Zapatero: sì al matrimonio fra gay, niente ipocrisie

Al termine del mandato da Presidente del governo spagnolo, José Luìs Rodriguez Zapatero rivendica i risultati ottenuti dal suo esecutivo e tra gli altri l'estensione a tutti i cittadini del diritto di sposarsi. E ribadisce che i suoi atti non sono stati un attacco alla chiesa cattolica, ma la realizzazione del programma di governo per aumentare l'uguaglianza e ampliare i diritti dei cittadini.

Come al solito, di quest'uomo sono importanti i particolari e i dettagli insieme alle azioni. E ho trovato meraviglioso come ha risposto in particolare a una domanda del direttore del Mundo.
Ma tra le possibilità che aveva, di dare gli stessi diritti alle unioni omosessuali oppure includerle nell'istituzione del matrimonio, lei ha scelto quella di maggiore confronto con la Chiesa...
«Chiamiamo le cose con il loro nome. L'unione delle persone che vogliono istituire un contratto legale, con un vincolo giuridico, si chiama matrimonio. E questo termine si impone in tutti i Paesi».
Non solo sostanza, ma anche forma. In pochi in Italia l'hanno capito ancora.

Comments

Anonymous said…
E qui, non un cane che sfanculi Buttiglione.
Anonymous said…
Zapa parla come parlerei io se fossi primo ministro.

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