Questo blog sta con Hillary Clinton

Forse dopo il voto di questa notte - Texas, Ohio, Vermont e Rhode Island - non ci sarà più una candidatura di Hillary Clinton alle primarie del partito democratico Usa. Se Obama il tribuno vincesse uno dei due stati maggiori - Ohio e Texas - l'ex first lady sarebbe, quasi certamente, costretta ad abbandonare. Quindi meglio approfittare dell'ultima occasione utile.

Personalmente preferisco Hillary, la sostengo e spero che vinca la nomination per il partito democratico. E, visto che amo i perdenti, sono ancora più convinto del mio sostegno in questo momento. Credo che sarebbe di gran lunga un presidente migliore, sia di Bush sia di McCain sia di Obama. E credo che una sua vittoria sarebbe molto più dirompente sotto il profilo sociale di un successo di Obama.

Che una donna sia intelligente, di successo e aspiri alla massima carica elettiva del mondo è così inaccettabile per una parte della popolazione - donne o uomini - che, per scongiurare la sua candidatura, abbiamo assistito alla più massiccia mobilitazione "contro" degli ultimi tempi. I mezzi di comunicazione di massa non le hanno risparmiato nulla, mentre coccolavano il suo avversario, forse più per moda che per convinzione. E gli elettori degli stati più conservatori l'hanno osteggiata in ogni modo. Non è un caso che abbia vinto a new York e in California, gli stati più moderni ed evoluti.

Ma c'è di più. Hillary Clinton ha più esperienza, ha dimostrato più capacità e ha una visione del mondo e della società americana. È di sinistra - forse non come la vorrebbero alcuni miei amici, ma di certo molto più di Veltroni. In tempi non sospetti ha proposto una riforma del sistema sanitario che avvicinerebbe l'America all'Europa e ha sempre sostenuto i diritti delle persone lgbt.

E Barak Obama? Francamente fatico a cogliere i motivi di tanto entusiasmo. A me pare un demagogo con una bella voce e un gran carisma. In più - più di Berlusconi - ha il fascino della gioventù e un'indubbia avvenenza. Abbastanza per far dire a una Scarlett Johansson che lo sostiene perché ne è affascinata; un po' poco per desiderarlo alla guida degli Stati Uniti. In più il suo programma è fumoso, non sappiamo come la pensa sull'aborto e sui diritti civili; non è chiaro che cosa farebbe della Sanità; quanto agli Esteri, meglio non parlarne per carità della patria.

E quindi? Un bel personaggio costruito dai media e perfetto per sbarrare la strada a Hillary: chiunque (uomo) purché non sia una donna. Salvo poi essere fatto a pezzettini dal McCain che verrà. Forza Clinton. Una donna intelligente e preparata alla Casa Bianca è la vera rivoluzione

Comments

Aluchino said…
Ma la California non è di schwarzy? E noi stavamo con schwarzy, o contro? Non ricordo più...

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