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Showing posts from June, 2007

Veltroni, buonista poco laicista

Quello che avevo da dire subito, sul discorso di Veltroni, l'ho detto qui . E ho messo subito in chiero che a me non è piaciuto, soprattutto quando equipara l'immigrazione alla criminalità e quando definisce i diritti civili "temi eticamente sensibili". Vorrei aggiungere un punto, sulla questione laicità che per me è il vero punto dolente di Veltroni e dell'intero Partito democratico A nessun cittadino che abbia fede, quale essa sia, si chiederà di lasciare fuori dalla porta della politica il proprio percorso spirituale e i propri valori. Su questo, mi si permetta, non sono d'accordo. Non pensiamo solo alla fede cattolica, ma appunto a tutte le fedi. Meglio, molto, meglio, lasciarle nella sera privata. È questa la conquista dell'Illuminismo e della Rivoluzione francese. Consentire che la religione invada e contamini la sfera pubblica è, a mio avviso, il presupposto per la dissoluzione dello stato e per la distruzione della convivenza civile. La religione

Una buona notizia da Palermo

Questo paese, forse, non è del tutto perduto (No, non sto parlando di Veltroni: su di lui mi riservo un post per domani). Non potete capire il sospiro di sollievo all'uscita della sentenza che ha assolto la professoressa di Palermo, quella di "scrivi cento volte sono un deficiente ". Il giudice, vivaddio, ha sentenziato che la punizione non è umiliante, anzi: è un mezzo pedagogico del tutto lecito Meno male che qualcuno ragiona ancora da queste parti. Non so se ricordate il caso. Un bulletto aveva maltrattato un compagno di scuola impedendogli di entrare in bagno: "Questo è il bagno degli uomini, tu sei frocio sei una femmina". Qualcosa di simile all'attacco di nervi di Elisabetta Gardini contro Vladimir Luxuria alla Camera dei deputati. La professoressa aveva scelto di spiegare la questione a tutta la classe, introducento il concetto di deficiente , come qualcuno che manca di qualcosa. La famiglia del ragazzino, offesa, invece di rimproverare il figlio e

Unioni civili, Salvi e Del Pennino nel comitato

Amici e avversari della comunità lgbt sono entrati nel comitato ristretto della commissione Giustizia al Senato, dove si cerca un'alternativa credibile ai Dico per riconoscere i giusti diritti ai conviventi. Non sarà facile, però, arrivare a un accordo onorevole, perché alcuni senatori sembrano messi lì apposta per frenare e rallentare i lavori, come Castelli e Maria Luisa Boccia la forzista Laura Bianconi, contraria anche al testamento biologico. Comunque, oltre al presidente Salvi ci sono Barbieri, Bianconi, Maria Luisa Boccia, Massimo Brutti, Bulgarelli, Buccico, Castelli, Del Pennino, che segue i provvedimenti in sostituzione del senatore Pistorio (fortunatamente: Del Pennino è un repubblicano laico), D'Onofrio, e i Vicepresidenti Manzione e Ziccone. Uscirà qualcosa di buono?

Aiuto, l'Italia è finita in Iran!

Oriana Fallaci, Dio (o chi per lui) l'abbia in gloria, parlava di Eurabia nei suoi ultimi scritti. Ma se il resto dell'Ue si distingue nettamente dai paesi fondamentalisti, la nazione europea più simile all'Iran o all'Arabia Saudita è proprio l'Italia. Il fondamentalismo ha un'altra matrice, quella cattolica, ma è esattamente speculare al regime degli ayatollah. Esagerato! diranno alcuni. Ebbene no: sostengo che viviamo in una specie di teocrazia e lo vado ad argomentare. In televisione, su tutti i telegiornali il maggior numero di interventi è riservato alle gerarchie ecclesiastiche, dai preti a vescovi e cardinali, su fino al Santo Padre. I politici, di governo di maggioranza o di opposizione sono relegati indietro Le leggi devono essere sottoposte, ormai in maniera preventiva, a un organo esterno non costituzionale, la Cei, che vigila sulla correttezza morale dei provvedimenti e controlla che siano in armonia con il Vangelo e il catechismo; nonché giudica de

Il mio fine settimana Blogo

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Qui sopra una delle immagini più eloquenti della Festa Blogo, con gli amichetti del network . Per lo scatto si ringrazia Kiro .

Letizia, grazie dei finocchi

Bellissima idea, per celebrare il Christopher street day di Milano. Al sindaco Letizia Moratti sarà recapitato un cesto di finocchi così Siamo sicuri ne sapranno apprezzare la bontà e le virtù terapeutiche e possa essere un promemoria . Da quando la signora del petrolio è diventata primo cittadino, Palazzo Marino ha prima negato il patrocinio al torneo di tennis Italian gay Open (c'era la parola gay!), poi ha cancellato all'ultimo momento il contributo al Festival di cinema gaylesbico. Senza contare le polemiche - le ultime dal capogruppo di An Carlo Fidanza ("Fiducia a Fidanza" era il suo slogan) - sulla mostra "Vade retro. Arte e omosessualità". Ce la farà Milano a riaversi? Buon Christopher street day a tutti.

Tutti al Christopher street day di Milano

D'accordo, sembra un appello del genere "armiamoci e partite". Ma non posso farci niente se sono riuscito ad andare fino a Roma per il Pride unitario e non ho la possibilità di partecipare al Christopher street day qui, nella mia Milano. Però è così: avevo un impegno precedente e non mi posso liberare, dunque sarò fuori città in questo fine settimana. Voi, però, come vi invita a fare Marco, correte sabato in porta Venezia alle 17 per il corteo. Abbiamo bisogno più che mai della mobilitazione della comunità lgbt milanese, specie dopo il ritiro del patrocinio al Festival di cinema gaylesbico e il balletto indegno, condito da polemiche provinciali, sulla mostra Vade retro: arte e omosessualità . Ma non c'è solo impegno. Avete anche di che divertirvi con il pass che vi permetterà di pagare un solo biglietto valido per sabato e domenica nei principali locali lgbt di Milano. Su, ce n'è per tutti i gusti.

Diritti civili, la riforma più facile di tutte

Vorrei aggiungere una postilla al piccolo confronto (civile) in corso con Leonardo a proposito dei diritti civili delle persone omosessuali, delle strategie dei gay e degli spazi di manovra per riforme come i Pacs o il matrimonio civile per tutti. Nella discussione è intervenuto anche Paolo di Tom. Una sola notazione mi preme. Leonando a un certo punto sostiene che non ci sono le condizioni per una riforma - che pure lui auspica - a favore dei diritti delle persone omosessuali: secondo lui prima ci sono altre questioni (migranti, guerra, economia), mentre per i gay è meglio lavorare sul piano culturale in vista della prossima generazione. Oltre a chiedere di venire a manifestare con noi come va a manifestare a fianco dei migranti e come feci io andando a manifestare per l'articolo 18 e contro la legge 40, mi preme chiarire a Leonardo un punto. Le questioni che secondo lui non dividono Ds e Margherita (immigrati, economia, guerra) a mio avviso sono ancora più divisive, ma comunque

Leonardo, i gay e la sinistra di Togliatti

Poi dice "perché in Italia i diritti delle minoranze e in particolare di gay, lesbiche e trans sono così calpestati?". Basta leggere questo post del buon Leonardo per capire perché. Perché la sinistra (una sua parte, almeno) è rimasta a Togliatti e ai comunisti che votano con la Dc per inserire il Concordato in Costituzione. Personalmente preferisco Nenni e i socialisti. Ma torniamo a Leonardo. A parte qualche luogo comune, da cui lui prende le distanze ma cita giusto per confondere le acque, il concetto centrale è: voi gay vi lamentate troppo, non siete più allegri e spensierati e chiedete la luna. Se continuate così rovinerete il partito democratico che faticosamente Ds e Margherita stanno costruendo e - non lo dice ma lo lascia intendere - consegnerete l'Italia a Berlusconi. Tanto per i vostri diritti non c'è spazio, adesso, dovete aspettare un'altra generazione. E comunque prima di voi, dobbiamo risolvere altre domande sull’economia, sulla guerra, sui migran

Gay Pride 2007, per chi non c'era

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Grazie alla Cgil per questo bel manifesto che abbiamo visto lungo il percorso del corteo, sabato. Un corteo, quello del Gay Pride 2007, che ha superato l'affluenza del grande World Pride del 2000 e del bellissimo Torino Pride 2006. In tutte queste occasioni ero insieme a fda, che ringrazio pubblicamente per condividere la mia stessa passione civile per i diritti. Con noi stavolta c'erano la sorella - con il fidanzato - e la madre che ha affrontato sorridendo la fatica di una marcia sotto il sole. Grazie a loro in qualità di familiari simpatizzanti. Insieme a noi e con bandiere c'era un carissimo amico genovese, già blogger , con il fidanzato che ha marciato pur non condividendo del tutto l'idea del Gay Pride. E anche l'amica Mayde, splendida rappresentante degli amici etero e delle donne, che mai come questa volta sono state al fianco di noi gay, lesbiche, bisessuali e trans. Lungo il corteo ho incontrato anche lui (insieme al suo compagno) e lui (con l'imman

Da oggi anche su Gay Today

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Cari amici, cari blogger, cari lettori, come vedete qui a fianco ho deciso di aderire a Gay Today , un'iniziativa che mi sembra utile per promuovere la visibilità e una lotta politica a viso aperto in questo paese ipocrita e bigotto. Spero di ritrovarvi anche lì a leggere i miei post - che continuano a stare su Village - insieme ai post di altri amici blogger.

Gay Pride 300mila, Family Day 200mila

Loro avevano le decine di migliaia di parrocchie e il viaggio spesato con l'8 per mille. Noi siamo partiti da soli, finanziandoci autonomamente e abbiamo riempito piazza San Giovanni a Roma. Alla fine gli organizzatori hanno dichiarato un milione di persone, come al Family Day. Ma la questura ha detto 300mila; e per il Family Day aveva detto 250mila... Come hanno sottolineato in molti dal palco del Roma Pride 2007 abbiamo ridato dignità all'Italia e a quella piazza, ripulendola dai clericali e dai fascisti che fino all'ultimo hanno provato a insozzare la città con i loro schifosi cartelli, insieme a quelli di Militia Christi. Ma noi abbiamo sfilato in corteo allegri, incazzati, fieri. Lesbiche, gay, trans, bisessuali, insieme a genitori (la mamma di fda), fratelli e sorelle e amici eterosessuali. Come la cara Mayde che ringrazio qui pubblicamente. Grazie a tutti quelli che c'erano per chiedere: Parità, Dignità, Laicità I diritti di una minoranza sono diritti per tutti.

Grazie a Tiziano Ferro. E a tutti gli altri

Qualche giorno fa con un paio di amici discutevamo dei famosi che avevano aderito al Gay Pride di Roma. E tra quelli più in auge eravamo riusciti a tirare fuori i nomi di Luciana Littizzetto, Paola Cortellesi e Ritanna Armeni. Ma di cantanti e altri artisti sulla cresta dell'onda non c'era molto di più nella lista ufficiale . Adesso invece si sono aggiunti altri nomi di tutto rispetto, come Daniele Silvestri, che ha offerto anche un singolo inno, Simone Cristicchi - fresco vincitore di San Remo - e i Velvet. Ma quello che fa più effetto e che credo dovremmo ringraziare per spendersi così, forse contro i suggerimenti dei suoi discografici, è Tiziano Ferro. Nonostante le chiacchiere e i pettegolezzi, nonostante la sua proverbiale discrezione, ha scelto di impegnarsi personalmente per i diritti civili e ha aderito al Pride . Chapeau .

Addio a Gianni, libraio gentile della Babele

Per tanti di noi, arrivati da poco nel movimento gay e lesbico milanese, Gianni era solo il libraio e proprietario della libreria Babele di Milano, finché l'anno scorso non decise di cedere l'attività, una delle prime e più di successo iniziative culturali fieramente lgbt. Adesso Gianni Delle Foglie ci ha lasciato, proprio stanotte. Al suo compagno Ivan vanno le condoglianze di tutto il movimento, come ha saggiamente scritto Paolo Ferigo. Ma Gianni va ricordato anche per il coraggio e la fiducia nella possibilità di cambiare almeno questa Italia. Poco tempo fa avevo scoperto che lui faceva parte di quelle decine di gay e lesbiche che nel lontano 1992 erano stati uniti simbolicamente in matrimonio dal consigliere comunale Paolo Hutter, in piazza della Scala. Personalmente ricordo le chiacchierate alla Babele, i consigli libreschi e le riflessioni politiche. Una persona speciale ci lascia, ma il suo ricordo rimane con noi.

Il governo svedese a rischio sul matrimonio gay

Al governo in Svezia ci sono i conservatori, ma al contrario che da noi la questione del matrimonio gay non è affatto uscita dall'agenda politica. Vi ricordo che, comunque, la Svezia ha già una legge sulle unioni civili che comprende anche le adozioni e che la Chiesa luterana locale benedice le unioni fra due uomini o due donne. In ogni caso, otto parlamentari del partito conservatore hanno minacciato di uscire dal governo se il primo ministro Reinfeldt non sosterrà il matrimonio fra persone dello stesso sesso; della medesima opinione anche i liberali e i centristi che formano il governo. Si oppongono - ma non c'era neppure bisogno di specificarlo - i democristiani che sono il quarto partito della coalizione. Reinfeldt ha annunciato che il partito si esprimerà al prossimo congresso in autunno: intanto i sondaggi indicano che il 46% degli svedesi è favorevoli al matrimonio stesso-sesso, mentre il 31% è contrario.

Una scritta ingiuriosa, Bush=Moro

Comprensibilissimo lo sdegno e la condanna di tutte le parti politiche per la scritta che ha profanato la lapide in memoria di Moro, a Roma in via Fani. In effetti lo statista democristiano non merita un paragone così offensivo.

Monica Guerritore madrina del Pride unitario

Anche in Italia, pur con molte cautele, ci sono artisti e personaggi pubblici disposti a spendersi per la causa dei diritti civili. Una di queste persone - ed è giusto riconoscerlo in tempi di disimpegno e opportunismo - è Monica Guerritore, che sarà la madrina del Pride unitario 2007, a Roma. ''È per me una grande festa tra uomini e donne coraggiose che fanno del rispetto della propria 'essenza' la loro forza''. In questo periodo già per schierarsi così ci vuole una piccola dose di coraggio (chissà se le faranno fare ancora sceneggiati su Raiuno). Grazie Monica.

Omosessuali modernissimi (o tradizionalisti)

Ecco qui, finalmente. Niente di meglio di un testo scientifico - sul serio - per sfatare pregiudizi, preconcetti, idee antiquate (che allignano anche in persone degnissime ) e scarsa conoscenza delle persone omosessuali (gay e lesbiche). Omosessuali sempre più moderni, dunque, secondo la nuova edizione del volume di Marzio Barbagli e Asher Colombo ("Omosessuali moderni") edito dal Mulino. Non esistono più i cliché vivi fino agli anni Settanta (e cari alla generazione dei gay oggi ottantenni, coetanei di Pasolini), di gay che fanno sesso con eterosessuali e vivono in una totale promiscuità. Le nuove coppie sono sempre più fedeli , molto simili a quelle eterosessuali e spesso convivono, rappresentando in molti casi il loro legame con un anello. Modernità o ritorno al passato? Questa notizia fa il paio con una riflessione che mi è sorta ieri sera al Festival di cinema gaylesbico. "Il matrimonio fra eterosessuali è voglia di stabilità, è borghese (dice pressappoco la protag

Il guaio della sinistra italiana

Ecco, quando persone come lui , con idee del genere , si autodefiniscono di sinistra capisco perché questo paese è destinato a una decadenza progressiva e inarrestabile. Secondo i catto-cattolici nostrani (praticamente i due terzi del Parlamento) educare i bambini alla diversità equivale a promuovere l'omosessualità. Come se far vedere un film con Whoopi Goldberg li facesse diventare di colore. Quanta paura cieca dell'omosessualità. Di seguito vedete il mio commento Educare alla cittadinanza e all'accoglienza non significa affatto creare complessi. ma davvero, valerio, credi che un bambino - per il solo fatto di SAPERE che esistono i gay - possa decidere di diventare gay? o porsi il problema? è perfettamente ridicolo! Ti ricordo che a me, come a tutti i bambini di questo paese fino ad oggi, nessuno ha spiegato né raccontato nulla dell'omosessualità e l'unico possibile modello era quello eterosessuale. evidentemente c'è qualcosa di più di un condizionamento degli

Forza Italia in camicia bruna

Cari miei scusate l'assenza prolungata ma gli scrutini incombono e si intrecciano dannatamente con il festival del cinema gaylesbico e queer culture di Milano. Proprio quell'evento che, nonostante l'ansia "riduttivista" degli organizzatori ("per noi è tutto a posto", "aspettiamo di avere notizie ufficiali", ecc.) non ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano. È la prima volta in 21 anni che succede! La sindaca Letizia Moratti, nostra signora di San Patrignano, ha negato il patrocinio e il misero finanziamento (qualche migliaio di euro) per una delle poche occasioni culturali che noi finocchi riusciamo a mettere in piedi in questa città frettolosa. Mi pare che ci sia proprio di che preoccuparsi. Vista l'esiguità dell'impegno finanziario, infatti, la scelta di Morattila non è dettata da esigenze di bilancio, ma squisitamente ideologica: del genere non finanziamo i gay perché non condividiamo le loro "scelte di vita". E le