Il governo degli omofobi di sinistra

Ci sarebbe proprio da ridere, se non ci fosse da piangere. Riassumo i fatti della settimana scorsa per chi, come il sottoscritto, era via in vacanza per il ponte. Il cosiddetto decreto-sicurezza - voluto dal governo su spinta di Veltroni e subìto obtorto collo dalla sinistra sinistra - doveva passare al Senato e per ottenere il sì il governo Prodi ha posto la fiducia su un unico emendamento che accoglieva tra l'altro una richiesa di Rifondazione: inasprire le pene per la discriminazione, compresa quella fondata sull'orientamento sessuale.

Su questo tema i teo-dem (gli integralisti cattolici) del Partito democratico si erano impuntati, finché era stata trovata una formula soft che si richiamava al Trattato di Amsterdam, sottoscritto anche dall'Italia

reclusione fino a tre anni chiunque incita a commettere o commette atti di discriminazione di cui all’articolo 13, n. 1, del Trattato di Amsterdam;


alla fine però Paola Binetti - già pasionaria dell'embrione - si era ribellata e aveva votato No sulla fiducia al governo Prodi, rischiando di farlo cadere se non fossero corsi in salvataggio i senatori a vita, compresi i cattolici Colombo e Cossiga. Subito dopo il voto - con il sì al governo e all'emendamento - è comparso il ministro Chiti per rassicurare i teo-dem, papa Ratzinger e Mastella:

''Il governo abrogherà entro fine anno la norma anti-omofobia inserita nel decreto sicurezza oggi approvato dal Senato. Non essendo stato possibile per ragioni procedurali sopprimere l'articolo 1 bis, il governo si impegna a cancellarlo con un prossimo provvedimento da adottarsi improrogabilmente entro fine anno''.


Capito? Il governo prima rischia di restarci secco per combattere l'omofobia, poi giura che quella legge lì sarà subito cancellata. Altrimenti qualcuno, dall'altra parte del Tevere, si arrabbia come hanno fatto capire dall'Avvenire e come ha dimostrato la Binetti con il suo voto contrario. Ma che serietà c'è in tutto questo?

Il più imbarazzante è Mastella, che tuona contro la legge anti-omofobia quando lui stesso ha firmato un disegno di legge governativo che contiene le stesse norme. Ma forse è sicuro che quello non diventerà mai legge, mentre questo decreto qui è già in vigore.

Ma l'aspetto più ridicolo - o diabolico, vedete voi - è un altro. La norma, per come è stata scritta, è inutilizzabile perché fa riferimento all'articolo 13 del Trattato di Amsterdam, dove si legge che Il presente trattato è concluso per un periodo illimitato.

C'è un articolo 13 che parla di discriminazioni, ma è l'articolo 13 del Trattato che istituisce la Comunità europea. Niente, avevano scherzato.

Comments

Anonymous said…
A quanto pare l'articolo di riferimento era il 2.
Errore intenzionale o preterintenzionale?
So solo che mi suona come una bella presa per i fondelli.
Anonymous said…
L'erroraccio sa molto di intenzionale, anche se alla cialtroneria tecnico-legislativa siamo abituati in Italia.

Tra l'altro è anche abbastanza schifoso che ci sia bisogno di infilare certe norme in un decreto legge d'emergenza, mentre in un paese civile una legge in materia verrebbe tranquillamente approvata da larga parte delle forze politiche presenti in parlamento.

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