra un uomo e una donna", ma "vanno combattute le discriminazioni contro gay e lesbiche". E dunque? La conclusione non poteva che essere un no ai matrimoni - che già erano in vigore peraltro - lasciando a gay e lesbiche il contentino di una qualche forma di unione ci

Io non so se posso dire la mia...

Lasciamola dire a Fiorella Mannoia, che canta parole e musica di Ligabue.

Usa: per i matrimoni gay è solo questione di tempo

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Nell'immagine più a sinistra vedete i risultati della Proposition 8 di martedì 4 novembre 2008, contro i matrimoni gay; a destra invece la Proposition 22 del 2000, sempre contro i matrimoni gay. In verde i Sì (no al matrimonio), in arancio i No (sì al matrimonio). In otto anni i contrari al matrimonio fra persone dello stesso sesso sono scesi dal 60% al 52%; fra i giovani, poi, la maggioranza sostiene in modo netto i matrimoni gay, mentre fra gli anziani c'è la maggiore opposizione. È solo questione di tempo e fra qualche anno le cose cambieranno.

Usa 2008: poco da festeggiare per gay e lesbiche

Barack Obama ha vinto le elezioni, anzi ha trionfato, sfondando anche in alcuni degli stati “rossi”, tradizionalmente appannaggio dei repubblicani. Ma noi gay e lesbiche abbiamo davvero poco di che gioire: Obama non è un sostenitore dei matrimoni gay, ma soprattutto la California ha bocciato le nozze fra persone dello stesso sesso, approvando la Proposition 8. Mancano ancora alcuni seggi, ma con il 91% di voti scrutinati il Sì è al 51,8% mentre il No è fermo al 48,2%: solo un miracolo ormai potrebbe cambiare le cose. Non è bastato che San Francisco e quasi tutta la costa votasse in massa per il no: Los Angeles ha voltato le spalle ai diritti di gay e lesbiche, con il 50,4% di sì contro il 49,6% di no, mentre le contee dell’interno com’era prevedibile hanno detto sì. Con l’approvazione della Proposition 8, verrà scritto nella Costituzione della California che il matrimonio “è solo l’unione fra un uomo e una donna”. Che succederà allora alle circa 16mila coppie dello stesso sesso che s

La Binetti, il Pd (i gay pedofili) e i reati d'opinione

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Oddio, non puoi assentarti tre giorni per vedere Dublino (presto il reportage), che qui ne succedono di ogni... Nell'ordine: il Vaticano ha ribadito che i gay non possono divent are sacerdoti, anche se scelgono il celibato; la deputata del Pd Paola Binetti - intervistata dal Corriere - ha spiegato che è giusto così, visto che «tendenze omosessuali fortemente radicate presuppongono la presenza di un istinto che può risultare incontrollabile. Ecco: da qui scaturisce il rischio pedofilia. Siamo davanti ad un' emergenza educativa»; ne è nata una bufera dentro il Pd, con alcuni iscritti (come Benedino) che hanno chiesto l'espulsione di Binetti, mentre Paola Concia chiede che sia smentita ufficialmente ma non allontanata dal partito. Da ultimo è arrivato il segretario del Pd, Walter Veltroni, che come al solito dà un colpo al cerchio e uno alla botte: le discriminazioni non hanno cittadinanza dentro il Pd, ma nei partiti non esiste il reato di opinione e dunque non si possono