Un'altra occasione persa da Zeffirelli
Che Franco Zeffirelli, osannato regista e amato personaggio del mondo dello spettacolo, non fosse un pensatore profondo già lo sapevamo. Ma l'uomo non perde occasione per ricordarci la sua scarsa propensione alla speculazione filosofica e all'utilizzo della riflessione.
Così sul caso Gentilini-pulizia etnica, l'allievo di Visconti non ha fatto mancare la propria opinione che tanto per cambiare trasuda omofobia introiettata e incapacità di ripensare l'omosessualità confrontandosi con il tempo che cambia, trasformando il costume. Zeffirelli non ce la fa: egli è rimasto fermo agli anni Cinquanta del Novecento, quando l'omosessualità era un vizio per aristocratici snob o un modo per raccattare denaro facile per i "ragazzi di vita" di pasoliniana memoria.
Anni mi movimento gay, di ribellioni, di riflessioni, di dibattito, di rivoluzione sessuale, di controcultura, di pensiero queer sono passati invano per lui.
Quello che dispiace è che ancora i giornali, a caccia di un un'opinione eretica (ma in realtà intrisa di luoghi comuni) si rivolgano a un uomo che ormai rappresenta solo sé stesso, relitto di un mondo che - per fortuna - non esiste più.
Così sul caso Gentilini-pulizia etnica, l'allievo di Visconti non ha fatto mancare la propria opinione che tanto per cambiare trasuda omofobia introiettata e incapacità di ripensare l'omosessualità confrontandosi con il tempo che cambia, trasformando il costume. Zeffirelli non ce la fa: egli è rimasto fermo agli anni Cinquanta del Novecento, quando l'omosessualità era un vizio per aristocratici snob o un modo per raccattare denaro facile per i "ragazzi di vita" di pasoliniana memoria.
Anni mi movimento gay, di ribellioni, di riflessioni, di dibattito, di rivoluzione sessuale, di controcultura, di pensiero queer sono passati invano per lui.
«Mi scandalizza vedere due gay che si baciano in pubblico quelli non sono omosessuali, ma due pazze che fanno l'amore come le bestie e che non posso sostenere. Ne disprezzo il modo di comportarsi al punto da sentirmi più vicino a Gentilini quando ventila la possibilità di mandarle nei campi di concentramento. Confesso una leggera solidarietà nei confronti del prosindaco».Mai come in questi casi viene da pensare che il silenzio è d'oro.
Quello che dispiace è che ancora i giornali, a caccia di un un'opinione eretica (ma in realtà intrisa di luoghi comuni) si rivolgano a un uomo che ormai rappresenta solo sé stesso, relitto di un mondo che - per fortuna - non esiste più.
Comments
"Si sa che la gente dà buoni consigli
sentendosi come Gesù nel tempio,
si sa che la gente dà buoni consigli
se non può più dare cattivo esempio."
Varrà anche per lui?
N.B.: neanche De André considerava davvero "cattivo esempio" quello di Bocca di Rosa
P.S.: non mi ricordo se ho già fatto dei commenti qui da te. Comunque, se non li ho ancora fatti, sappi che ti seguo da un pochino...
Quindi benvenuta :)
Di Visconti, Zeffirelli era ben altro.