Brunetta e Rotondi, il dovere di dire no all'elemosina

Due ministri del governo Berlusconi, Renato Brunetta e Gianfranco Rotondi, hanno preparato e stanno per presentare un progetto di legge su diritti e doveri dei conviventi. Non sono i Pacs, non sono neppure i Dico, sono i Didoré (basta con questi acronimi, per carità), un'altra variante di un riconoscimento minimo per tutelare in qualche modo le persone che vivono insieme, siano omo o eterosessuali, siano fidanzati o amici che convivono.

Di per sé non c'è nulla di male, anzi si tratta di un'iniziativa a suo modo lodevole, pur presentata con mille distinguo e cautele per non scontentare i poteri forti di oltretevere. Ma la comunità lgbt di questi "diritti" non si fa proprio niente. Basta leggere i chiarimenti che offre Brunetta:
nessuna mimesi, nessuna imitazione riduttiva del matrimonio. La mia visione della famiglia è quella dell'articolo 29 della Costituzione, e non può prescindere dal matrimonio tra un uomo e una donna. La famiglia è un bene pubblico, e come tale destinatrice di welfare. Lo stesso vale per una coppia con figli. Ciò non toglie esistano altri legami che non sono beni pubblici, ma possono essere considerati beni meritevoli. Cioè beni che meritano l'attenzione e la tutela dello Stato. A me pare che in questa categoria rientrino legami di affettività, di reciprocità solidaristica, di mutua assistenza; a prescindere dal sesso.
Benissimo. Questa è la sua idea. La mia, la nostra è (lo spero) molto diversa: chiediamo pari dignità, pretendiamo uguaglianza, esigiamo gli stessi diritti delle persone eterosessuali. Il diritto di sposarsi, in primis, da cui conseguono vantaggi e privilegi che sono solo accessori rispetto al valore simbolico del matrimonio. Spero che nessuno, ormai (tranne l'immarcescibile Imma Battaglia, buona per tutte le stagioni), sia disposto a barattare la propria dignità di cittadino per un piatto di lenticchie. Anche misero, per la verità.

Rotondi e Brunetta vadano avanti per la loro strada che riguarda i diritti dei conviventi. Qui si parla di persone che vogliono sposarsi.

Comments

Anonymous said…
Illuso...
Ciao!
aelred said…
quale delle tante illusioni, leppie?

1. che questa pagliacciata diventi legge?

2. che il movimento si ribelli?

3. che arriviamo mai all'uguaglianza?
Anonymous said…
«Se invece ne nascono divisioni e lacerazioni, la straccio. Abbiamo ben altre cose da fare»

...quindi anche inutile perderci troppo tempo, su questa pagliacciata. Tanto non passerà. Che ci pensi la Batta-gna ad andar dietro a Brunetta, purtroppo noi nei prossimi anni dovremo pensare a cose più urgenti e senz'altro più nell'agenda di questo governo: come difenderci e ribellarci alle botte per strada.
Anonymous said…
La risposta esatta è la 2.

Soprattutto se il piatto di lenticchie verrà consumato davanti alle telecamere.
Marco said…
Sottoscrivo quello che dici, ma se mi danno intanto 'sta cosa, me la prendo: almeno non mi sveglierò tutte le mattine con la paura di trovarmi da solo in un ospedale e il mio compagno fuori dalla porta come un estraneo.
Anonymous said…
Si discute di tutto e di niente, come diceva il padre Pizarro di Guzzanti. Questa proposta, in sè non molto valida, non vedrà mai la luce perché manca del necessario appoggio parlamentare. Fine.

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