Niente di buono (pare) dal Berlusconi IV

La prima impressione non suscita certo entusiasmo, ma se dovesse essere confermata l'indiscrezione di Repubblica (Eugenia Roccella del Family Day sottosegretario al Welfare per i "temi etici") il quadro del quarto governo Berlusconi sarebbe ancora peggiore.
In ogni caso, l'Arcigay si è esercitata in uno sforzo propositivo rivolto ai singoli ministri, da cui - temo - non sortirà alcun effetto. Così se Maroni tutto sommato potrebbe anche difendere i diritti dei gay picchiati e aggrediti (ma il Parlamento non voterà mai l'estensione della legge Mancino) e se Sacconi potrebbe comunque mantenere le campagne per la prevenzione dell'Aids, non mi aspetterei troppo da Mara Carfagna visti i precedenti ("i gay sono costituzionalmente sterili", "per volersi bene serve il requisito di poter procreare") né da Angelino Alfano, ministro di Giustizia, che dovrebbe cercare soluzioni legislative per il riconoscimento delle unioni fra persone dello stesso sesso.

Non vedremo niente di buono; accontentiamoci se non subiremo altre discriminazioni come quelle inflitteci da Rocco Buttiglione nel precedente governo Berlusconi, quando fu stravolta la direttiva europea anti-discriminazione.

Comments

F said…
Però Alfano non mi dispiace, per adesso.. Sarà che rispetto a Mastella o Castelli mi sembra un miglioramento eccezziunale veramende.

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