Anche in Italia escono allo scoperto i gay in divisa
Se vi ricordate a luglio, quando a Barcellona fu celebrato l'incontro europeo delle associazioni di persone lgbt nelle forze dell'ordine, qui su Village lamentavamo l'assenza di italiani, a rimarcare ancora una volta la diversità e l'arretratezza del nostro paese.
Adesso quel vuoto è stato colmato grazie a Polis aperta, un associazione che riunisce gay lesbiche bisex (e credo anche trans) che lavorano in divisa come poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, finanzieri, militari di Esercito, Marina e Aviazione. Per la prima volta anche in Italia i gay in divisa rivendicano la propria visibilità e si espongono a viso aperto, offrendo anche le loro capacità al servizio dell'intera comunità e in particolare nella lotta a ogni tipo di discriminazione.
L'associazione, che esiste da qualche tempo, si darà un nuovo statuto e farà il proprio debutto pubblico a Bologna il 26 settembre, quando si riunirà il direttivo. Non tutti ancora sono "fuori dall'armadio", ma già un discreto numero di donne e uomini in divisa è pronto a impegnarsi in prima persona.
Il presidente è Nicola Cicchitti, un trentenne calabrese che vive da nove anni a Trieste, lavora nella guardia di finanza ed è impegnato nell'associazionismo (Circolo Arcobaleno-Arcigay Trieste) e in politica come componente della direzione provinciale del Pd nel capoluogo friulano. Grazie a uomini e donne come lui, che non si vergognano di essere sé stessi e non nascondono la propria vita come se fosse qualcosa di imbarazzante, forse il nostro povero e scalcinato Paese potrebbe fare qualche passo avanti sulla strada della civiltà.
Adesso quel vuoto è stato colmato grazie a Polis aperta, un associazione che riunisce gay lesbiche bisex (e credo anche trans) che lavorano in divisa come poliziotti, carabinieri, vigili del fuoco, finanzieri, militari di Esercito, Marina e Aviazione. Per la prima volta anche in Italia i gay in divisa rivendicano la propria visibilità e si espongono a viso aperto, offrendo anche le loro capacità al servizio dell'intera comunità e in particolare nella lotta a ogni tipo di discriminazione.
L'associazione, che esiste da qualche tempo, si darà un nuovo statuto e farà il proprio debutto pubblico a Bologna il 26 settembre, quando si riunirà il direttivo. Non tutti ancora sono "fuori dall'armadio", ma già un discreto numero di donne e uomini in divisa è pronto a impegnarsi in prima persona.
Il presidente è Nicola Cicchitti, un trentenne calabrese che vive da nove anni a Trieste, lavora nella guardia di finanza ed è impegnato nell'associazionismo (Circolo Arcobaleno-Arcigay Trieste) e in politica come componente della direzione provinciale del Pd nel capoluogo friulano. Grazie a uomini e donne come lui, che non si vergognano di essere sé stessi e non nascondono la propria vita come se fosse qualcosa di imbarazzante, forse il nostro povero e scalcinato Paese potrebbe fare qualche passo avanti sulla strada della civiltà.
Comments
Guarda: questi so' i fiammiferi e questa è la benzina. Quando c'hai n'attimo de tempo dàtte fòco da solo, Paolo.
Non ho capito cosa volevi dire, poco ma sicuro. Sai però: quando l'interlocutore non capisce, la colpa è al 50% sua e al 50% di chi non si è fatto capire.
Ti spieghi meglio, invece di darti DAVVERO fuoco? :-)
ps. non pensavo di diventare un novello Jan Palach tranquillo! :)